mercoledì 31 dicembre 2008

FTW - Buon anno

Il mondo è ingiusto. Il problema non è saperlo, quanto accettarlo davvero. Realizzare che è sempre più difficile riuscire a capire e tentare di afferrare una parvenza di logica in tutto quello che succede. Il nostro problema è il tentativo di correggere questa stortura che si palesa davanti a noi in molte cose di ordinaria e quotidiana inefficienza.
Ha senso combattere contro i mulini a vento? Ha significato sbattere la testa regolarmente e quotidianamente contro l’indifferenza generale? Serve a qualcosa tentare di redimere le persone? Ma redimerle da cosa? Chi decide cosa sia giusto o sbagliato? Chi ha deciso cosa sia universalmente lecito o illecito fare? Chi si arroga il diritto di dare giudizi di qualsivoglia tipo e importanza? E anche se tutto il mondo fosse d’accordo nel dire che una tal persona sbaglia a comportarsi in tal modo come si potrebbe giudicare quel comportamento come sbagliato, se per quella persona fosse la cosa più giusta del mondo? Chi siamo noi per giudicare?
La giustizia non esiste. Il mondo non è giusto. Altrimenti perché le guerre? Perché la fame? Solo quando accetteremo questo fatto inconfutabilmente vero potremo far fare un piccolo passo a noi stessi verso una realtà più vicina al vero e soprattutto più lontana dalla parvenza di vero, da quella maschera kitsch che tutti cercano di utilizzare per camuffare la realtà. Solo guardando il mondo da quella posizione, e soprattutto solo dopo aver seguito il coniglio bianco e aver preso la pastiglia rossa riusciremo a far qualcosa di buono in questo mondo in cui ci troviamo…

martedì 23 dicembre 2008

Il Natale presente, passato e futuro

Sono troppo spavaldo? Incosciente? Saggio? Strafottente? Pacato? Rompiballe? Sincero? Arrogante? Forse non mi interessa assolutamente nulla di quello che pensate. E qui sorge la domanda: ma allora perché scrivi su internet? Alla mercè dei commenti di chiunque? Pure del fan sfegatato di ligabue? Chi te lo fa fare? E poi, può essere che t’incazzi o veramente ti scivola via come acqua sull’olio?
Analizziamo una cosa: io ho le mie idee, tu hai le tue. A meno che le tue idee non mi ledano, caso in cui io argomenterei le mie posizioni, non ci dovrebbero essere problemi. Nel caso in cui, al contrario, ci si voglia confrontare con idee differenti, sono il primo a dire parliamone (unica regola: se se ne parla bisogna ascoltare l’altro e non semplicemente dire la propria opinione).
Anche perché uno dei miei motti è una massima di Lao Tse: “Solo gli stolti non cambiano idea”.
Quindi, fatta eccezione (perchè è proprio l'eccezione che conferma la regola) per il lucianone (anche se ultimamente lo sto canticchiando un po’ troppo spesso), sono pronto alla discussione. Ma, parlo per esperienza personale, in pochi sono pronti al confronto. La maggior parte delle persone è pronta solo al monologo.

Piccola parentesi: prima di iniziare una qualsiasi discussione, costruttiva s’intende, ci si dovrebbe mettere d’accordo sul significato delle parole utilizzate. Spesso, per non dire sempre, si creano misunderstanding per il background culturale che c’è dietro ogni individuo e quindi dietro ogni parola, che acquista significati a volte profondamente differenti da persona a persona.

Tornando a noi: il dialogo, il confronto, si diceva. Penso che i motivi per cui pubblico i miei pensieri su internet siano fondamentalmente due: mi piace avere persone che leggono quello che scrivo e mi piace mettermi continuamente alla prova, forse in una sorta di sfida ininterrotta con, quindi, praticamente chiunque. Mi piace argomentare, rispondere agli “affondi” dei visitatori, approfondire alcuni aspetti se i commenti che compaiono me ne danno la possibilità e poi mi piace anche scrivere cose divertenti…
È lapalissiano che io mi esponga in prima linea e, poiché il blog è il mio, ho maggiori possibilità di rispondere ed argomentare certe tematiche (a volte infatti mi dispiace che la maggior parte dei visitatori si fermi alla lettura di un unico post, tralasciando tutte le discussioni che si sono succedute e i post che sono nati di conseguenza a ciò).

Tornando al natale, considerato che il periodo è quello, ribadisco la mia totale estraneità a ciò in cui il consumismo in senso lato può trasformare tale festa. Un nugolo di gente che impazzisce per fare ciò che altri gli hanno detto di fare. Regali (per esempio). Ma facciamoli belli dai, presentiamoli bene così creiamo un valore aggiunto. Per me sono solo stronzate. Se voglio farti un regalo te lo faccio e, che sia presentato con il fiocchetto bello bello o con della carta riciclata perché tanto la strappi e la butti via a me non fa differenza. A voi si? È più bello lo stesso regalo con la carta nuova? La risposta, per me, è semplice: NO. Se devo esprimere un concetto (cosmicamente corretto) e ci metto dentro tre parolacce il concetto perde il suo valore metafisico? NO.
Però, purtroppo, piuttosto e anzichenò, mi rendo conto che questa stupida società nella quale ci troviamo a vivere, proprio perché costruita attorno e per le persone, ci impone una certa dose di regole che, non appena infrante, ti lasciano cadere inesorabilmente nell’oblio dell’impotenza e, spesso, della pazzia. O, addirittura, si è tacciati di cinismo e indifferenza.
E quindi eccomi qui, armato di una pazienza che non mi è propria, a cercare di trovare un compromesso tra quello che mi piacerebbe fare (cioè tutto quello che in ogni singolo momento mi andrebbe di fare) e quello che mi impongono di fare (cioè tutte quelle regole di cui si parlava poco sopra).
Comunque è indubbio: se si cerca di boicottare la società e le sue convinzioni dall’esterno si viene presi per pazzi cinici mentre il metodo giusto per soverchiare un sistema è quello di agire dall’interno mimetizzandosi, nei limiti dell’umana accettabilità, con il gregge.
Mi troverete vestito come luciano a cantare a squarciagola certe notti e happy hour in giro per i locali karaoke…attenti a voi…

mercoledì 17 dicembre 2008

Vi annoiate?

La vostra vita è troppo noiosa e vi causa frustrazioni? Battete la depressione in modo intelligente e costruttivo accettando una di queste sfide.
SFIDE DA 1 PUNTO
1) Fai un giro dell'ufficio di corsa alla massima velocità.
2) Ignora le prime cinque persone che ti dicono buongiorno.
3) Porta la tua tastiera da un collega e chiedi "Vuoi fare cambio?".
4) Per un'ora, rivolgiti a chiunque ti parli come se si chiamasse Bob.
SFIDE DA 3 PUNTI
1) Lascia la cerniera dei pantaloni aperta finche' qualcuno te lo fa notare e digli "Mi spiace, la preferisco così".
2) Cammina lateralmente fino alla fotocopiatrice.
3) Dì al tuo capo "Mi piace il tuo stile" e sparagli con le dita a pistola.
SFIDE DA 5 PUNTI
1) Inginocchiati di fronte alla macchinetta del caffè' e bevi a canna.
2) Alla fine di un incontro di lavoro, suggerisci che sarebbe bello, per una volta, concludere cantando l'inno nazionale (3 punti extra se davveroinizi a cantare).
3) Ripetere la seguente conversazione per 10 volte con la stessa persona: "L'hai sentito? Cosa? Non importa, e' sparito adesso".
4) Entra nell'ufficio di qualcuno che non conosci e, mentre ti guardano con crescente irritazione, accendi e spegni la luce per 10 volte....
e ora dopo i consigli per l'ufficio.... ecco quelli per il supermercato.....
1 ) Recupera 24 scatole di preservativi e mettili a caso nei carrelli degli altri clienti mentre non guardano.
2 ) Programma tutte le sveglie del reparto casa in modo che suonino a intervalli di 5 minuti.
3 ) Lascia una striscia di succo di pomodoro per terra in direzione del bagno.
4 ) Avvicinati a un impiegato e digli con tono serio: "codice 3 nel reparto casa". E osserva la sua reazione.
5 ) Quando ti si avvicina una dipendente e ti chiede se ti può aiutare, inizia a piangere e chiedile "Perché non mi lasciate in pace?".
6 ) Fissa la telecamera per la sicurezza e usala come specchio mentre peschi nel tuo naso.
7 ) Mentre guardi i coltelli da macelleria, chiedi alla dipendente se sa dove sono gli antidepressivi.
8) Vai in giro per il supermercato con aria sospettosa mentre fischietti la musica di Mission Impossible.
9) Nasconditi dietro i vestiti e quando la gente si avvicina per dare un'occhiata dì a voce bassa "prendimi, prendimi".
10) Quando annunciano qualcosa al megafono, aggomitolati in posizione fetale e grida "ancora quelle voci!!".
11) Entra in un camerino e grida a voce alta:"hey! non c'è carta!!!!"
..ti auguro buon divertimento e una vita un po meno noisa!

Giro di boa (di struzzo)


Da quando siamo entrati in casa nuova si sono cominciate a rompere molte cose che avevamo ormai da tempo immemore…tipo quello scolapasta plasticone che tanti pranzi ha accompagnato nella nostra permanenza nell’attico in piazza, in città…fatalità volle che gli zii ci regalassero il nuovo utensile per la cucina (il nuovo scolapasta, rosso) proprio il giorno prima della rottura del vecchio, che nondimeno ha svolto egregiamente il suo compito per ben 5 lunghi anni (un lustro, così sembra più tempo).
Poi, durante il mitico soggiorno a Lisbona, nell’arco di un anno avevo recuperato da portare in patria un fantastico televisore della Mitsai (non c’è nemmeno nell’elenco delle marche dietro le confezioni dei telecomandi universali…) e un lettore cd di una marca non precisata…dietro lauto compenso agli altri azionisti-proprietari di quel popò di tecnologia.
Sta di fatto che, e qui veniamo al titolo del post, siamo al secondo giro. Dopo lo scolapasta hanno ceduto il passo, in tempo differenti e soprattutto con modalità diverse (più o meno appariscenti), tutto quello che ho menzionato fino ad ora. Tutto è passato a miglior vita, si sono esaurite le batterie, i vecchi hanno lasciato il posto ai giovani, ecc ecc.
Quindi, dopo lo scolapasta (degnamente sostituito), la moka da 3 (dopo svariati anni di servizio ininterrotto e colmata ogni volta di acqua fino oltre alla soglia consentita dalla valvola), il televisore portoghese e lo stereo portoghese ha ceduto anche Asus…il portatile…eh sì, non ce l’ha fatta…proprio alla vigilia di un esame dove l’avrei dovuto sfruttare nel pieno delle sue potenzialità, quando l’hard disk era carico di immagini, video e dati vari che ci sarebbero serviti per fare dei regali, mentre ormai mi convincevo della sua indistruttibilità, soprattutto dopo i soggiorni africani, mi ha lasciato a piedi…inesorabilmente…ricordo ancora con nostalgia quando chiedevo praticamente a chiunque consigli sul portatile con le migliori prestazioni e perfetto rapporto qualità-prezzo, quando esasperavo la mia donna con svariate comparazioni di caratteristiche tecniche fino a quando, colpito alla nuca dal trasformatore formato famiglia che mi hanno consegnato con il portatile, rinsavivo e tornavo alla realtà…si parla del 2004 (o forse addirittura del 2003). Quindi almeno 4 anni di onorata carriera, fino al colpo di grazia quando è rimasto acceso per più di tre giorni consecutivi alla ricerca di non vi dico cosa…
E adesso, forte della mia esperienza passata, consapevole di quali scelte potranno essere fatte a mio vantaggio, di come si è evoluta la tecnica e la scienza dal 2004 ad oggi, ma soprattutto con pochi soldi in tasca, mi accingerò alla ricerca di un nuovo portatile, soprattutto cercandolo nelle offerte di sottobassosottocostodimagazzinocheprobabilmenteèancoratroppoaltopermemasemifateunoscontomgariveloprendopurchècostimenodi300euro…


