mercoledì 31 dicembre 2008

FTW - Buon anno

Il mondo è ingiusto. Il problema non è saperlo, quanto accettarlo davvero. Realizzare che è sempre più difficile riuscire a capire e tentare di afferrare una parvenza di logica in tutto quello che succede. Il nostro problema è il tentativo di correggere questa stortura che si palesa davanti a noi in molte cose di ordinaria e quotidiana inefficienza.
Ha senso combattere contro i mulini a vento? Ha significato sbattere la testa regolarmente e quotidianamente contro l’indifferenza generale? Serve a qualcosa tentare di redimere le persone? Ma redimerle da cosa? Chi decide cosa sia giusto o sbagliato? Chi ha deciso cosa sia universalmente lecito o illecito fare? Chi si arroga il diritto di dare giudizi di qualsivoglia tipo e importanza? E anche se tutto il mondo fosse d’accordo nel dire che una tal persona sbaglia a comportarsi in tal modo come si potrebbe giudicare quel comportamento come sbagliato, se per quella persona fosse la cosa più giusta del mondo? Chi siamo noi per giudicare?
La giustizia non esiste. Il mondo non è giusto. Altrimenti perché le guerre? Perché la fame? Solo quando accetteremo questo fatto inconfutabilmente vero potremo far fare un piccolo passo a noi stessi verso una realtà più vicina al vero e soprattutto più lontana dalla parvenza di vero, da quella maschera kitsch che tutti cercano di utilizzare per camuffare la realtà. Solo guardando il mondo da quella posizione, e soprattutto solo dopo aver seguito il coniglio bianco e aver preso la pastiglia rossa riusciremo a far qualcosa di buono in questo mondo in cui ci troviamo…

martedì 23 dicembre 2008

Il Natale presente, passato e futuro

Sono troppo spavaldo? Incosciente? Saggio? Strafottente? Pacato? Rompiballe? Sincero? Arrogante? Forse non mi interessa assolutamente nulla di quello che pensate. E qui sorge la domanda: ma allora perché scrivi su internet? Alla mercè dei commenti di chiunque? Pure del fan sfegatato di ligabue? Chi te lo fa fare? E poi, può essere che t’incazzi o veramente ti scivola via come acqua sull’olio?
Analizziamo una cosa: io ho le mie idee, tu hai le tue. A meno che le tue idee non mi ledano, caso in cui io argomenterei le mie posizioni, non ci dovrebbero essere problemi. Nel caso in cui, al contrario, ci si voglia confrontare con idee differenti, sono il primo a dire parliamone (unica regola: se se ne parla bisogna ascoltare l’altro e non semplicemente dire la propria opinione).
Anche perché uno dei miei motti è una massima di Lao Tse: “Solo gli stolti non cambiano idea”.
Quindi, fatta eccezione (perchè è proprio l'eccezione che conferma la regola) per il lucianone (anche se ultimamente lo sto canticchiando un po’ troppo spesso), sono pronto alla discussione. Ma, parlo per esperienza personale, in pochi sono pronti al confronto. La maggior parte delle persone è pronta solo al monologo.

Piccola parentesi: prima di iniziare una qualsiasi discussione, costruttiva s’intende, ci si dovrebbe mettere d’accordo sul significato delle parole utilizzate. Spesso, per non dire sempre, si creano misunderstanding per il background culturale che c’è dietro ogni individuo e quindi dietro ogni parola, che acquista significati a volte profondamente differenti da persona a persona.

Tornando a noi: il dialogo, il confronto, si diceva. Penso che i motivi per cui pubblico i miei pensieri su internet siano fondamentalmente due: mi piace avere persone che leggono quello che scrivo e mi piace mettermi continuamente alla prova, forse in una sorta di sfida ininterrotta con, quindi, praticamente chiunque. Mi piace argomentare, rispondere agli “affondi” dei visitatori, approfondire alcuni aspetti se i commenti che compaiono me ne danno la possibilità e poi mi piace anche scrivere cose divertenti…
È lapalissiano che io mi esponga in prima linea e, poiché il blog è il mio, ho maggiori possibilità di rispondere ed argomentare certe tematiche (a volte infatti mi dispiace che la maggior parte dei visitatori si fermi alla lettura di un unico post, tralasciando tutte le discussioni che si sono succedute e i post che sono nati di conseguenza a ciò).

