giovedì 27 dicembre 2012

Compendio


Giunti alla fine anche di quest'anno tirare le somme è ormai quasi d'obbligo. Approfittando di questi pochi giorni dove il mio cervello può essere utilizzato, fuori dalle ore di lavoro, anche per una bella grigliata di cazzi miei e non per una padellata di bisogni infantili dei miei meravigliosi figli.
Due. Quest'anno è arrivata lei è sicuramente è l'evento che più mi ha rigenerato e destabilizzato durante tutto l'anno. Riprendere in mano le dinamiche e rimodularle per 4 e non per tre è stato decisamente impegnativo. Considerato che avevo appena avuto una parvenza di riappropriamento delle "mie" cose (qualche serata a far sport, qualche cinema, qualche birretta senza dover organizzare la serata qualche mese prima) il ripiombare in notti semiinsonni (per fortuna lei è molto più brava del fratellone) e nei pannolini non è stato facile.
Adesso mi manca già, ed è solo da meno di un giorno che non la vedo. Che belli i figli, anche se così impegnativi. Basta però. Ok? Due, checchesenedica, è il numero perfetto. Poi maschio e femmina, che altro chiedere? Si, esatto, una BMW 800R. Ma attendiamo i tempi maturi.
2012 anno di lancio nel mondo della libera professione, ancora attaccato al cordone della collaborazione con lo studio, ma nel complesso qualche lavoretto extra lo si è fatto e l'acqua al mulino c'è arrivata. Scorre con maggior difficoltà ma poi arriva...
Lavoro nel complesso con alti e bassi ma finalmente cambiato dal solito burocratico incartamento pubblico!
Dal punto di vista personale qualche passetto in avanti ma sempre lentamente, cosa che va bene ma richiede uno sforzo di volontà immane.
Sempre più convinto che quando qualcosa non vada nel verso giusto la cosa migliore da fare sia chiarire anche a costo di litigarci dietro un bel po' ma a volte mi arrendo di fronte all'impossibilità di alcuni di farlo e quindi attendo. Questione di tempi differenti.
L'importante è non perdere la speranza. Perchè comunque se tieni a un amico devi anche riuscire a rispettare le modalità altrui. La pazienza invece sta un po' scemando, ma come contropartita mi accorgo di aver maturato una buona lettura delle vicende che mi capitano
attorno. Sto diventando davvero grande? Imparando a chiedere scusa, che è sempre una cosa difficile da fare. Aspettare i tempi giusti per fare determinate mosse senza farle per onor della verità. Che fa male. Anche a me. Assaporando con gioia i momenti dedicati a me e le soddisfazione della famiglia che cresce e noi con lei. Si prospetta un anno molto impegnativo tra lavoro moglie, bimbi tra nido covo di malattie e materna organizzata da degli adolescenti
incapaci...
Obiettivi? Si ma anche no.
Charles Tomorrow

sabato 1 dicembre 2012

A che ora?

A che ora é la fine del mondo? Usando le parole del lucianone, anche se in realtá la canzone non è nemmeno sua, penso al 21 dicembre di cui tanto si parla. Alcuni ci credono ciecamente altri se ne strasbattono ma credo che comunque, anche se il mondo probabilmente non finirá e non saremo invasi dagli alieni, qualcosa in qualcuno potrebbe cambiare. Per alcuni questo passaggio potrebbe essere visto come rinascita. Come una fenice che si rigenera e trova una nuova dimensione. Per me sará il classico compendio annuale anticipato di qualche settimana. Non credo finiró come chi ha distrutto la sua vita perchè con la fine del 2000 doveva finire anche il mondo e alli stesso modo non butteró questa, anche se fittizia, sveglia di consapevolezza. La finitezza dell'essere umano è una delle cose piú difficili da ricordare e avere qualcuno che te lo ricorda cosí insistentemente, anche se poco credibile, deve essere usato come reminder. Quindi buona festa, buon risveglio e buon anno nuovo!!!