martedì 16 dicembre 2008

Ikea mon amour

Ormai siamo entrati in casa da parecchio tempo (da metà settembre) e io sono diventato un montatore provetto ikea. Fatta eccezione per l’armadio a due ante, scorrevoli, dove si è reso necessario l’intervento di una seconda e terza persona per il montaggio delle ante, pesantissime (Piccola parentesi autoflagellativa: ci abbiamo messo una giornata intera di pieno sole e siamo rimasti in casa, quando un giro in moto sarebbe stato fantastico…), ho montato tutti i mobili da solo con il mio fantastico avvitatore B&D!
Considerato che per sbagliare il montaggio ikea si deve essere veramente delle larve (negli ultimi acquisti oltre ai disegnini a prova d’idiota c’erano pure le foto!) dopo aver montato un numero smodato di complementi per l’arredo comincio comunque ad odiare profondamente l’ikea e apprezzare di gran lunga tutto ciò che compri e ti montano loro, pagando di più ma guadagnandone in salute mentale…

Lista non esaustiva (per ogni cosa che monto la mia dolce metà ne riesce a comprare altre due) di quello che ho montato fino ad oggi:
IKEA
- armadio da 200x236x60 con ante scorrevoli in vetro (tre persone) e tutti gli accessori possibili - immaginabili, dal semplice ripiano a quello con divisori e perfino il porta collane
- armadio da 100x236x40 (devo ancora montare le ante) con accessori
- cassettiera
- comodino x2
- libreria
- lampada
- piantana
- scrivania cameretta (che detta così sembra pure facile, avete presente lo stolmen?)
- attaccapanni primo tipo
NON IKEA ma da montare comunque
- scarpiera
- tavolino con ruote
- tavolo da cucina
- attaccapanni secondo tipo

Attualmente in cantina in attesa di montaggio
- altra libreria per l’ingresso
- porta riviste per il bagno
- paratia doccia in bagno
- l’altro attaccapanni
- tutte le luci
- tutte le mensole comprate e quelle da comprare

e non c’ho cazzi di fare nulla…forse potrei mettere tutto il montaggio come proposito per l’anno nuovo…così facendo forse a primavera avrò montato almeno l’attaccapanni tipo tre…





giovedì 11 dicembre 2008

Addobbi natalizi kitsch


Questo è un estremo, lo so e lo ammetto.

Ma, comunque, vi rendete conto che certa gente spende migliaia e migliaia di euro per mettere addobbi natalizi che sono: inutili, dannosi per il decoro urbano, totalmente ed inequivocabilmente kitsch, ingombranti, pericolosi e pericolanti, costosi, osceni, improponibili, inutili e chi più ne ha più ne metta…
Questa foto risale al natale passato (quello presente e futuro verranno a tempo debito a infestare i miei sonni) ma sono sicuro che o io o i miei amici riusciremo a trovare qualcosa di ugualmente o maggiormente orripilante anche quest’anno…che la sfida kitsch di natale abbia inizio!!!



mercoledì 10 dicembre 2008

Fuck Santa Claus


Fonte: wikipedia
Il Natale oggi
Oggi il Natale da molti non è festeggiato più in modo semplice, ma si usa fare grandi festeggiamenti. Le case sono addobbate soprattutto con l'albero, spesso artificiale, che viene abbellito con palline variopinte e con luci sfavillanti. Le vetrine dei negozi risplendono di molte luci e di fili argentati e dorati. Le strade principali sono abbellite da numerose luminarie a forma di: stelle comete, fiocchi, campane, stelle. La sera di Natale le famiglie si riuniscono e fanno una grande cena. A Natale si usa anche fare regali.


Eccoci. Natale di nuovo. Qui esporrò le mie opinioni sul natale, questa festa utile solo a riunire famiglie, nel senso che durante le vacanze è bello incontrare zii e cugini che non vedevi da secoli, un po’ meno bello vedere zii che ti stanno sul kaiser…
Tutti DEVONO essere buoni, a natale DEVI essere calmo, DEVI fare la carità…ecc ecc.
Tutte regole “imposte” dalla società in cui viviamo dove, per essere “accettato”, devi fare tutto secondo l’ordine prestabilito…e se io volessi fare i cazzi miei? Se facessi a meno di rispettare regole decise da non so chi che ormai non c’è più? Se non mi sentissi rappresentato da nulla di tutto quello che si vede-sente in giro e volessi fare di testa mia? Perché, regolarmente, la gente tenta di impedirmelo? Mi sento molto anarchico oggi ma so che, sempre di più, riuscirò a farmi strada con le mie idee, in mezzo a quelle della massa…ecco perché, regolarmente, vengo tacciato di cinismo. In realtà anche durante l’anno, non solo a natale.
Ma adesso analizziamo perché è bello natale e smontiamo queste convinzioni una per una:
natale è una festa, ma anche pasqua, capodanno, il 25 aprile, il 2 giugno…perché natale deve essere speciale?
1. A natale si fanno i regali. Voi fate i regali. Io li faccio durante l’anno a seconda dei bisogni. Spesso non ne faccio, è vero, quindi figuriamoci a natale…
2. A natale si fanno dei regali, anche inutili, giusto perché si devono fare i regali. Ecco. Io i regali li faccio se hanno uno scopo preciso, se hanno una qualche utilità, tipo la mia moto. Quella era un regalo necessario. : )
3. a natale siamo tutti più buoni. Sta minchia. Considerato soprattutto che a natale si concentrano gli approfittatori della gente direi che sarebbe il momento in cui essere un po’ più incazzati.
4. a natale si fa la carità. A chi? A chi un giorno gli trema la mano destra e un altro giorno la mano sinistra? Alle mille associazioni che nascono il 23 novembre e muoiono per bancarotta il 6 gennaio? Ma per piacere…se devo donare qualcosa a qualcuno lo faccio durante tutto l’anno…
5. a natale si fanno gli addobbi di natale…sorvolo sull’inutilità di comprare un albero che alla befana muore e di spendere milioni di euro per le lucette kitsch. Hanno addirittura fatto un servizio al telegiornale (e già qui…) su quanto la gente spende per gli addobbi. Un deficiente ha speso 5000 euro per tutta la casa. Albero compreso, s’intende.
6. le canzoni di natale. Le canzoni di natale. Le canzoni di natale. La gente sfigata fa dei cd con i grandi successi e li vende giusto per natale. Altre gente fa un cd solo per natale con le canzoni rivisitate in chiave natalizia. Oddio oddio oddio…
7. a natale si mangia tanto. Tanti dolci. E se io preferissi il salato? Meno male che a capodanno c’è lo zampone…
8. a natale si va a messa. Certo. Non ci vai mai tutto l’anno ma con la messa di natale, che dura due ore per penitenza, ripari al danno fatto. Poi incontri tutti fuori dalla chiesa e è bello stare fuori a fare due chiacchiere e parlare a frasi fatte. Quelli sono i momenti in cui, non essendo assuefatto dall’idea di natale, le mie parole vengono viste come provocatorie o addirittura ciniche, solo se sfiorano lontanamente una parvenza di vero.

Post polemico, lo so, però è difficile convivere con tutto questo…tutto quello, invece, che di bello mi porta il natale preferisco non scriverlo, essendo, a mio avviso, una festa molto intima e personale.

lunedì 1 dicembre 2008

Eeeeeeeeeee scende giù dal cieeeeeeeeel, neveeeeeeeeeee!!!!

Era un po’ che avevo in mente di scrivere un bel post sulle condizioni metereologiche di questi giorni, e finalmente eccolo qua!
Io, fondamentalmente, ho sempre odiato la neve, o perlomeno negli ultimi anni il fatto che nevicasse non mi toccava minimamente (o forse mi dava un po’ di fastidio).
Quest’anno è diverso.
Quest’anno sono tornato un po’ bambino e da quando ha cominciato a scendere dal cielo, questo fenomeno meteorologico fisicamente splendido (ci vogliono una serie di coincidenze affinché si formi un fiocco, e di tutti i fiocchi che scendono non ce n’è uno uguale all’altro) mi ha toccato lo spirito. Forse invece di bambino sto diventando solo vecchio?
Non posso sorvolare sui disagi creati dalla neve, come alberi che cadono, macchine che inciampano o il pericolo di camminare per le strade: superi con un salto la montagna di neve a fianco marciapiede, capiti sul ghiaccio e scivoli per poi atterrare sano e salvo (forse) su un pozzangherone macroscopico…altresì impensabile è non citare gli innumerevoli effetti benefici di vedere queste piccole palline bianche scendere da chissà dove…quando ci sono un paio di centimetri sentire il rumore dei miei Cat schiacciare la neve è paradisiaco (quasi al pari delle foglie secche in autunno), in macchina il freno a mano acquisisce un significato diverso e molto più utile, la gioia di costruire un pupazzo di neve o di dirigere i lavori su una pupazza in bikini o la fantastica, intramontabile e sempreverde gioia fanciullesca di scrivere il proprio nome sulla neve con la pipì!!!

giovedì 20 novembre 2008

I nostri blog sono a rischio?