Tornando al natale, considerato che il periodo è quello, ribadisco la mia totale estraneità a ciò in cui il consumismo in senso lato può trasformare tale festa. Un nugolo di gente che impazzisce per fare ciò che altri gli hanno detto di fare. Regali (per esempio). Ma facciamoli belli dai, presentiamoli bene così creiamo un valore aggiunto. Per me sono solo stronzate. Se voglio farti un regalo te lo faccio e, che sia presentato con il fiocchetto bello bello o con della carta riciclata perché tanto la strappi e la butti via a me non fa differenza. A voi si? È più bello lo stesso regalo con la carta nuova? La risposta, per me, è semplice: NO. Se devo esprimere un concetto (cosmicamente corretto) e ci metto dentro tre parolacce il concetto perde il suo valore metafisico? NO.
Però, purtroppo, piuttosto e anzichenò, mi rendo conto che questa stupida società nella quale ci troviamo a vivere, proprio perché costruita attorno e per le persone, ci impone una certa dose di regole che, non appena infrante, ti lasciano cadere inesorabilmente nell’oblio dell’impotenza e, spesso, della pazzia. O, addirittura, si è tacciati di cinismo e indifferenza.
E quindi eccomi qui, armato di una pazienza che non mi è propria, a cercare di trovare un compromesso tra quello che mi piacerebbe fare (cioè tutto quello che in ogni singolo momento mi andrebbe di fare) e quello che mi impongono di fare (cioè tutte quelle regole di cui si parlava poco sopra).
Comunque è indubbio: se si cerca di boicottare la società e le sue convinzioni dall’esterno si viene presi per pazzi cinici mentre il metodo giusto per soverchiare un sistema è quello di agire dall’interno mimetizzandosi, nei limiti dell’umana accettabilità, con il gregge.
Mi troverete vestito come luciano a cantare a squarciagola certe notti e happy hour in giro per i locali karaoke…attenti a voi…

mercoledì 17 dicembre 2008

Vi annoiate?

La vostra vita è troppo noiosa e vi causa frustrazioni? Battete la depressione in modo intelligente e costruttivo accettando una di queste sfide.
SFIDE DA 1 PUNTO
1) Fai un giro dell'ufficio di corsa alla massima velocità.
2) Ignora le prime cinque persone che ti dicono buongiorno.
3) Porta la tua tastiera da un collega e chiedi "Vuoi fare cambio?".
4) Per un'ora, rivolgiti a chiunque ti parli come se si chiamasse Bob.
SFIDE DA 3 PUNTI
1) Lascia la cerniera dei pantaloni aperta finche' qualcuno te lo fa notare e digli "Mi spiace, la preferisco così".
2) Cammina lateralmente fino alla fotocopiatrice.
3) Dì al tuo capo "Mi piace il tuo stile" e sparagli con le dita a pistola.
SFIDE DA 5 PUNTI
1) Inginocchiati di fronte alla macchinetta del caffè' e bevi a canna.
2) Alla fine di un incontro di lavoro, suggerisci che sarebbe bello, per una volta, concludere cantando l'inno nazionale (3 punti extra se davveroinizi a cantare).
3) Ripetere la seguente conversazione per 10 volte con la stessa persona: "L'hai sentito? Cosa? Non importa, e' sparito adesso".
4) Entra nell'ufficio di qualcuno che non conosci e, mentre ti guardano con crescente irritazione, accendi e spegni la luce per 10 volte....
e ora dopo i consigli per l'ufficio.... ecco quelli per il supermercato.....
1 ) Recupera 24 scatole di preservativi e mettili a caso nei carrelli degli altri clienti mentre non guardano.
2 ) Programma tutte le sveglie del reparto casa in modo che suonino a intervalli di 5 minuti.
3 ) Lascia una striscia di succo di pomodoro per terra in direzione del bagno.
4 ) Avvicinati a un impiegato e digli con tono serio: "codice 3 nel reparto casa". E osserva la sua reazione.
5 ) Quando ti si avvicina una dipendente e ti chiede se ti può aiutare, inizia a piangere e chiedile "Perché non mi lasciate in pace?".
6 ) Fissa la telecamera per la sicurezza e usala come specchio mentre peschi nel tuo naso.
7 ) Mentre guardi i coltelli da macelleria, chiedi alla dipendente se sa dove sono gli antidepressivi.
8) Vai in giro per il supermercato con aria sospettosa mentre fischietti la musica di Mission Impossible.
9) Nasconditi dietro i vestiti e quando la gente si avvicina per dare un'occhiata dì a voce bassa "prendimi, prendimi".
10) Quando annunciano qualcosa al megafono, aggomitolati in posizione fetale e grida "ancora quelle voci!!".
11) Entra in un camerino e grida a voce alta:"hey! non c'è carta!!!!"
..ti auguro buon divertimento e una vita un po meno noisa!