domenica 4 novembre 2012

il sentimento




seguendo l'onda dell'esternare emozioni, cosa che evidentemente non sono riuscito a fare fin d'ora e adesso sono un fiume in piena di sentimenti, scrivo e faccio outing.
IO PIANGO. Ultimamente lo faccio pure spesso...le ultime che ricordo sono dopo aver visto il film the help. da metà film fino alla fine ho pianto come un riccio.
ma veniamo al sodo. avete presente quando un film, un quadro, un'opera d'arte in generale vi fa nascere delle emozioni? quando guardando semplicemente un dipinto vi sentite come l'artista quando l'ha dipinto. quando una semplice occhiata vi porta in un mondo fantastico e non vi schiodereste per nessun motivo al mondo?
Si chiama arte. O passione, o sentimento chiamatelo come volete. C'era dentro il Frico che ho mangiato qualche giorno fa qua (Antica Trattoria Sguazzi). Ce n'era talmente tanto che mi sono commosso. Ho pianto per un Frico. Mi sto commuovendo anche adesso. Forse sto male. O forse sto troppo bene. Mah, sta di fatto che trovare questo ingrediente segreto al giorno d'oggi è stata una fortuna e piangere per la felicità è proprio bello!!!

giovedì 18 ottobre 2012

Cantare Italia!!!!


Serj Tankian:"a volte dobbiamo incoraggiare il pubblico a cantare il ritornello, ma voi state cantando parola per parola dalla prima canzone. Grazie Italia... cantare Italia!"*

 Era tanto che non piangevo a un concerto...sarà la stanchezza, sarà l'età, sarà che sto diventando più emotivo e lascio uscire tutto quello che provo ma alcune canzoni mi hanno proprio commosso.
Concerto eccezionale nulla da eccepire, sold out quindi il biglietto che avevo in più è stato pure rivenduto egregiamente (devo ricordarmi la prossima volta, prima di dire che ho un biglietto da vendere, di chiedere quanto costa comprarne uno...). Poi 20€ vinti al gratta e vinci in autostrada che si sono trasmormati tutti in birrette. Serj era in ottima forma e, nonostante il solito nugulo di ubriaconi che mi hanno fatto perdere un po' l'emotività pogando prima e abbracciandosi poi come vecchi commilitoni, mi sono proprio goduto il concerto.
Che non era decisamente frequentabile da mia moglie, nonostante le avessi preso il biglietto.
Il fatto che abbia saltato a piè pari il secondo cd è proprio sinonimo di questo. Il secondo album era un album riflessivo, meditato e pacato (sempre nello stile di Serj, s'intenda) mentre il primo e il terzo sono proprio due dischi incazzati. E lui era molto incazzato!!!
Voto: 9.5

Serj per i bis torna sul palco annunciando che mentre sono in tour, lui e i ragazzi hanno scritto una canzone nuova, mai sentita da nessuno, e non sono ancora sicuri di saperla suonare tutta senza steccare, ma ci chiedono di ascoltarla e giudicare. Parte Aerials, dei System Of A Down. L'Alcatraz impazzisce, poi si accendono le luci e tutti a casa.*

SERJ TANKIAN - live @ Alcatraz, Milano, Italy

01. Figure It Out
02. Cornucopia
03. Feed Us
04. Sky Is Over
05. Baby
06. Butterfly
07. Harakiri
08. Elect the Dead
09. Occupied Tears
10. The Unthinking Majority
11. Honking Antelope
12. Ching Chime (With Andrew Kzirian of Viza) 13. Lie Lie Lie
14. Praise the Lord and Pass the Ammunition
15. Saving Us
16. Uneducated Democracy
17. Beethoven's Cunt
18. Empty Walls
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19. Serj solo on Piano - Gate 21
20. Aerials (System of a Down)