Credevo il Decreto Levi fosse sparito ma, dopo una segnalazione di un'amica, scopro sul blog di Grillo che è stato ripresentato, modificato in alcuni punti, ma ripresentato.
Ecco alcuni commenti apparsi immediatamente in rete:
Luca Spinelli ha una visione più negativa del futuro di noi poveri blogger mentre Daniele Minotti (qui prima e successivamente qui) vede il futuro meno catastrofico.
Essendo l'argomento abbastanza lungo e soprattutto incerto vi lascio leggere quello che scrivono.
Dopo una breve lettura personale mi schiero sul chi va là. Purtroppo sembra che avere un banner sul proprio sito e ricevere denaro per la pubblicità possa essere equiparabile all'attività di un'impresa e richiedere l'iscrizione al ROC e di conseguenza tutte le responsabilità connesse...
Personalmente credo che i miei piccoli blog e le mie cazzate internettiane non siano a rischio (non ho nessun banner e non ricevo nessun soldo...ricevo solo numerosi insulti perchè non mi piace ligabue...vabbè lasciamo stare).
Il problema che scorgo, sperando di non dover mai vedere processi per ciò che si scrive sui blog (ammazzando quel poco di libertà di informazione che è rimasta in Italia), è il carattere intimidatorio del Decreto. E se da un lato blog importanti (come quello di Grillo), anche se assimilabili a imprese, hanno le spalle larghe per difendersi e forse anche per attaccare, dall'altro lato vedo una moria di piccoli internauti che, piuttosto di scontrarsi con questo tipo di difficoltà, lasciano il magico mondo di internet...

mercoledì 12 novembre 2008

Nero provocatore

Uscito da feisbuc ritorno sul mio blog. E giusto per ribadire il concetto musicale, che ormai è diventato il leitmotiv del blog, pubblico questo fantastico fotomontaggio eseguito per la mia laurea di qualche anno fa. E, giusto per alimentare un po’ la polemica sui testi delle canzoni…vogliamo confrontare, solo a titolo esemplificativo, lo spessore di una canzone del liga (tipo Happy Hour) con una dei S.O.A.D. (tipo B.Y.O.B.)?
Nonostante questo confronto, anche se fittizio, un po’ di male mi fa…

Ciao, io vado...


Dopo la malattia dell’estate con i giochini di feisbuc, l’aver ritrovato i compagni delle medie e tutto un mondo ormai sepolto dalla nebbia e dalla mia vita attuale, mi sono cancellato da quella macchina infernale di feisbuc. Aggeggio bello ma invadente, utile ma inutile. Considerato che un po’ dei miei affari li metto già sul mio blog, decisamente più bello e personale, condividere con mezzo mondo proprio quasi tutto (rimanevo comunque nell’anonimato) mi sembrava eccessivo…e quindi sono passato alla fase B: tolto ogni tag a me riferito, non risultavo più sposato, le mie preferenze musicali rimosse (ma il mio odio atavico verso il lucianone lo conoscete bene ormai), eliminate le foto, cancellati i video, tolta ogni pagina dei miei artisti preferiti, ma soprattutto, ed è la cosa che più mi è dispiaciuta lasciare di feisbuc, estinti tutti i gruppi ai quali ero iscritto o che avevo fondato…da “prendiamo a legnate il gattino virgola” a “ammazziamo di pugni mister lui”, fino a “capisco se un vino è buono il giorno dopo, in base al mal di testa”, passando per “quelli che non sono ancora andati in ferie” per finire con “disintossicazioni giochini playfish feisbuc”…
Finalmente libero! J
In compenso quei simpaticoni di feisbuc mi hanno fatto notare che bastava io ridigitassi il mio indirizzo email e la mia password per essere iscritto di nuovo…

martedì 4 novembre 2008

Ipso Facto

Finalmente, grazie ad un anonimo lettore del mio blog e al fantastico youtube, posso chiudere questa interminabile parentesi sul lucianone…come ho trasposto alcuni commenti di sostenitori del liga, posto il commento di un fan di Paul Kossoff (firmatosi anonimo) che è tutto tranne un ammiratore del luciano. Ecco a voi:

“Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Ligabue": d'accordissimo. ligabue è un insulto alla musica. punto. rock? al massimo pop italiano melodico da vendere negli autogrill tedeschi, al fianco di toto cotugno e gigi d'alessio. ok per linciarlo, diteci dove e quando. paul kossoff army, genova”





Mi permetto di insistere sulla scena paventata dal mio sostenitore anonimo: siete in viaggio, magari state andando in moto verso Capo Nord, meta di tutti i motociclisti che si rispettino, però anche il vostro corpo richiede pause e vi fermate, gioiosi della strada percorsa, in un autogrill straniero per rifocillarvi.
Con il vostro panino in bocca e parlando di musica vera con i vostri amici curiosate per i locali del negozio e date un’occhiata al reparto cd, qualche promozione si può sempre trovare, e vi si presentano innanzi, nell’ordine, le opere di Toto Cutugno, Gigi D’Alessio e Ligabue…

mercoledì 22 ottobre 2008

Sei un UOMO vero?




Spulciando nelle mail guarda che chicche che si trovano...e per piacere, non facciamo polemica anche su questo post!


1. Se hai circa trent'anni, sei single, sei magro e senza pancia, sicuramente sei gay!
2. Hai un gatto a casa? Solamente un gay ha un gatto a casa. Un gatto è come un cane, ma in versione gay: si pulisce da solo, mangia pesce, non si ubriaca mai. Quindi, un uomo che ha un gatto a casa, vive un rapporto gay. Pensate a quando si chiama un cane, lo si chiama con dignità maschile: "Vieni qua, cane di merda!", "A cuccia cane bastardo!" invece un gatto: "Bssss-bsss-bssss!", "Kitti kitti kitti!", "Pissi Pissi"
3. Non andare a caccia o a pescare perchè non c'è il bagno è cosa di gay! Un vero uomo caga ovunque sia!
4. Chiedere il caffè decaffeinato, macchiato o quelle cose sono cose da frocio! Il caffè è caffè, maschio! L'unica cosa che si può aggiungere è il whisky e la grappa!
5. Ricordarsi il nome di più di quattro torte è da gay. L'uomo sa solo il sufficiente per fare colazione al bar! Non esiste un uomo che entra al bar e chieda: "Mi scusi, potrei avere due porzioni di lemon pie e una di brownies". Ci sono più di 20 squadre in serie A e più di 25 giocatori a squadra, se proprio ne hai bisogno bastano per esercitare la memoria... ma chi cazzo si mette a ricordare i nomi delle torte? Dai!
6. Ancora peggio è ricordarsi a memoria i testi delle canzoni e canticchiarle alle prime tre note della canzone stessa esclamando: "Uhhh, bella questa...." E' veramente cosa da checche! L'uomo vero sa (più o meno) tutte le parole dell'inno d'Italia e almeno un coro da curva, possibilmente sconcio.
7. Guardare la scadenza dei prodotti al supermercato è cosa da gay! L'uomo è immune a tutto ciò che è scaduto!
8. "Mi piace ballare!!!" E' da Froci! L'uomo non balla, se va in discoteca va per cercare la figa!
9. Riceve ed inoltra mail dell'amicizia, l'amore e tutte quelle minchiate che hanno addirittura fotografie di bambini, fiori, angioletti e cani. Frocioni! e poi minacciano che se non inoltri, ti accadrà qualcosa di brutto! Frocioni malati!!!
10. Anche fare gli squilli al cellulare del tipo: "Ti sto pensando..." è da froci! L'uomo al cellulare sta poco, dice poco e ascolta poco
11. mantenere l'auto pulita come un gioiellino, e' da finocchioni. se siete uomini sfrisatela da voi
12. iscriversi ad un corso di latino americano con un'amica perché magari....... andate in svizzera, costa meno e fate prima, ma soprattutto non vi spaccate i coglioni con l'amica
13. preferire una puntata di "amici della de filippi", piuttosto che uno spareggio per la permanenza in serie c nel campionato congolese. un uomo vero vive di calcio.
14. usare termini tipo: scemo, sciocco, stupidino, ecc..un uomo vero ha l'obbligo morale di utilizzare almeno 25 volte al minuto la parola "cazzo"!! e almeno 12 volte la frase "vai a fare in culo, stronzo"!! (in alternativa "vai a farti fottere, aggiungendo sempre nel finale la parola "stronzo”)
15. bere solo analcolici durante i pasti. peggio se coca cola. Un uomo vero deve bere vino o birra fino a quando non gli appare gesu'
16. fare i ruttini interni......e' assolutamente da finocchioni!!!. Il rutto va liberato con tutta la sua potenza a mo di monsone.

Diventa uomo (non fa miracoli..) ed inoltra questa mail a qualcuno che abbia le palle sotto ....e alle donne per chiarire loro le idee!

lunedì 20 ottobre 2008

diemmeci esseenne SPA

Spinto dai racconti di un amico-collega era un po’ di tempo che pensavo all’avvio di un’attività di supporto al lavoro, un’attività per la comunità, un’attività rilassante, insomma…un’altra attività. Considerato che iniziare da solo è sempre un po’ rischioso ho trascinato nel baratro anche un mio amico (che all’inizio credo mi abbia odiato un po’, considerato che portavo le cose da mettere a posto sempre a casa sua…senza che lui sapesse ancora effettivamente di cosa si trattasse…).
Questa nuova "società" in fieri era volta all’assistenza hardware e software per gente comune con difficoltà legate a questo mondo dei computer sempre in evoluzione e talvolta ostico ai più. Iniziato qualche mese fa con il passaparola e senza nessuna parvenza di attecchimento dell’informazione, nelle ultime settimane il lavoro è iniziato ad entrare nel vivo e si è fatto più “intenso”…i pc finora arrivati al cospetto di noi baldi giovani alle prese con l’inizio di un nuovo capitolo delle nostre vite sono stati tre: uno con un erroraccio di windows pesante pesante (quelle bruttissime schermate blu dove ci sono solo codici esadecimali che vi dicono di contattare qualcuno per fare qualcosa che non si capisce) che è ancora posteggiato a casa in attesa di formattazione totale e ripristino delle condizioni iniziali, il secondo intervento è stata la sostituzione di un alimentatore rotto ma adesso il pc funziona solo se sdraiato (non appena si mette in verticale smette di funzionare…mah!) ed infine il terzo è stato la configurazione di un pc per la rete wireless privata dove era necessario semplicemente attivare la scheda wifi sul pc schiacciando un bottone…
Tutto questo per autoconvincermi\ci che è così solo perché è l’inizio e che sicuramente più avanti andrà meglio…per adesso infatti il capitale sociale è costituito da una bottiglia di vino (che però abbiamo già bevuto…)

domenica 12 ottobre 2008

Donne al manubrio

Domenica c’è stato il battesimo della mia “zavorrina”, come sono definite le persone sedute sul sedile posteriore di una moto. Appellativo discutibile ma che ha attecchito immediatamente.
Il viaggio è iniziato malino…ancora impreparati al generale inverno perché totalmente sprovvisti di abbigliamento adeguato (in fondo al post farò un breve racconto sul parto dei miei guanti) partiamo ma dobbiamo tornare indietro dopo dieci minuti per prendere guanti e calzettoni di uno spessore maggiore. Stop dopo pochi chilometri per fare benzina e ripredisporre gli indumenti per evitare le infiltrazioni di aria in qualsiasi pertugio creato dagli indumenti. Ulteriore stop per telefonare per trovare la strada dopo: essersi fermati, aver spento la moto, essersi tolti i guanti, aver acceso il navigatore, aver visto che non capivamo dove fossimo, aver telefonato dove dovevamo andare, aver riacceso la moto, essersi rimessi i guanti, essersi rimessi il casco ed infine parcheggiare all’arrivo.
A parte i dettagli tecnici il freddo sarà un forte deterrente per i prossimi viaggi…
Arrivati a casa e dopo aver acceso il riscaldamento a 28° le parole della mia dolce metà, sempre diplomatica e gentile, sono state: “forse per andare in moto è meglio aspettare la primavera non trovi?”