Giro di boa (di struzzo)


Da quando siamo entrati in casa nuova si sono cominciate a rompere molte cose che avevamo ormai da tempo immemore…tipo quello scolapasta plasticone che tanti pranzi ha accompagnato nella nostra permanenza nell’attico in piazza, in città…fatalità volle che gli zii ci regalassero il nuovo utensile per la cucina (il nuovo scolapasta, rosso) proprio il giorno prima della rottura del vecchio, che nondimeno ha svolto egregiamente il suo compito per ben 5 lunghi anni (un lustro, così sembra più tempo).
Poi, durante il mitico soggiorno a Lisbona, nell’arco di un anno avevo recuperato da portare in patria un fantastico televisore della Mitsai (non c’è nemmeno nell’elenco delle marche dietro le confezioni dei telecomandi universali…) e un lettore cd di una marca non precisata…dietro lauto compenso agli altri azionisti-proprietari di quel popò di tecnologia.
Sta di fatto che, e qui veniamo al titolo del post, siamo al secondo giro. Dopo lo scolapasta hanno ceduto il passo, in tempo differenti e soprattutto con modalità diverse (più o meno appariscenti), tutto quello che ho menzionato fino ad ora. Tutto è passato a miglior vita, si sono esaurite le batterie, i vecchi hanno lasciato il posto ai giovani, ecc ecc.
Quindi, dopo lo scolapasta (degnamente sostituito), la moka da 3 (dopo svariati anni di servizio ininterrotto e colmata ogni volta di acqua fino oltre alla soglia consentita dalla valvola), il televisore portoghese e lo stereo portoghese ha ceduto anche Asus…il portatile…eh sì, non ce l’ha fatta…proprio alla vigilia di un esame dove l’avrei dovuto sfruttare nel pieno delle sue potenzialità, quando l’hard disk era carico di immagini, video e dati vari che ci sarebbero serviti per fare dei regali, mentre ormai mi convincevo della sua indistruttibilità, soprattutto dopo i soggiorni africani, mi ha lasciato a piedi…inesorabilmente…ricordo ancora con nostalgia quando chiedevo praticamente a chiunque consigli sul portatile con le migliori prestazioni e perfetto rapporto qualità-prezzo, quando esasperavo la mia donna con svariate comparazioni di caratteristiche tecniche fino a quando, colpito alla nuca dal trasformatore formato famiglia che mi hanno consegnato con il portatile, rinsavivo e tornavo alla realtà…si parla del 2004 (o forse addirittura del 2003). Quindi almeno 4 anni di onorata carriera, fino al colpo di grazia quando è rimasto acceso per più di tre giorni consecutivi alla ricerca di non vi dico cosa…
E adesso, forte della mia esperienza passata, consapevole di quali scelte potranno essere fatte a mio vantaggio, di come si è evoluta la tecnica e la scienza dal 2004 ad oggi, ma soprattutto con pochi soldi in tasca, mi accingerò alla ricerca di un nuovo portatile, soprattutto cercandolo nelle offerte di sottobassosottocostodimagazzinocheprobabilmenteèancoratroppoaltopermemasemifateunoscontomgariveloprendopurchècostimenodi300euro…


martedì 16 dicembre 2008

Ikea mon amour

Ormai siamo entrati in casa da parecchio tempo (da metà settembre) e io sono diventato un montatore provetto ikea. Fatta eccezione per l’armadio a due ante, scorrevoli, dove si è reso necessario l’intervento di una seconda e terza persona per il montaggio delle ante, pesantissime (Piccola parentesi autoflagellativa: ci abbiamo messo una giornata intera di pieno sole e siamo rimasti in casa, quando un giro in moto sarebbe stato fantastico…), ho montato tutti i mobili da solo con il mio fantastico avvitatore B&D!
Considerato che per sbagliare il montaggio ikea si deve essere veramente delle larve (negli ultimi acquisti oltre ai disegnini a prova d’idiota c’erano pure le foto!) dopo aver montato un numero smodato di complementi per l’arredo comincio comunque ad odiare profondamente l’ikea e apprezzare di gran lunga tutto ciò che compri e ti montano loro, pagando di più ma guadagnandone in salute mentale…