* presi dal post letto oggi qui

venerdì 5 ottobre 2012

e le cose importanti



Twitter ha un po' ammazzato la mia scrittura sul blog ma in un certo modo l'ha anche migliorata. In qualità.
Adesso non scrivo più TUTTE le cose che mi succedono ma do un po' di risalto a quello che considero un po' più importante.
Come le cose importanti. Ci sono tante cose che ci succedono nella vita. Alcune cose belle e alcune cose brutte. Siamo buoni, cattivi e felici e tristi, ma alla fine quello che conta davvero c'è e si vede. Poi può succedere di prendere fischi per fiaschi e demoralizzarsi. Poi si possono scoprire cose che non avremmo mai immaginato. Il tempo, se noi non facciamo nulla, farà affiorare il Vero di ogni cosa. Magari non subito, nascosto dalla coltre di fumo generata dai mille impegni/problemi che la signora Vita ci piazza di fronte ogni giorno, però alla fine ciò che conta davvero viene a galla.
A volte però vengono a galla anche cose che credevamo belle e invece sono brutte e dopo il primo shock iniziale, se si impara a soprassedere e vedere quello che c'è dietro e a passare sopra e accettare e andare avanti, poi la vita è più bella.
Quindi è proprio vero che si deve tornare nel luogo del delitto. Evitarlo è come mettere sotto chiave una parte di noi che invece deve essere ascoltata e compresa anche se fa male e anche se ci piacerebbe vedere delle altre cose.
Quindi tornateci, torniamoci. Anche se non vi piace lasciate le porte aperte e non perdete la fiducia nella Vita, così tragicamente splendida in tutti i suoi aspetti.
E se la vita non viene a voi e vi sentite scoraggiati andatela a prendere per le orecchie e fateci un bel tuffo di fiducia dentro. Non può che farvi bene.

lunedì 16 luglio 2012

Sogno o son desto?



Io di solito non ricordo i sogni che faccio. E credo fondamentalmente sia un bene che le ultime due volte ho sognato maremoti e inondazioni. Ma questa le batte tutte.
Ovviamente non scendo nei dettagli del sogno anche perché ne ricordo solo alcuni tratti e alcune persone, non bene identificate, che mi accompagnavano.
Mi trovavo in una dimensione onirica (si, sogno nel sogno) e vagavo da un posto all'altro e la realtà che mi conteneva cambiava in base alle scelte che io o i miei amici viaggiatori facevamo. Si passava da fognature a prati verdi e un passo o una scelta apriva drasticamente e irremediabilmente una nuova realtà, diversa e non sempre piacevole.
Arrivo al dunque. Eravamo ad una stazione della metro dove si accalcavano parecchie persone, ma una mi colpisce perchè comincia a vaneggiare qualcosa sui livelli di sogno e sul fatto che quella poteva essere la realtà o forse era solo ancora un livello inferiore e quindi dovevamo fare un ulteriore salto per tornare alla realtà reale (tipo inception) ma con i miei compagni non lo caghiamo perchè sembra un po' un pazzo. Giriamo e giriamo finchè non si apre un passaggio dove tutti, e dico tutti, si incanalano verso quella luce. Io sto seguendo ma mi fermo perchè trovo un libro dal titolo "Finity is my pain" (c'era anche scritto il nome dell'autore ma non lo ricordo). Mi fermo, lo sfoglio e quando mi giro sono rimasto in fondo alla fila. Non mi convince la massa che se ne va e mi guardo attorno. Il pazzo di prima mi fa cenno di seguirlo e io vado con lui dall'altra parte. Istantaneamente mi sveglio (sul serio).
Il problema è la sensazione che mi ha lasciato questo sogno, che ancora perdura...
Sento che se non lo avessi seguito e mi fossi diretto verso la luce dove andavano tutti non mi sarei mai svegliato.
Devo smettere di bere cocacola la sera.
Sticazzi.