Post nel post: i guanti.
Dopo il viaggio assiderante senza guanti i miei cognati sono stai così gentili da pensare di regalarmi i guanti. Problema: il negozio si trova a 150 km da dove abito io. “Grazie grazie mi servivano proprio!” I guanti arrivano a casa una settimana dopo di me per problemi di trasporto impacchettati per benino e io, contento come una pasqua, me li provo al volo: metto il sinistro e me lo rigiro per bene, bello, nero, comodo, perfetto! Vado per indossare il secondo e scopro con raccapriccio che è un altro sinistro! M e non L ma della stessa mano…no…maledizione!!! Ok niente paura, il deficiente del negozio che ha fatto l’erroraccio si sarà trovato con due guanti destri quindi basta passare e farsi dare il destro misura L. Poi, fortuita coincidenza, vengono a trovarci i suoceri quindi non devo neppure scendere per andare a prenderli! Qualche giorno dopo arriva il pacco e, aprendolo, scopro con orrore e decisamente un po’ incazzato, che quel coglionazzo del negozio ha dato due guanti, misura L, rossi come sostituzione a quelli vecchi (senza neppure le protezioni in kewlar che contraddistinguevano quelli neri). Ma porc…quindi ha venduto ad un altro ignaro cliente due guanti destri uno M e uno L? Che personaggi ci sono in giro…
Questo weekend, per fortuna, me ne tornerò verso le terre natali della moglie e con una lupara caricata a sale mi presenterò da questo fantastico, intelligentissimo e super preciso commerciante, sperando di non doverci fare mai più ritorno…

sabato 11 ottobre 2008

Gioventù Sonica


Ogni tanto qualche “aggancio” nelle alte sfere aiuta. Ogni tanto è bello approfittare di un invito. Ogni tanto è bello. Un po’ meno bello chiedere agli amici di partecipare ad un signor concerto e sentirsi dire: “se piacciono a diemmeci allora a me fanno schifo!”, ma d’altronde a ciascuno piace quello che piace e se volete andare ad un concerto del cantautore di cui ho ormai scritto pure troppo nelle pagine del mio blog ormai ci ho fatto il callo quindi…io me ne vado dagli Sonic Youth! Dopo aver ottenuto tramite qualche mail due biglietti gratis ed aver praticamente costretto la mia dolce metà a venire al concerto, completamente ignara sia del genere di musica (in effetti definire il genere dei Sonic non è impresa facile) che delle tipologie di fan di questo gruppo, si avvicina l’ora X. La domanda in partenza da casa mi spiazza: “ma visto che abbiamo un ingresso omaggio dobbiamo vestirci eleganti?”. Io, baldanzoso e sicuro nelle mie risposte me ne esco con un sonoro “ma certo che no! Figurati!”.
Arrivati alla location entriamo all’ingresso a noi (custodi del biglietto omaggio special guest) riservato e ci troviamo di fronte ad un buffet dove il tipo meno elegante era in giacca e cravatta…alla faccia…mi rifugio nel rosso più corposo che vedo e azzanno il prosciutto con fare medievale…dopo aver visto un paio di persone conosciute ed aver glissato egregiamente qualsiasi tipo di comunicazione verbale, ce ne usciamo dal buffet e in mezzo ai ragazzi con la birra in mano e sigaretta nell’altra e mi sento maggiormente a mio agio…memore di ricordi adolescenziali legati agli Sonic Youth arrivo un po’ impreparato al concerto e, io da una parte con probabilmente uno spirito diverso da quando li ascoltavo da gioooovvvvane e la mogliettina dall’altra che non ne poteva più, ce ne andiamo appena prima del bis.
Il concerto è splendido e stupendamente noise, anche se più “docile” rispetto, come scrivevo poco più sopra, ai miei ricordi. Una recensione trovata in rete mi supporta in queste parole: “E’ chiaro comunque che la 'lavatrice' Sonic Youth non è più ferocemente rumorosa come un tempo e si è fatta meno spigolosa e dissonante, alla ricerca, forse, di un equilibrio, attraverso una più sofisticata scelta dei suoni, vicina ai maestri Velvet Underground. Ma a fugare ogni dubbio sulla direzione presa dal gruppo sarà certo il prossimo album già previsto su etichetta Matador.
La scaletta:
Burning Spear
The Sprawl
Cross The Breeze
Incinerate
Eric's Trip
Reena
Schizophrenia
The Wonder
Hyperstation
Skip Tracer
Jams Run Free
Pink Steam
==
No Way
Mars
100%
====
Shaking Hell

venerdì 10 ottobre 2008

Cosa preferite tra “Rose Lambrusco Coltelli e Pop-corn”?

Per me hai fatto una recensione assolutamente soggettiva; perchè anche se dici di non avere questo scopo hai cmq fatto una recensione..Cmq..Il tuo pensiero può essere criticati da molti punti di vista..Prima di tutto..I soliti tre accordi...NOn voglio stare a scomodare troppi artisti,che sicyramente ognuno di loro ha storia e significati differenti, ma Blowin in the wind tre accordi..i Nirvana forse 4, e ce ne seno a migliaia che per esigenze di tempo non ti sto ad elencare..Quindi che vuol dire i soliti tre accordi? Posso fare una canzone anche con un accordo solo (mondo in Mi7 - Celentano) e ciò nonostante trasmettere all'utente il messaggio che voglio fare arrivare..
Poi che tu dia un giudizio su di lui, tuo personale, come hai fatto nella prima parte del ytuo discorso ok.. ma se dopo inizi a giudicare le altre persone e sparare delle calugne allora no..
1..Hanno pagato per campovolo..e allora?..Se voglio andare a vedere un concerto, e se pèer farlo devo pagare, non posso? Cioè, tu stai giudicando persone sul fatto che pagano per vedere Ligabue..Mah
2..Il disco lo trovi al supermercato..E allora?..Che vuol dire?..Ci trovi anche il cane e il porco al supermercato di questi tempi..Quindi non dovrei più andare al supermercato secondo te?..Poi che tu debba andare chissa dove per cercare un tuo disco..mi dispiace..Ma quello che stai facendo te è un discorso differente..Non è che sono piu artisti di sltri se per trovarlo devi nadre in un negozio specializzato..Se lo trovavi al supermercato sta tranquillo che lo prendevi e stavi zitto..
3..Le canzoni ne capo ne cosa..Mah...Tutte hanno un suo signifacto..tutte vogliono dire qualcosa..il fatto è che devi entrare nell'ottica di un artista per poterle comprendere..Se per te non dicono niente ok..ma non ceh non hanno ne capo ne cosa..significherebbe cxhe son messe li senza struttura musicale..Riff bridge assoli e chi piu ne ha piu ne metta..
4...Il dicorso degli album tutti uguali si puo rifare al punte 3 sulle canzoni..per te sono tutti uuali..ma non sono cosi..diciamo che le sue storie sono sempre provinciali e quotidiane..ma ognuna differente dall'altra..per quanto riguarda la struttura musicale ne passa da "Ligabue" "Rose Lambrusco Coltelli e Pop-corn" e Sopravviusuti e Sopravviventi" che ha suonato con i Clandestino mentre gli altri che ha fatto con la Banda..Non puoi dire che oggettivamente sono uguali..perche non lo sono..
Chiude con un pensiero sul dualismoo Vasco Ligabue..Ognuno è quello che è anche se fai musica e suoni a San siro..Con i suoi pregi e difetti..Pero tutti cmq meritabili di rispetto..
Adesso non mi riferisco a te in pèarticolare, ma ad altra gente..Vatte en con il tuo amicone Vasco..Chi ha scritto questo sa perfettamente in che rapporti sono..credo di no..quindi noto una leggere nota di sarcasmo in questa affermazione..Per informazione all'utenza vi dico che i due non sono "Amiconi" ma solamentre due pèersone che si conoscono e si stimano a vicenda..per quanto ne possiato sparlare e dire il contrario..Fatto sta che in una classifica che Ligabue ha fatto dei suoi top 100 dischi c'e anche "siamo solo noi" di Vasco rossi..A dimostrazione che certe cose vanno al di la del dualismo.
Con questo ho finito e spero di aver chiarito alcuni punti..Una persona ha dei gusti..indiscutibili da chiunque..perche sono soggettivi..se vai invece nelle offese e nei giudizi personale, fondati pero su cose oggettive non verificabili, allora sei imputabile nel primo caso di ignorante e cafone, nel secondo puoi essere criticato, il che non eniente di male..:)
Vi saluto..alla prossima..



Ma insomma! È il terzo post che metto sul lucianone, il mio blog sta diventando un forum di discussione tra pro e contro il ligabue…non se ne può più!!!

Per correttezza di informazioni faccio la cronistoria degli eventi:

  1. il mio primo post (Ligabue) con relativi commenti
  2. il mio secondo post (Terzo ed ultimo tempo), di risposta a un commento sul primo post
  3. questo post (cosa preferite tra “Rose Lambrusco Coltelli e Pop-corn”?), di risposta ad un altro commento sempre sul primo post

Seguendo la traccia di Lu(c)ky-Strike ecco qua il rispostone!

Premessa. Siamo sul mio blog, quindi è ovvio e pacifico che io qui, essendo a “casa mia” dia dei commenti assolutamente parziali e soggettivi. Essendo il portale virtuale dei miei pensieri ci mancherebbe pure che facessi critiche oggettive, soprattutto su cose che non mi piacciono.

Come forse avrete letto dal secondo post sono d’accordissimo sulla soggettività dei pensieri e non sono qui per discuterne (secondo me, caro Luky, tu non hai letto il mio secondo post) infatti io ho i miei gusti e tu hai i tuoi. Tu dici che scrivo di non voler fare una recensione ma, parole mie, nelle prime tre righe dico esplicitamente di non voler parlar bene del lucio!

Ma, come sempre, andiamo per ordine e rispondiamo ai tuoi punti:

1. I tre accordi sono tre accordi e siamo d’accordo. A te, come a non mi ricordo a chi, ho risposto che se anche altri cantautori usano solo tre accordi questo non significa che vada bene! E il mio “tre accordi”, forse non mi sono espresso chiaramente, non era riferito solamente alle mere e semplici note (sempre uguali), quanto all’utilizzo degli stessi argomenti triti e ritriti in tutte le canzoni degli ultimi, almeno, tre album!

2. Certo, hanno pagato per Campovolo, e pago anch’io per andare ai miei concerti (salvo rari casi di fortuna). Ma poiché a me il buon lucianone non piace per nulla, io non pagherei mai per andare ad un suo concerto (e non ci andrei neppure se mi pagassero), e se tu leggi nelle mie parole un insulto a chi invece ha pagato leggi male.