Lista non esaustiva (per ogni cosa che monto la mia dolce metà ne riesce a comprare altre due) di quello che ho montato fino ad oggi:
IKEA
- armadio da 200x236x60 con ante scorrevoli in vetro (tre persone) e tutti gli accessori possibili - immaginabili, dal semplice ripiano a quello con divisori e perfino il porta collane
- armadio da 100x236x40 (devo ancora montare le ante) con accessori
- cassettiera
- comodino x2
- libreria
- lampada
- piantana
- scrivania cameretta (che detta così sembra pure facile, avete presente lo stolmen?)
- attaccapanni primo tipo
NON IKEA ma da montare comunque
- scarpiera
- tavolino con ruote
- tavolo da cucina
- attaccapanni secondo tipo

Attualmente in cantina in attesa di montaggio
- altra libreria per l’ingresso
- porta riviste per il bagno
- paratia doccia in bagno
- l’altro attaccapanni
- tutte le luci
- tutte le mensole comprate e quelle da comprare

e non c’ho cazzi di fare nulla…forse potrei mettere tutto il montaggio come proposito per l’anno nuovo…così facendo forse a primavera avrò montato almeno l’attaccapanni tipo tre…





giovedì 11 dicembre 2008

Addobbi natalizi kitsch


Questo è un estremo, lo so e lo ammetto.

Ma, comunque, vi rendete conto che certa gente spende migliaia e migliaia di euro per mettere addobbi natalizi che sono: inutili, dannosi per il decoro urbano, totalmente ed inequivocabilmente kitsch, ingombranti, pericolosi e pericolanti, costosi, osceni, improponibili, inutili e chi più ne ha più ne metta…
Questa foto risale al natale passato (quello presente e futuro verranno a tempo debito a infestare i miei sonni) ma sono sicuro che o io o i miei amici riusciremo a trovare qualcosa di ugualmente o maggiormente orripilante anche quest’anno…che la sfida kitsch di natale abbia inizio!!!



mercoledì 10 dicembre 2008

Fuck Santa Claus


Fonte: wikipedia
Il Natale oggi
Oggi il Natale da molti non è festeggiato più in modo semplice, ma si usa fare grandi festeggiamenti. Le case sono addobbate soprattutto con l'albero, spesso artificiale, che viene abbellito con palline variopinte e con luci sfavillanti. Le vetrine dei negozi risplendono di molte luci e di fili argentati e dorati. Le strade principali sono abbellite da numerose luminarie a forma di: stelle comete, fiocchi, campane, stelle. La sera di Natale le famiglie si riuniscono e fanno una grande cena. A Natale si usa anche fare regali.