sabato 16 giugno 2012

Io sono Kenzo


In ritardo di circa un mese ecco il mio post sul primo matrimonio-combo-battesimo della bassa. L'era anca ora!
Ma passiamo ai fatti! Preventivando una giornata lunga e cercando di godersela a pieno abbiamo "mollato" il grande dai cuginetti e sequestrato la macchina del fratellone. Zozza a dir poco.
Arrivati a casa degli sposi cerchiamo di ambientarci in mezzo a caldo torrido e vestiti eleganti. Salutiamo vecchi amici, addormentiamo figlie nuove, beviamo vino-acqua-succo in modalità overflow e fumiamo mille cicche (chissà perchè in questi momenti mi viene una voglia irrefrenabile...).
Lo sposo è elegante ma la piazza in testa lo fa sembrare un rabbino con la Kippah, mentre la sposa è proprio sgargiante!!
Arrivati alla messa parcheggio al posto di uno scooterone all'ombra ma il caldo ci perfora...il fresco dentro viene subito smorzato nel tenere in braccio mia figlia, che viene successivamente immortalata svariate volte dal fotografo, che mi saluta pure (ma lo conosco?).
La liturgia è la "solita" vecchia storia del costruire su roccia o su sabbia quindi non mi dilungherò. Il piccolo è stato un signore anche se l'avvicinamento a Dio quando gli hanno messo l'acqua in testa dev'essere stato traumatico e non era felicissimo.
Il don era molto lusinghiero nei confronti del coro e sempre molto preciso nel parlare, forse troppo. Forse pure troppo attento al coro...
Da segnalare il diacono, identico a Bud Spencer. Quando si è avvicinato per l'offertorio ho deciso di donare metà dei miei averi per evitare discussioni.
Il momento degli sposi è stato bello anche se l'uomo ha sempre il vantaggio di parlare per primo. Dopo la sua promessa infatti toccava alla sposa che l'ha detta singhiozzando per l'emozione. Teneri!
Il prete conclude poi la celebrazione inneggiando alla bravura del coro e ricordando che se vogliamo sostituire il lancio del riso (spreco in faccia a chi muore di fame) con il lancio di soldi (non di metallo che quelli fanno male) siamo i benvenuti!
Optiamo per i coriandoli.
Il coro chiosa con Oh Happy Day e dopo il triplo applauso il don chiede alla platea se vogliamo un altro canto. No grazie. A posto così. 
Poi si passa al reparto cena e riusciamo a resistere fino alle 21 circa. Nel frattempo dopo aver sbevazzato qualcosa passo alla coca e alle chiacchiere con il resto degli amici d'infanzia. Qualche chiamata agli zii e poi il cuore ci richiama dal figlio grande ormai in modalità sonostancoqualsiasicosatuoiofacciamomiincazzoepiango. Lo portiamo nel letto e il giorno dopo si parte per le vacanze. Buon viaggio agli sposi e bravi tutti!

lunedì 4 giugno 2012

16 lunghi anni


Kim Thayil è il simbolo di quelli che per me sono diventati i Soundgarden. Un concentrato di vecchi ricordi. Legati al periodo del liceo, con ovviamente alti e bassi di quell'età.
Proprio di recente avevo visto i filmini delle gite di quegli anni e vedermi con quella felpa con non toglievo mai o quella tuta orribile (che stavo comodo) o gli occhialoni a goccia ed ero ripiombato nel vortice dei ricordi. Vedere questi ragazzotti ormai prossimi se non oltre, ai 50 anni, mi ha fatto un certo effetto. Concerto bellissimo, ci mancherebbe, se non qualche piccola defezione. Poca gente e quindi me lo sono goduto in tranquillità, buona compagnia e quindi anche viaggio ok (se non fosse per lo stop obbligato in quel di Brescia per collasso dell'alternatore).
Per me è la prima volta a un loro concerto. Nel lontano 1996, quando mi proposero di andarli a vedere per il tour di Down on the upside, ricordo ancora le mie parole: "in questo periodo non ho tempo, li andrò a vedere con il prossimo album".
Una lunghissima attesa di 16 anni...l'emozione è stata forte. Lo ammetto. Soprattutto quando hanno suonato i pezzi di Badmotorfinger, il loro miglior album secondo il mio modestissimo parere. 
È bello tuffarsi nei ricordi ogni tanto. Grazie ragazzi.
Per cocncludere la lista delle cose che non possono mai mancare a un concerto:
- il tipo più alto di te davanti che si muove esattamente come te
- il tipo vistosamente più ubriaco di te che ti rovescia un po' di birra addosso, ti chiede scusa e poi te la fa bere accendendosi una sigaretta diemnticando di averne già una accesa in bocca
- il tipo senza la maglietta, sudato, che sa un po' di capra
- i bagarini
- i venditori di magliette
- i venditori di birra che dopo che ne incontri 83 ti decidi a prenderne una
- qualche buon vecchio amico che non vedevi da tempo e incontri bevendo una birra