3. Il CD al supermercato!!!!!! Aiuto!!!! Al supermercato trovi proprio di tutto! Lo dici tu! J sia cane che porco! Anche qui forse ho dato per scontato un mio pensiero implicito nel trovare un disco al supermercato: cioè la commercialità. La larga distribuzione. Quando parlo di jingle ossessivi e persone che comprano un disco solo perché lo comprano tutti o perché la canzone si sente in ogni dove è naturale che il liga venda il suo disco anche al supermercato, luogo dove vanno tutti. Lì infatti ci va proprio tanta gente che, tra l’indivia e il latte, ci infila il cd sovrappensiero. E ti assicuro che, se trovassi un cd dei miei gruppi preferiti al supermercato, sarei talmente colpito dallo sconforto che non so se riuscirei a prenderlo (dubito però che succederà…).

4. “tutte le canzoni hanno un loro significato e devi entrare nella testa dell’artista per capirle” NO GRAZIE! J e, come al solito, non hanno né capo né coda perché sono sempre le stesse…stessi argomenti, stessa mediocrità, stessa tristezza, stesso happy hour…diciamo che ligabue, una volta trovata la strada giusta per fare breccia nella gente, non si è schiodato da lì. Lo dici pure tu che gli argomenti sono gli stessi…e sai perché? Perché il liga ha capito che alla gente piace la quotidianità, che per loro è difficile tentare di ascoltare o cercare di capire nuovi orizzonti, quindi si rifugiano in ciò che conoscono (a me piace definire i gruppi che mi piacciono sperimentatori). Liga non sperimenta, ripropone in nuove versioni ciò di cui è certo del risultato.

5. le canzoni SONO tutte uguali…magari a te sembrano differenti ma se riuscissi ad ascoltarlo con spirito critico (e ti assicuro che a chi non piace riesce molto bene) ti accorgeresti delle enormi uguaglianze tra testi e musiche degli ultimi album.

6. Sulla tua ultima affermazione, dualismo Vasco e Ligabue, forse non hai letto attentamente quello che ho scritto (e rispondi principalmente a qualche commento successivo al post). Io li ho citati in quanto esponenti e rappresentanti del rock italiano. Semplicemente ligabue non mi è mai piaciuto e di Vasco invece ricordo con piacere vecchie canzoni delle mia adolescenza. Non voglio metterli a confronto, non voglio paragonarli e sicuramente non mi voglio schierare! Lungi da me!

Dopo il tuo chiarimento di alcuni punti ti ringrazio della partecipazione a questo blog e spero di averti nuovamente tra i miei ospiti virtuali, così magari ti faccio ascoltare un paio di quelle canzoni che piacciono a me…

p.s. sull’ultimo commento lasciato sul mio primo post glisso diplomaticamente. Se infatti i commenti sono critici e costruttivi sono disponibilissimo alla discussine, se invece si parla di tutt’altro non capendo neppure ciò che è scritto non va bene…stavo quasi pensando di cancellare il commento, ma l’ho lasciato di modo che lo potessero leggere dei miei amici…

mercoledì 8 ottobre 2008

Storia vera

Al telefono:
- Dove la devo spedire?
- Strada Statale 195, Località Sailletta
- ...e mi scusi, come si scrive Sailletta??
- ora glielo detto, pronto a scrivere?
- si, mi dica...


sabato 4 ottobre 2008

siamo in otto? manca solo lancillotto


le persone difficilmente cambiano, se volessero potrebbero ma la stragrande maggioranza di loro non lo fa, considerato che per un vero cambiamento devi "subire" uno shock pesante o vivere un avvenimento illuminante...e soprattutto perchè il cambiamento è molto arduo da compiere...
ma, come al solito, sto affrontando argomenti molti più alti rispetto a quello che è accaduto ieri sera.
la premessa è stata fatta in quanto, da ormai molto tempo, io, mia moglie e i nostri amici non riusciamo a stare fermi una sera che sia una.la cena, la festa di compleanno, i lavori in casa, il trasloco, vai a trovare quello, vai a cena da quell'altro, eccetera eccetera...quindi si decide per il cinema!tralascio il commento sul film, bello ma decisamente pesante come contenuti (del resto se viene scelto dalla consorte non può avere contenuti leggeri) e passo al dopo serata.
non contenti e decisamente non soddisfatti della proiezione cerchiamo ristoro nei venditori di ciambelle, brioches o croissant che dir si voglia.
i nostri anni si fanno sentire. sono le 23 e chiaramente i pasticcini sono appena entrati nel forno (quando si era giovani si carcava del cibo solo dopo le 3-4 di notte).
fallito il primo tentativo passiamo verso il nord della città perdendoci in zona industriale e trovando il rivenditore di brioche chiuso apparentemente da molto e per molto tempo ancora.sono perfino spariti gli orari di apertura e il luogo sembra abbandonato da un'eternità...va bene dai, andiamo a berci una birra.
toh guarda, non avevo mai visto questo locale, sarà nuovo? proviamo ad entrare?il locale è carino, a parte i seggiolini in pelle di serpente malato e il volume assordante della musica che ci annebbia i timpani fin dall'ingresso.
anche la cameriera per prendere le ordinazioni deve avvicinarsi e cercare di leggere il labiale considerato che le sue orecchie sono ormai deteriorate dall'ascolto forzato di quella che difficilmente si può definire musica.si, perchè ho tralasciato la cosa fondamentale che abbiamo capito entrando...si trattava di un locale-karaoke!!!
la fauna è delle peggiori, dal padre di famiglia che balla perfettamente a ritmo un ballo spagnolo a me sconosciuto (e con una camicia brilluccicante tipo febbre del sabato sera) alla tipa che, vestita superelegantemente beve a canna dalla bozza di vino, per finire con i bimbi...a parte che sul portare dei ragazzini di massimo dieci anni in un locale del genere si potrebbe discutere, comunque erano vestite (soprattutto le bimbe)come delle modelle...capelli lunghi cotonati, permanentati e probabilmente appena tagliati, maglioncino collo altoun po' poncho, jeans attillati e soprattutto stivaletti.oltre al vestiario anche la postura (da snob) e la posizione (sul cubo)lasciavano atterriti non appena si guardava in quella direzione...decisamente scioccati da ciò che vedevamo ci siamo fatti molte domande...come se non bastasse ci si è messa pure la musica di sottofondo a lacerareil mio spirito già compromesso...Masini, Pausini, Jon Bon Jovi, Nannini e, non appena ho riconosciuto le note di una canzone di Ramazzotti, ce la siamo svignata...per concludere la serata nell'uscire vedo ciò che sarebbe diventato il mio incubo per la notte...ve lo giuro, era il sosia di ligabue!!!

sabato 27 settembre 2008

Croce e delizia...

...di un giro in moto...
Oggi ho fatto il mio primo viaggio con Gianni, diciamo, serio.
300 km in totale tra andata e ritorno, senza troppe curve perchè ancora la dimestichezza e la scioltezza di fare una rotonda senza essere costretto a scalare in seconda non ce l'ho...
La mia pazzia, dovuta al fresco acquisto e alla voglia di usare Gianni con qualsiasi condizione
metereologica mi ha fatto uscire di casa prestissimo e soprattutto senza guanti...
Chiaramente il duro, freddo e rigido generale inverno mi ha fatto ricredere dopo circa 10 km...
Con la mano sinistra tra il serbatoio e me e la mano destra rossa, quasi viola, attaccata all'acceleratore mi fermo, ormai delirante, da un contadino che vende mele per la strada.
Mi fermo e gli parlo, ma non capisce...in effetti fermarsi da uno che vende mele e chiedergli se ha dei guanti non è cosa che capita tutti i giorni...
Il mio salvatore si chiama THERMONIT, della TWIG, art. 417-10, è marcato pure CE e mi costa la modica cifra di due euro e la salvezza dall'ibernazione delle mie mani.
Superato lo scoglio del freddo mi si apre la giornata, le nuvole spariscono, il sole appare a illuminare la mia strada, i centauri mi salutano con reverenziale rispetto e le macchine si spostano spaventate dal faro del Gianni, un po' alieno e un po' incazzato...
Il peso del Gianni sembra sparire e le curve si impostano da sole, le strade, già percorse molte volte ma viste adesso da un'altra prospettiva, sembrano più larghe e le carezze del vento (a volte pure delle sberle) mi accompagnano fino a destinazione...
Si capisce che sono contento?
Analizziamo adesso i pregi e i difetti di un viaggio in moto:
1. La strada è sempre a tre corsie, anche se se ne vedono due (Gianni passa sempre)
2. Sei sempre in prima fila
3. Si entra a far parte del club dei centauri (obbligatorio salutare i motociclisti e altrettanto obbligatorio NON salutare gli scooteristi)
4. I panorami sono più ampi e decisamente più belli
5. Si è un po' più in alto e questo permette di avere una visuale migliore
6. E' un piacere giocare con gli automobilisti col pisello piccolo (quelli con le macchine truccate che ti tagliano la strada vigliaccamente e superano le altre macchine senza mettere la freccia) dandogli un po' di spago...lasciando che superino una macchina con somma fatica e poi mettere in quarta, far scattare la freccia e superare la macchina appena sorpassata da loro, loro e altre cinque macchine incolonnate davanti per poi rimettere la freccia e rientrare nella propria corsia in scioltezza...
7. In moto non esistono ostacoli, ci si mette meno tempo a fare le stesse strade rispetto alla macchina, semplicemente perchè è molto più facile superare senza per questo andare troppo veloci...la velocità di crociera media è stata infatti sui 100km/h, costanti. In macchina si è sempre costretti a rallentare...vuoi per chi va piano, vuoi per i guidatori senza pisello (con le macchine truccatissime), vuoi per chi si ascolta la radio e infine per chi guida la macchina solo la domenica...
Insomma, il mio Gianni è bellissimo e andare per la strada con lui è un piacere che solo un motociclista può capire...
Purtroppo però oggi Gianni è servito anche per uno scopo molto meno nobile...
Premessa: si vociferava che da alcuni giorni fosse presente in paese il buon Lapo, quel ragazzo che ha ereditato tutto senza fare nulla, con tante buone idee ma in una testa un po' incasinata...presenza dovuta al lancio della nuova Fiat 500 ad idrogeno (domani mi informerò sulla veridicità della notizia, giuntami di terza-quarta mano)...comunque...che girasse per il paese con il nuovo modello di Ferrari (color blu puffo).
Con piacere, perchè far fare un giro in moto a chi piace è sempre un piacere, porto la sorellina in giro. Obiettivo, fare un giretto intorno alla casa per testare l'ebbrezza di una due ruote.
Arrivati allo stop il cambio programma: ci sfreccia davanti una Ferrari blu puffo...che si fa? Segui quella macchina! Assistendo a dei sorpassi azzardatissimi del cavallino e favoriti dall'essere in moto, superiamo un paio di macchine e affianchiamo il buon Lapo due volte a dei semafori e la seconda siamo proprio accanto a loro.
Si perchè sono in due. La ragazza di Lapo (decisamente scazzata) fa notare al suo compagno che c'è una "scema" sopra una moto che lo sta salutando. Il magnanimo Lapo alza il pollicione verso l'alto e la sorella va totalmente in brodo di giuggiole continuando a saltare sulla sella compromettendo la stabilità del Gianni...che scena sketchciosa è stata...
Completamente assuefatta da quell'ubriacatura di mondanità il giro sulla moto passa tristemente in secondo piano...

lunedì 22 settembre 2008

Terzo ed ultimo tempo

Dopo l'ultimo commento sul post di ligabue e altri commenti apparsi su "feisbuc" mi vedo costretto a postare ancora una volta sul liga. Ma procediamo con ordine ed elenchiamo i commenti altrui:

1. Difendo il Liga..è uno nato in provincia ed è stato tirato su a Lambrusco, tagliatelle, crescentine e maiale, la sua musica parlava di questo e di come si vive e sopravvive dalle nostre parti..forse chi non lo apprezzava cerca altrove, in suoni duri e aggressivi, uno sfogo alla rabbia ed al malcontento che il Liga esprimeva a parole. Pensare che da adolescente non me lo cagavo, l'ho apprezzato un po più in là con gli anni...