Eccoci. Natale di nuovo. Qui esporrò le mie opinioni sul natale, questa festa utile solo a riunire famiglie, nel senso che durante le vacanze è bello incontrare zii e cugini che non vedevi da secoli, un po’ meno bello vedere zii che ti stanno sul kaiser…
Tutti DEVONO essere buoni, a natale DEVI essere calmo, DEVI fare la carità…ecc ecc.
Tutte regole “imposte” dalla società in cui viviamo dove, per essere “accettato”, devi fare tutto secondo l’ordine prestabilito…e se io volessi fare i cazzi miei? Se facessi a meno di rispettare regole decise da non so chi che ormai non c’è più? Se non mi sentissi rappresentato da nulla di tutto quello che si vede-sente in giro e volessi fare di testa mia? Perché, regolarmente, la gente tenta di impedirmelo? Mi sento molto anarchico oggi ma so che, sempre di più, riuscirò a farmi strada con le mie idee, in mezzo a quelle della massa…ecco perché, regolarmente, vengo tacciato di cinismo. In realtà anche durante l’anno, non solo a natale.
Ma adesso analizziamo perché è bello natale e smontiamo queste convinzioni una per una:
natale è una festa, ma anche pasqua, capodanno, il 25 aprile, il 2 giugno…perché natale deve essere speciale?
1. A natale si fanno i regali. Voi fate i regali. Io li faccio durante l’anno a seconda dei bisogni. Spesso non ne faccio, è vero, quindi figuriamoci a natale…
2. A natale si fanno dei regali, anche inutili, giusto perché si devono fare i regali. Ecco. Io i regali li faccio se hanno uno scopo preciso, se hanno una qualche utilità, tipo la mia moto. Quella era un regalo necessario. : )
3. a natale siamo tutti più buoni. Sta minchia. Considerato soprattutto che a natale si concentrano gli approfittatori della gente direi che sarebbe il momento in cui essere un po’ più incazzati.
4. a natale si fa la carità. A chi? A chi un giorno gli trema la mano destra e un altro giorno la mano sinistra? Alle mille associazioni che nascono il 23 novembre e muoiono per bancarotta il 6 gennaio? Ma per piacere…se devo donare qualcosa a qualcuno lo faccio durante tutto l’anno…
5. a natale si fanno gli addobbi di natale…sorvolo sull’inutilità di comprare un albero che alla befana muore e di spendere milioni di euro per le lucette kitsch. Hanno addirittura fatto un servizio al telegiornale (e già qui…) su quanto la gente spende per gli addobbi. Un deficiente ha speso 5000 euro per tutta la casa. Albero compreso, s’intende.
6. le canzoni di natale. Le canzoni di natale. Le canzoni di natale. La gente sfigata fa dei cd con i grandi successi e li vende giusto per natale. Altre gente fa un cd solo per natale con le canzoni rivisitate in chiave natalizia. Oddio oddio oddio…
7. a natale si mangia tanto. Tanti dolci. E se io preferissi il salato? Meno male che a capodanno c’è lo zampone…
8. a natale si va a messa. Certo. Non ci vai mai tutto l’anno ma con la messa di natale, che dura due ore per penitenza, ripari al danno fatto. Poi incontri tutti fuori dalla chiesa e è bello stare fuori a fare due chiacchiere e parlare a frasi fatte. Quelli sono i momenti in cui, non essendo assuefatto dall’idea di natale, le mie parole vengono viste come provocatorie o addirittura ciniche, solo se sfiorano lontanamente una parvenza di vero.

Post polemico, lo so, però è difficile convivere con tutto questo…tutto quello, invece, che di bello mi porta il natale preferisco non scriverlo, essendo, a mio avviso, una festa molto intima e personale.

lunedì 1 dicembre 2008

Eeeeeeeeeee scende giù dal cieeeeeeeeel, neveeeeeeeeeee!!!!

Era un po’ che avevo in mente di scrivere un bel post sulle condizioni metereologiche di questi giorni, e finalmente eccolo qua!
Io, fondamentalmente, ho sempre odiato la neve, o perlomeno negli ultimi anni il fatto che nevicasse non mi toccava minimamente (o forse mi dava un po’ di fastidio).
Quest’anno è diverso.
Quest’anno sono tornato un po’ bambino e da quando ha cominciato a scendere dal cielo, questo fenomeno meteorologico fisicamente splendido (ci vogliono una serie di coincidenze affinché si formi un fiocco, e di tutti i fiocchi che scendono non ce n’è uno uguale all’altro) mi ha toccato lo spirito. Forse invece di bambino sto diventando solo vecchio?
Non posso sorvolare sui disagi creati dalla neve, come alberi che cadono, macchine che inciampano o il pericolo di camminare per le strade: superi con un salto la montagna di neve a fianco marciapiede, capiti sul ghiaccio e scivoli per poi atterrare sano e salvo (forse) su un pozzangherone macroscopico…altresì impensabile è non citare gli innumerevoli effetti benefici di vedere queste piccole palline bianche scendere da chissà dove…quando ci sono un paio di centimetri sentire il rumore dei miei Cat schiacciare la neve è paradisiaco (quasi al pari delle foglie secche in autunno), in macchina il freno a mano acquisisce un significato diverso e molto più utile, la gioia di costruire un pupazzo di neve o di dirigere i lavori su una pupazza in bikini o la fantastica, intramontabile e sempreverde gioia fanciullesca di scrivere il proprio nome sulla neve con la pipì!!!