martedì 29 maggio 2012

#terremoto


e che siamo lontani...la prima cosa che ho pensato, dopo essermi assicurato che il tagliere appeso alla cucina e il lampadario sopra il letto smettessero di ondeggiare vistosamente, è al terrore che hanno provato le persone che si trovavano vicino all'epicentro.
Se questi ondeggiamenti scuotono e spaventano non oso immaginare cosa significhi provarlo sulla propria pelle...
Altra considerazione sui social network. Facebook poche cose, se non del tipo "oddio che scossa" ""avete sentito" eccetera. Su twitter invece si hanno le notizie istantanee, dopo qualche secondo dalla scossa la hashtag #terremoto era su tutti i profili, mio compreso.
Ma questo post non nasce da questi fatti, duplicabili da chiunque, ma dallaprecarietà della vita e del nostro non voler ammettere che da un secondo all'altro potremmo non esserci più. Siamo un puntino infinitesimale in un mondo che tentiamo di domare ma che basta si dia una scrollatina per farci rabbrividire e riportarci al nostro posto. 
È inutile recriminare o cercare colpe. Avanti. Tagliare gli sprechi e un'ottima idea come ho letto potrebbe essere di destinare i soldi della parata del 2 giugno ai terremotati, visto che le calamità per lo stato non esistono più.
Quindi memento mori e fate adesso tutto quello che state rimandando da un po' di fare. Vivete la vostra vita e non perdetevi nelle piccolezze che ci sommergono tutti i giorni. È tutto troppo breve per sprecarlo così...prendete in braccio i vostri figli, abbracciate le vostre mogli e giocate e parlate e amate e accettate quello che succede, anche se è difficile. Avanti. Forza. E adesso cerchiamo l'IBAN per donare qualcosa a chi ha davvero bisogno.









venerdì 18 maggio 2012

Period



Il grande Ennio Morricone dice:
"La musica orecchiabile, proprio perché tale, assomiglia a qualche cosa già scritta, già proposta alla gente. Se non fosse stata udita non avrebbe successo.
 [...] il cui prodotto e' una canzonetta, a volte dilettantesca, a volte infantile, sempre destinata ad un successo stagionale. [...]".
* tratto dal libro “Anche Mozart copiava” di Michele Bovi.

È tre giorni, forse di più, che volevo scrivere il mio post definitivo sull'argomento Ligabue, avendo trovato nella definizione di orecchiabile data da Morricone il riassunto di quello che penso di tutte le sue canzoni. Sono canzoni orecchiabili, che ti entrano in testa esattamente come le canzonette dello zecchino.
Avete presente il coccodrillo come fa? Ecco, lo starete canticchiando tutti adesso...
Mi sono trovato a canticchiare le sue canzoni proprio come canticchiavo le canzonette dello zecchino quando mio figlio non poteva fare a meno del catalicammello, dei 44 gatti,
di volevo un gatto nero e della Calimero dance...
Ed ecco spiegato il successo stagionale, la notorietà momentanea e il motivetto che ti entra in testa.
È successa però un'altra cosa ascoltando le canzoni. Oltre a essermi entrate in testa le ho ascoltate. Sarà l'età o non so sta di fatto che alcuni testi mi hanno un po' toccato il cuore. Alcune sue parole, lungi da me paragonarle a poesia come fanno alcuni sfegatati, spiegavano però in due righe emozioni complesse.
Quindi il risultato è che, se mi piacesse il tipo di musica che fa, probabilmente comprerei i suoi cd e mi metterei dalla parte di chi lo difende.
Quello che sotto sotto ho sempre pensato è appunto che non mi piace la musica che fa ma alcuni testi riescono a trasmettere emozioni.
E questa è la capacità di un artista. Però adesso che con l'età ho rivalutato il Lucianone e smussato i miei angoli musicali più rigidi lasciatemi attendere con trepidazione il nuovo album di Tankian e, spero, pure quello dei Tool.
Con immutato affetto e reciproca stima
Sincerely yours
Charles Tomorrow

martedì 13 marzo 2012

Tanti auguri lucianone!!!! Ti voglio bene...



 ...MA NON TI ASCOLTO!!!!!