2. per lo meno il Liga non è uno di quei fattoni che ascolti tu, lui più di birra e canne non si fa...E poi ora non fa più belle canzoni ma quando noi eravamo giovani era bravo e descriveva bene lo stato degli adolescenti medio normali in quegli anni. Se poi tu eri diverso e non ti sentivi rappresentato vabbè, però lui era un grande comunque...

3. siete solo degli snob che sparano critiche a destra e a manca. Si può anche discutere che Ligabue ha perso un pò di verve negli ultimi anni, ma credo sia normale per un cantante e comunque un artista avere dei piccoli cali durante la carriera. se piace a tantissima gente, vuol dire che qualcosa di buono l'ha combinata, che ne dite?
è facile parlare di radiohead, strokes, ecc ecc. sono bravissimi musicisti, ottimi cantanti, ma parliamo di un altro tipo di artista. Liga è uno che trascina tante persone con le cose "banali" contenute in una canzone. spesso sono queste cose che colpiscono e fanno sì che la gente lo segua. quindi non sparate minchiate solo per "linciare" un grande artista.

Letti ed analizzati questi commenti mi concentrerò solo sul terzo, in quanto i primi due sono amici ai quali posso tranquillamente parlare seduto di fronte.
Premessa uno: aspettavo un commento di un fan di ligabue, oggettivamente i sostenitori sono numericamente molti di più di quelli che si prendono la briga di dargli contro.
Premessa due: ormai sono talmente lanciato nella mia crociata personale contro ligabue che difficilmente riuscirò ad essere imparziale nel rispondere al commento (d’altronde anche il post era alquanto imparziale).

Mi rincuora il fatto che già tu parli di una possibile argomentazione sul livello qualitativo delle ultime canzoni del liga, quindi anche tu avrai notato che da un po’ di tempo a questa parte la sua “verve” poetica sta lentamente scemando verso la vecchiaia e la ripetitività.
1 a 0 per me.
L’accumunazione di persone che idolatrano lo stesso individuo non è condizione sufficiente a dire che tal individuo abbia fatto qualcosa di buono (ci sono tante persone che amano e venerano persone che di buono non hanno fatto nulla…ma qui stiamo andando un po’ fuori tema…).
2 a 0.
Che il liga sia un altro tipo di artista siamo d’accordo (sul che tipo sia è meglio non dica nulla), sul fatto che le cose comuni e banali siano contenute nelle sue canzoni siamo ugualmente d’accordo. E siamo d’accordo pure sul fatto che alcune volte queste piccole cose possano colpire le persone positivamente.
2 a 1.
Allo stesso modo, maniera e misura ti concedo (come già detto nella prima premessa) che le persone comuni a cui piace ligabue siano tante e che quindi tanti amino ligabue perché li capisce e canta i loro pensieri.
2 a 2 palla al centro.
Ma ci sarà pure un motivo, e qui concludo con un pareggio che dedico alla mia dolce metà (sempre politicamente corretta e a volte un po’ rompiballe), se la musica di nicchia la ascoltano in pochi no?

venerdì 12 settembre 2008

Lacio Drom

Le informazioni di questo post sono due: la prima.
Siamo entrati ufficialmente in casa, non ci sono le porte e il bagno è separato dal resto della casa con una capulana, la caldaia è collegata con una spina volante e i lampadari sono delle lampadine penzolanti, la TV ancora non c’è (e questo forse è una fortuna), ancora nessuna traccia di armadio, tavolo, battiscopa e sedie, il letto è un materasso per terra, il water e il bidet sono fissati solo sotto e non dietro, la doccia si deve fare utilizzando come asta doccia il proprio braccio, il lavabo non c’è e neppure il mobiletto, la seconda stanza è ancora un magazzino per tutti gli attrezzi, la cappa della cucina è fissata con lo sputo, le luci della cucna non vanno…e ne avrei pure da aggiungere qualcuna…ma la soddisfazione di entrare (dimenticavo che anche la porta d’ingresso ha la serratura normale completamente divelta dalle martellate degli artigiani…per fortuna la blindata funziona) in una casa propria dove ogni sera si può costruire un pezzo di serenità è impareggiabile! Mentre montavo il coprisedile del water quasi piangevo pensando che da lì in avanti sarei stato comodo nel momento del bisogno!!!
Seconda informazione. Le vacanze: finalmente, dopo un’estate dedita ai lavori forzati (sia a casa che al lavoro, fatta eccezione per la settimana di ferragosto dove biggest brain era la mia droga) il meritato riposo arriva! La vacanza è il pacchetto regalo all inclusive. Dove ti segnano con un braccialetto colorato che ti devi tenere per sempre che riesco a digerire solo perché grazie a lui posso bere quello che voglio senza chiedere nulla a nessuno. Non sono le nostre vacanze ideali ma quest’anno erano proprio necessarie.
Quindi, miei cari ed inesperti padawan, un caro saluto al mio ritorno, quando sarà ormai inverno inoltrato!!!

(aggiungerò un paio di foto al mio ritorno)

sabato 6 settembre 2008

L'HO

Poche parole in questa giornata memorabile. Babbo Natale c'è. Esiste. E spesso non arriva in Dicembre. Ma quando vuole lui. Grazie signor Natale, grazie mille (o forse grazie anche di più)! Poche parole per far sapere a tutti che adesso ho una chiave nuova. La foto della belva non la metto...sappiate che è arancione e si chiama Gianni (diminutivo di Giovanni).

Il nome nasce dall'incontro di Gianni (la moto) e Giovanni (mio nipote di due anni e mezzo) che, appena l'ha vista, continuava a dire: "sche bela la motto!", fugando con poche semplici parole tutti i miei dubbi...

venerdì 29 agosto 2008

IL colloquio



Liberamente tratto da una lettera privata: un giovane ingegnere risponde ad un annuncio sul giornale e si presenta per un colloquio all’azienda CCC (la Città Che Conta)…ogni nome, cosa, luogo o persona è puramente casuale e non può essere collegato a fatti, persone, luoghi e cose realmente esistenti o accaduti. Tipo l'immagine...non c'entra nulla ma fa il suo effetto...

"Ciao amici!
Come sapete sono reduce dal colloquio alla CCC. Si, esatto, la televisione. Cosa volevano da me? In realtà non lo sapevo prima ed in realtà non lo so neanche adesso. Quello che so è che cercavano un ingegnere informatico ed ho risposto all'annuncio.
Ma adesso una breve cronistoria. Avevo appuntamento alle 14.30 con tale dott. Lup Mannar. Alle 14.25 ero in via del Quaglione 69, settantaseiesimo ed ultimo piano. Apro la porta taglia fuoco che divide il giroscala dagli uffici e, chi trovo ad attendermi? praticamente nessuno! L'unica scrivania che vedo d'avanti all'ingresso è vuota, neanche un f_o_t_t_u_t_o cartello con su scritto "Torno subito", niente. Decido di addentrarmi lungo il il corridoio e lì intravedo un omino dietro una scrivania in cristallo, seduto su una poltrona di pelle nera, probabilmente umana. Penso: "E' proprio vero, il mondo della televisione è pieno di gay!". L'omino in questione era il direttore commerciale di CCC. Era lì che splendeva nel suo vestito elegante sbriluccicante, i suoi capelli ingellati ed il suo faccino super lampadato. Mi presento e gli dico chi sto cercando. Lui con fare marcatamente effeminato mi risponde, "certo, il dott. Lup Mannar la sta aspettando, ma.... in questo momento non c'è". E dove c_a_z_z_o è? Ma soprattutto dove mi sta aspettando?
Il dott. Lup Mannar si presenta alle 14.40. Vabbè, poco male, succede sempre di aspettare un po'. Mi stringe la mano e mi invita ad accomodarmi nel suo ufficio. Entro dietro di lui (ho preferito rimanere dietro dato l'ambiente!) in una stanza grande praticamente quanto tutte le nostre case messe insieme, giardino compreso. Al centro della stanza un'unica enorme scrivania. Entrando non posso fare a meno di notare il cartellino sulla porta. dott. Lup Mannar, Presidente Generale. Il presidente generale mi vuole parlare? C_a_z_z_o, allora si fa sul serio! Stiamo per sederci tutti e due quando da una porta in fondo all'ufficio vedo spuntare una persona che poi ho riconosciuto come la sua segretaria personale. Domanda per i maschietti, secondo voi com'è la segretaria di un Presidente Generale? Ecco, lei è un c_e_s_s_o. Un ominide più largo che alto e che si crede anche figa. Quando l'ho vista ho pensato di aver fatto bene a seguirlo entrando in stanza anziché a precederlo, evidentemente anche lui era gay! I due iniziano a parlare, come se io non ci fossi. Si dicono cose a me incomprensibili, parlano di pubblicità, fasce orarie, tariffe... Ed io? Li, fermo su quella sedia che, per carità, comoda lo era, ma che palle! Non è arrivato uno "scusa un attimo che finiamo", un "mi dispiace ma è una cosa urgente", niente. Ho anche rischiato di addormentarmi.
La tipa ci ha lasciati solo alle 15.10, allora è iniziato il mio colloquio. "Francesco Petrucci!" mi chiama lui ad alta voce, "Presente!" rispondo io simpaticamente. A quel punto lui ha iniziato a leggere il mio curriculum, cosa che non aveva fatto prima. Ogni tanto leggendo pronunciava qualche parola a voce alta facendo finta di capirci qualcosa. E' successo soprattutto con quelle due o tre parole in inglese scritte nel mio CV che lui pronunciava in una lingua molto più simile al sanscrito antico che all'inglese. "Ahhhh, vedo che sei stato Socrate!". "Scusi?", rispondo io. "Si, vedo che sei andato a studiare in Francia!". "Si" rispondo io, "ho fatto il progetto Socrate(s)/Erasmus in Francia".
Alla fine della lettura finalmente la domanda. "Tu ne capisci di digitale terrestre?". "Beh, si, so cos'è, conosco la teoria perché l'ho studiata all'università ma non c'ho mai lavorato....". "Ed hai mai fatto siti web per qualcuno?". "No, mai. Veramente il lavoro consiste in.....". "Vabbè vabbè, lasciamo perdere...".
Dopo alcuni secondi di silenzio azzardo la domanda. "Scusi, ma voi che tipo di figura state cercando?". "Noi cerchiamo un programmatore!".
E CHE C_A_Z_Z_O VUOL DIRE UN PROGRAMMATORE???? IN QUALE LINGUAGGIO???? E' COME DIRE CHE CERCHI UN INTERPRETE SENZA SAPERE CHE LINGUE DEVE CONOSCERE, C_O_G_L_I_O_N_E!
Non ho osato dirglielo, ma avrei voluto. Mi sono limitato a dirgli: "Si ma, per quale linguaggio di programmazione?" e lui "Booo, per fare siti web". A quel punto ho capito che stavo parlando con un vero ed autentico C_O_G_L_I_O_N_E. "Tu non hai mai fatto siti web, vero?". "No, non c'è neanche scritto sul curriculum!" Mi sono permesso una lieve vena polemica. Giusto quel tot solo per fargli capire che, se avesse letto prima il mio CV magari adesso potevo essere altrove. Stesso discorso per l'annuncio di lavoro, che c_a_z_z_o scrivi che cerchi un ingegnere informatico se poi vuoi uno che ti faccia il sito web? O anche, se non sei in grado di occuparti della selezione, perché non lo fai fare a qualcun'altro?
Il colloquio si è concluso, esattamente dopo cinque minuti dal suo inizio con io che mi toglievo una delle mie più grandi soddisfazioni, l'ho salutato dicendogli: "evidentemente non sono quello che state cercando". C_a_z_z_o, per una volta sono io a dirlo!
Torno con le pive nel sacco amici, ma sono fiducioso, il prossimo andrà meglio."

domenica 24 agosto 2008

Non c'è due senza tre

Eccoci all’ultimo, ma solo in termini temporali (last but not least – non c’entra a pieno ma secondo me un po’ di inglese serve in questo blog - ), matrimonio dell’estate 2008.
Questo era un po’ più speciale perché oltre al rito del matrimonio i due piccioncini hanno unito anche il battesimo del loro fantastico bimbo! Ma veniamo ai fatti: il weekend comincia nel peggiore dei modi: un venerdì incolonnato per raggiungere la moglie a casa dei parenti dopo una settimana di lontananza. Dopo un viaggio estenuante, per fortuna condito con giuste dosi di Slipknot, Incubus e Tool (se non conoscete nessuno di questi gruppi vuol dire che ligabue un po’ vi piace, e non dovreste leggere il mio blog) arrivo nella CCC. Sabato votato allo scazzo ma impossibilitato per nubifragio in atto con grandine annessa.
La sera cena con parents e domenica mattina levataccia per raggiungere la location del matrimonio in tempo. Viaggio di merda, lungo, caldo e tra incidenti vari e beoti che tornano dalle ferie ad andatura cammello afghano disidratato ci mettiamo una vita. Stop and go per cambio vestiti e ascelle e poi verso i monti!
Il viaggio, con il navigatore umano (la macchina di fronte a noi) è perfetto, siamo in orario e chiediamo gentilmente ad una signora il permesso di parcheggiarle sulla sedia a dondolo (la casa è attaccata alla chiesa). Permesso accordato! Gli sposi ci truffano lasciando la loro macchina addobbata da sposi alla guida di un beffardo complice e giungendo alle spalle della folla, distratta dal falso arrivo (geniale). Poi passano dieci lunghi minuti (hanno dovuto parcheggiare molto più in là…) e finalmente arrivano! Sono tutti e tre bellissimi, il dettaglio rosso su ognuno di loro è ciò che rende il trio perfetto. Veramente splendidi (ma potete valutarlo anche voi, la foto c’è). La chiesa è piccola ma accogliente, noi si va sul soppalco e ci accaparriamo una vista invidiabile!
La cerimonia dura 90’ + due tempi supplementari (citazione tratta liberamente da Ceyc)…eterna…per fortuna riusciamo a distrarci commentando il parroco…uomo d’altri tempi, quando le risposte alle domande retoriche non erano proprio scontate!!! Topica la spiegazione sul significato di girasole commentando gli addobbi floreali della chiesa: “Cosa vuol dire girasole? Gira…Sole…che gira attorno al…gira intorno al? Sole!” (eh certo, il girasole prende lo shuttle e fa un giro intorno al sole…ndc).
Anche la pronuncia (pregate insieme a me dişşepoli – tutti insieme fratêli e sorelë) ricorda momenti di catechismo ormai sotterrati sotto una coltre di parolacce e sigarette e tutto quel periodo buio che è l’adolescenza…ma torniamo agli sposi…
La cerimonia è semplice e gli sposi sono emozionati al punto giusto e il battesimo finale da quel pizzico in più ad una giornata così speciale!
Finita la messa e fatte le dovute congratulazioni a degli sposi che sembrava non credessero a quello che era successo, quasi intontiti dalla felicità e che si cercavano stringendo e baciando persone che si accalcavano dinnanzi, tutti alla casa dello sposo per il banchetto (tra parentesi io e consorte non avevamo neppure pranzato)!
L’atmosfera è bucolica, verde ovunque…piante, arbusti, alberi, ramoscelli, erba, foglie…sembrava una serra! E in mezzo, tra un arbusto e l’altro, i tavoli per gli invitati. C’erano pure tante, forse troppe, rose spinose e laceranti…ma questa è un’altra storia…comincia l’arrembaggio al cibo (la fame è forte) fino all’apoteosi carne alla piastra gentilmente cucinata da dei cuochi sopraffini (mi dispiace aver rifiutato il secondo giro ma ero proprio alla frutta) e tutto condito da dell’ottimo vino…
In un anfratto vicino al tavolo dove ci eravamo piazzati, scopro con gioia e trasporto ciò che mi avrebbe tenuto legato a sé per tutta la serata: china in un angolo, con delle foglie sopra, lasciata un po’ a sé stessa, ignorata perfino da alcuni stava lei, la chaise long da polleggio totale! Mi ci piazzo sopra, con la mia birretta e le mie cicchette, e mi alzo solo nei momenti di bisogno (spegnere la cicca, riempire il bicchiere, osservare con sommo divertimento i giochi preparati per gli sposi, ecc.).
Badate bene, per alzarsi intendo dire posizionare la sedia in posizione eretta, mai e poi mai sarei riuscito (d’altronde non l’ho fatto) ad alzarmi e lasciare Chaise da sola (la stanchezza ormai accumulata sin da fine maggio me l’ha fatta addirittura umanizzare…).
La serata continua con dei momenti indimenticabili di pura musica, allietati e spronati al canto da due menestrelli d’eccezione (e che per fortuna sono stati così cortesi da non cantare l’abominevole cantante sfigato, che avendo già nominato una volta in un unico post non posso più citare).
Gli sposi, come tutti i matrimoni del resto, si sono divisi tra parenti e amici tutti e noi abbiamo avuto la fortuna di avere lo sposo come cantante di una nota canzone spagnola eseguita con molto trasporto e sentimento dal novel coniuge! Ottima interpretazione!
Ultima nota per questo post sono stati i saluti finali. Nel mentre che ci accingevamo all’uscita trovo mamma papà e parenti alle prese con il piccolo che, frastornato dalla moltitudine di persone, si ritrova nervoso e un po’ affaticato, non riuscendo a trovare ristoro in un sonno profondo.
Mi siedo accanto alla mamma, lo guardo nella sua innocenza e nelle sue tribolazioni di bambino finché non trova un po’ di pace e di serenità, guardandomi insistentemente e diventando tutto rosso. Alché, un po’ spaventato, chiedo lumi e scopro che un po’ del nervoso era dovuto ad un piccolo problema intestinale…che fa molto schifo per i grandi ma per i piccini è divertente osservarli ed inoltre, come scopro proprio dal babbo: “la cacca dei bambini è santa!”.
Auguri e buon viaggio!

venerdì 22 agosto 2008

Il cavaliere oscuro


Ecco. Era ora. Finalmente un film fantastico, ed il fatto che fosse ancora nei cinema e che la sala fosse piena dopo più di un mese ha il suo significato.
Per la recensione e la critica del film vi rimando al post di Ismael (la prossima volta però prima mi guardo il film e poi leggo la recensione!), che ha egregiamente descritto nei minimi dettagli la pellicola. Lungometraggio che ha saputo, nonostante la solita tiritera bene e male, giusto o ingiusto, ordine e caos, limite e regole tra gli estremi, creare due (o tre?) ore dense di riflessioni e azione.
Personalmente sono stato colpito da come una mente geniale (malata o sana che dir si voglia) sappia, facendo leva sui giusti perni, ribaltare completamente una situazione, ma soprattutto stravolgere e indirizzare i pensieri di un uomo verso obiettivi che possono essere diametralmente opposto rispetto ai propri…e anche la rapina in banca della scena iniziale è qualcosa di strepitosamente malvagio (geniale).
Note tecniche alla visione:
- il posto 7H è il migliore, totalmente centrale e alla giusta distanza dallo schermo
- se tuo figlio è piccolo e ciccione e continua a domandarti le caramelle e l’acqua magari potresti pensare di portarlo a vedere le cronache di narnia o un concerto di ligabue che dici?
- se hai mangiato pesante e fai le moffette non guardare dall’altra parte facendo finta di cercare di capire da dove arriva la puzza…tanto si capisce che sei stata tu…

mercoledì 13 agosto 2008

A.M.A. per giocatori incalliti...