Proprio oggi, nel compleanno del rocker emiliano, rispondo con un nuovo post a un commento apparso sull'ormai post più longevo del mio piccolo blog, quello su ligabue.
In corsivo il commento di Davide e normale la mia risposta.
Fuoco alle polveri! Si riparte per la Spagna, terra di mulini a vento!!!
 
Sono arrivato a questo articolo oggi, dopo quasi 4 anni che l'hai pubblicato. Parto subito dal presupposto che io sono un grandissimo "fan" di Ligabue (metto fan tra virgolette perché in realtà è una parola che non mi è mai piaciuta, ma c'è quella e quella si deve usare), ma non sono uno che lo difende coi denti, anzi, per questo non vado a difenderlo in tutto e per tutto. Ok, partiamo.

Anticipando già qualcosina mi sento di dirti che tu lo difendi eccome. Mi sono accorto solo in un secondo momento che ti sei letto tutti i miei post e soprattutto tutti i commenti. Considerato che questo post l’ho scritto nel 2008 e siamo nel 2012 devi aver perso almeno un’oretta. Quindi questo fatto, di cui ti rendo merito, è stata la molla per farmi rispondere. Non hai letto molto attentamente tutto, infatti alcune tue obiezioni sono già state poste da altri fan e ho già ampiamente risposto. Ma, visto che sembri un ragazzo ordinato, seguo i tuoi punti e passo alle risposte.

1. Perché tutti partite col presupposto che esista una musica "vera" e una non-musica? Tutti così di improvviso che diventano degli esperti musicali, sempre lì a giudicare ciò che ascoltano gli altri, la vera musica è solo quella che ascolto io. Io inviterei un po' tutti, te compreso, di prendervela con serenità nel campo musicale, tutta la musica è musica, non ne esiste una vera o una falsa, perché la musica vera devono solo essere i Radiohead e i S.O.A.D. secondo te? Perché finire sempre sul solito aggettivo "commerciale"? Ma esiste davvero la musica commerciale? Certamente. E per questo il termine "commerciale" deve essere usato come dispregiativo? Non capisco. Bisognerebbe che tutto il mondo si rassereni sulla musica, non si deve sempre stare lì a criticare con tutto il cuore il cantante che piace ad un altro. A te piace quello? Bon. A me piace questo? Bon.

Su questo avevo già scritto un post, forse te lo sei perso o l’hai volutamente tralasciato nella tua risposta:
La commercialità secondo me È negativa. Perché secondo me, nel momento in cui un artista diventa commerciale, vuol dire che è commerciabile. Vendibile. Sai cosa significa? Che il disco successivo sarà sulla falasariga del precedente, per non “perdere” tutti i potenziali acquirenti del nuovo disco. Secondo me Luciano si è adagiato nel conosciuto e ha smesso un po’ di mettersi in discussione. Ha trovato il suo spazio. Niente da recriminare, ci mancherebbe.

2. "I suoi cd li trovi comodamente in un supermercato." Ah. E con ciò? Secondo il tuo ragionamento un cd che vende un casino e che trovi dappertutto non è musica, è merda pura. Invece se per comprare un cd devi fare salti mortali e lo ricerchi in "Negozi specializzati" come dici te, allora quella è musica vera. Boh, mi astengo dal commentare, credo che dovresti arrivarci da solo.

Su questo commento ti sei lasciato un po’ sopraffarre dal tuo, di giudizio. La risposta te l’ho data al punto precedente. Se lo trovo al supermercato vuol dire che l’artista ha cominciato a fare musica per i suoi clienti, non perché è un artista e un artista fa musica. Non so se mi sono spiegato. Il concetto che cerco di esprimere è semplice da capire ma forse di difficile comprensione.

3. Come al solito, quando uno va contro Ligabue parte sempre da lì. Happy Hour. Ora trovatemi un solo cantante o una sola band nel mondo che non ha quella canzone lì che fa cagare. Ma neanche a me Happy Hour è mai piaciuta, difficilmente trovi "fans" a cui piace. Però non la odio neppure, cazzo, se si giudica un cantante solo dalle solite 5 canzonette come si fa sempre, si evita di giudicare. Evitate. Nonostante non mi piaccia comunque, non è che se vado ad un suo concerto e canta Happy Hour mi tappo le orecchie e sto fermo, sicuramente canto e salto come gli altri.