L’accettazione è a metà strada dalla guarigione…io lo sto capendo e quindi sono nella fase intermedia.
"Ciao, mi chiamo diemmeci, e ho un problema. Ormai sono poche ore che non gioco e un po’ sto male, ho qualche crisi di astinenza ma so che se mi impegno e grazie all’aiuto di tutti voi ce la posso fare. Posso vivere lo stesso anche se qualcuno ha un punteggio superiore al mio e soprattutto devo smettere se non voglio che la mia vita lavorativa e sociale ne sia compromessa. Grazie"
Sto parlando di quel dannato feisbuc…da quando ho cominciato ad accettare le sfide e gli inviti a questi giochetti infernali non sono più riuscito a fermarmi…basta! Deve essere un gioco maledizione! Capisco che sia anche agosto e lavorare con tre quarti di Italia in vacanza non sia il massimo ma non si possono perdere ore davanti allo schermo a fare conti e contare gli asteroidi (chiara e palese autocritica).
Quindi basta, giocherò ogni tanto e ricomincerò a vivere!
Su suggerimento del Paolo guardatevi alcuni video di genialoidi che hanno fatto dei super punteggi (e se io cominciassi a fare video delle mie prestazioni vi prego chiamate qualcuno per internarmi).

martedì 5 agosto 2008

Dedicato a Bulu

[fonte Wikipedia] La storia fantastica è un film fantasy diretto dal regista Rob Reiner.
Il film è diventato un vero cult anni '80.
Trama
Jimmy (Fred Savage) è ammalato e costretto a letto, un giorno il nonno (Peter Falk del tenente Colombo) durante una visita gli legge una storia. Questa storia narra le vicende di Westley (Cary Elwes) garzone e di Bottondoro (Robin Wright Penn). I due si amano di «amore vero» come spesso definito durante le vicende tanto da superare mille disavventure con la consapevolezza
di ritornare assieme. Bottondoro lascia partire Westley che va in cerca di fortuna per mare, il quale incontra il temibile pirata Roberts: dopo questo avvenimento si sparge la voce che sia morto. Bottondoro dopo una lunga resistenza accetta di maritarsi con il malvagio principe, pur non amandolo. Il principe infatti, trama contro il regno vicino e la usa come strumento per poter dichiarare guerra ai rivali. Accade però che Bottondoro viene rapita da tre improbabili briganti. Saputo questo, l'amato che nel frattempo aveva stretto amicizia con il pirata Roberts sino a vestire i suoi panni, scopre l'accaduto e corre in soccorso dell'amata. Tra molte insidie e pericoli i due innamorati riescono a ricongiungersi, Inigo Montoya, ovvero uno dei tre briganti divenuto però alleato di Westley (Mandy Patinkin) riesce a vendicare suo padre (possiamo ricordare la sua frase famosa: «Hola. Mi nombre es Inigo Montoya, tu hai ucciso mi padre...preparate a morir!.») uccidendo il Conte, il principe fallisce il proprio tentativo di sposare Bottondoro e tutti vivono felici e contenti. Anche Jimmy, all'inizio restio ad ascoltare storie di fantasia che non trattassero di sport ma di vicende romantiche da 'femminucce', si
appassiona alle storie e chiede al nonno di tornare a raccontargliene un'altra.

domenica 3 agosto 2008

QCC (quello che conta)

Stavo riflettendo sul fatto di come sia bello stare vicino a delle persone che affrontano per la prima volta qualcosa di importante e che tu hai già passato…si, parlo del matrimonio. Questa pace interiore dell’esperienza già vissuta ed assimilata ti permette di vivere con meno stress gli eventi che si susseguono in un turbinio di persone cose ed eventi inarrestabile…

A casa dello sposo tutti erano impazziti, dalle prime luci dell’alba tutta l’operosa famiglia era alle prese con i preparativi per il rinfresco pre-matrimonio. Tutti in fibrillazione soprattutto dopo che lo sposo si è presentato vistosamente stanco e con delle occhiaie da notte insonne. Scatta l’operazione “sister and friend” per rimediare all’occhio spento con dei prodotti appositi per rendere invidiabile una borsa notturna…sempre se applicato nel modo e momento corretto…infatti il povero sposo si ritrova lacrimante in bagno cercando di alleviare il dolore con dell’acqua corrente…Ma purtroppo le prove non finiscono qui…dopo essere stato oggetto dei tentativi di sistemazione delle sorelle, i parenti tutti riescono in una maniera che solo una famiglia numerosa può fare, ad agitare una persona che fino a pochi minuti prima era tranquilla e pacata come non mai…non a caso, parentesi personale, prima del mio matrimonio me ne sono stato a casa da solo senza parentado fino a quando mi è stato possibile farlo.

Tutti alla cerimonia, adesso che è agitato al punto giusto possiamo andare!

Mentre attendiamo l’arrivo della sposa c’è il rischio che, causa 500 gradi fahrenheit all’interno della vettura degli sposi, i palloncini implodano risucchiando in un vortice di calore tutto il paese…per “fortuna” la temperatura esterna si adegua a quella interna della macchina effetto serra e quindi evitiamo l’implosione ma cominciano a sciogliersi lentamente anche i nostri vestiti…

Poi per fortuna arriva la sposa, splendida nel suo meritatissimo quarto d’ora di ritardo.

La cerimonia è semplice e emozionante ed il lungo applauso dopo le promesse lascia il segno sulle guance di molti degli invitati…

Io cedo ed esco dalla chiesa, con la scusa di andare a prendere il riso che abbiamo portato in macchina, non entro più. Chiaramente trovo metà degli invitati fuori che boccheggiano allegramente, con vestiti maculati che prima non lo erano, mentre tentano di trovare ristoro in brezze d’aria che non esistono…

Gli sposi escono e, dopo un attimo di imbarazzo, incitati dai parenti e amici tutti, liberano la macchina dai palloncini esplodendoli uno ad uno, con una certa ferocia verso gli ultimi…forse per sfogare la tensione di una anno di preparativi, tanto che siamo un po’ spaventati dalla veemenza dei loro movimenti…

Finita la cerimonia tutti di corsa alle macchine e tutti ad accendere l’aria condizionata. Nel groviglio di auto che tentano una manovra, dalla più semplice alla più azzardata, riesco a centrare col povero Ivo (la mia macchina) il mercedes dello zio dello sposo…maporc…lui non riesce nemmeno a tentare una fuga perché era fermo col motore spento che attendeva lo sgroviglio della situazione…dannato punto morto dello specchietto…

Arriviamo nella location della cena (un castello d’altri tempi) e ci sediamo all’ombra di un albero a fare spola tra un prosecco magnum, acqua allo zenzero, succo di mela e champagne. Il fotografo comincia, o meglio, continua nella sua lunga e imperterrita azione di chiamare le varie famiglie per fare una foto con gli sposi…

Dopo aver soggiornato all’aperto ci rechiamo alla sala dedicata alla cena e l’aria climatizzata (settata sui 12 gradi da due giorni) mi coglie piacevolmente soddisfatto mentre mi adagio al tavolo. Comincia la decimazione del nostro tavolo…i primi cugini ci abbandonano perché richiamati al nido familiare, i secondi cugini ci lasciano dopo il secondo ed infine i terzi cugini lasciano la sala mentre io temporeggiavo in un’eterna pausa cicca. Totale: da 8 al tavolo rimaniamo in 2, per fortuna la sorella dello sposo ci allieta con moroso in assetto da festaiolo sfrenato, ottimo compare per ottenere una serata degna di nota!

L’incarico a me affidato dalla madre dello sposo fallisce miseramente dopo la prima nota. La musica di sottofondo infatti, all’inizio a volume esagerato, dopo un mio tentativo di abbassare il volume tramite le hostess, viene totalmente a mancare, ergo: no music. Per fortuna il party viene tenuto in piedi attraverso i miseri e adolescenziali tentativi di abbordaggio di una sedicenne da parte dei cugini allupati.

Terminata la cena si passa all’open bar esterno. Dopo un moijto che definire orribile è un gran complimento, mi tolgo scarpe e calze e mi getto in pista! I problemi però sono sempre in agguato…dopo aver sponsorizzato metà degli invitati con le mie sigarette (in effetti è un po’ un evento) ricordo con raccapriccio che il secondo pacchetto è rimasto in macchina (1 km di dislivello verso il basso).

Con fare disinvolto mi reco dall’autista del pullman che, in cambio di un gin tonic, si offre di accompagnarci a valle per poi portarci al castello again. Fantastico.

Riottenute le sigarette, debellate le zanzare con il gin tonic mi rifondo in pista guidato dal frontman di colore che incita i partecipanti al ballo selvaggio…

Meglio non parlare del rientro a casa…comunque il fatto che stia scrivendo è già un buon segno!!!

sabato 2 agosto 2008

Relax

Dopo lunghe ed interminabili giornate di duro e sudato lavoro finalmente questo era il weekend del relax. Nulla da fare se non mangiare, dormire, leggere il libro cominciato ormai da due mesi ed aspettare la festa di domenica.

Tutto era pronto: i vestiti leggeri e rigorosamente corti, le magliette comode e rigorosamente NON polo, le camicie rigorosamente proibite, banditi i calzini ed obbligatorio camminare scalzi ovunque. Il libro in valigia e, dulcis in fundo, il cellulare spento da accendere solo nei momenti di necessità e qualsiasi tipo di sveglia impostata sul tasto 4 del cellulare (rimuovi qualsiasi tipo di sveglia...c'è scritto proprio così sul cellulare...).

I problemi di un programma così perfetto iniziano all'1.44 di notte. Il nubifragio in atto, con possibile rovesciamento dell'albero in giardino, mi tira giù dal letto...esco ed è il pandemonio tipo armageddon: cielo nero, alberi che ondeggiano pericolosamente e ombrellone in rischio lacerazione da scuotimento contro l'albero.

Dopo aver sistemato il sistemabile torno a letto (sono le 2 e qualcosa) ma per un'ora buona non riesco a prendere sonno...c'è qualcosa che non mi convince, qualcosa che mi sono dimenticato, un dubbio mi attanaglia...cosa sarà? Cosa non ho fatto? Eppure mi ricordo che dovevo fare qualcosa...

I FINESTRINI DELLA MACCHINA!!! In mutande, senza occhiali e con il diluvio universale in atto esco a chiudere i finestrini zigzagando tra le pozzanghere per poi tornare in camera e svegliarmi un'ora dopo per mancanza di ossigeno...finestre chiuse per l'acqua e porta del corridoio sigillata. Resisterò fino a domani mattina?

Completamente sfatto mi tiro su dal letto alle 10 con le occhiaie e la maglietta completamente aderente alla mia pelle. Ma la giornata inizia adesso! Sicuramente mi potrò riposare!
Purtroppo dormendo nelle case altrui non ci si può comportare esattamente come a casa propria e, in un momento dove regna l'agitazione, mi offro volontario, sperando di placare quest'ansia che permea un po' tutti, di pulire il disastro lasciato dalla tromba d'aria della sera prima...sotto il sole cocente fino alle 13 sono alle prese con ramazza e piccole foglie incollate all'asfalto...grondante alla fine dei lavori mi fiondo in doccia, mangio da re e poi, finalmente, entro nel mio mondo. Mi estraneo dagli eventi e persone che mi circondano e dormo fino a dieci minuti fa...svegliandomi tra una scena e l'altra di almeno tre film diversi completamente svaccato sul divano...

Adesso mi sento decisamente molto meglio!!!


venerdì 25 luglio 2008

Terza abbondante

Ci pensavo oggi in macchina. La marcia più bella secondo me è la terza. Da soddisfazione perchè la usi, di solito, in corsia di accelerazione spingendo la macchina fino al limite e poi cambi in quarta con un semplice gesto utilizzando due dita...ammetto che da quando hanno inventato la sesta dà una certa soddisfazione usare anche quella posizione, in basso a destra del cambio, che da quella completezza che mancava alla quinta, però la terza c'è sempre stata. Vogliamo premiare la costanza e la presenza? Allora premiamo la terza! Che tira di brutto! Se poi se hai appena fatto il pieno con la V-Power...