Eccoci qua. Sei passato anche tu dal mio personalissimo “ligabue mi fa cagare” al fatto che io giudichi tutto e tutti. Come se sapessi che io non l’ho mai ascoltato o come se credessi che io abbia ascoltato solo Happy Hour. Sono partito da lì perché si, mi è stato più facile. Ligabue non lo conosco tutto, avrò ascoltato la metà dei suoi dischi credo. Certo che ci sono alcuni testi che trovo belli e profondi, esattamente come ci sono alcune canzoni dei gruppi che ascolto che mi fanno venire il latte alle ginocchia, ma qui parliamo in percentuale, senza assolutismi o generalizzazioni. Diciamo che il 90% della musica che fa ligabue non mi piace. Quindi? Io non giudico ligabue. Dico che mi fa cagare la musica che fa. Esattamente qual è il problema?

4. "Con il vostro panino in bocca e parlando di musica vera con i vostri amici curiosate per i locali del negozio e date un’occhiata al reparto cd, qualche promozione si può sempre trovare, e vi si presentano innanzi, nell’ordine, le opere di Toto Cutugno, Gigi D’Alessio e Ligabue…" Nah, direi che per questo basta già la risposta del punto 1.

Quindi anche la mia risposta ti basterà? Presumo di no…

5. I tre accordi e la banalità. Continuo a dire che prima di giudicare un cantante bisogna studiarlo o perlomeno avere una conoscenza adeguata, sembrerà la solita frase ripetuta miliardi di volte ma è la verità. Molte canzoni di Luciano si somigliano, ce ne sono alcune di una semplicità assurda da suonare. Per esempio "Bambolina e Barracuda" e "I Duri Hanno Due Cuori" hanno la stessa identica struttura, si potrebbe cantare il testo della prima sulla musica dell'altra. Oppure "Con Queste Facce Qui", che sono solamente 2 accordi. Ora, seriamente, machicazzosenefrega? Ogni volta che si sente parlare di Ligabue, si ha il pregiudizio che è Ligabue. Ogni volta che lo si critica, non si pensa mai ad ascoltare la musica, la voce, il testo. Si parte da: "Puah, Ligabue, come al solito un testo banalissimo con i soliti due o tre accordi. E poi che voce di merda che ha!". Si dicono queste cose senza nemmeno pensarci su, delle volte addirittura qualcuno che non sa nemmeno cosa sono gli accordi. Non ti sembra ridicolo? Poi se fai sentire una canzone a caso di Ligabue ad un americano ti dice: "Cazzo, figo 'sto qui!". Perché naturalmente non lo conosce e non ha pregiudizi, perché da sempre in Italia chi odia Ligabue lo classifica un venduto che lancia urli. La maggior parte di questi sono fan di Vasco, ma questo è un altro discorso dove non voglio entrare. Quell'americano lì non pensa mica alle parole che dice (perché non le capisce) o alla voce, sente la musica e gli piace, senza neanche pensare ai tre accordi. Perché diventare tutto ad un tratto dei critici musicali? Godiamocela la musica, cazzo! Come all'americano suona bene quella roba lì, agli italiani è sempre piaciuto sparare a zero sulla musica italiana e prediligere a priori quella inglese. Ma voi sapete perfettamente tutte le traduzioni esatte di tutte le canzoni del vostro gruppo o del vostro cantante preferito straniero? Non credo siano tutte delle fantastiche poesie senza tempo. Ma se si sente una voce inglese allora quella musica è figa. E i testi di Ligabue sono banali e ripetitivi. Boh. Andiamo avanti. Comunque è vero, soprattutto nei primi anni Ligabue faceva canzoni con 3 accordi, i giornalisti facevano degli articoli, e lui lo riteneva un pregio. Non ha mica tutti i torti, infatti pensava che uno che faceva tante canzoni con pochi accordi, era come se "faticasse" un po' di più, non c'era niente di male. Poi si accorse che questa cosa era quasi rivolta come un insulto verso di lui e allora decide di fare una canzone con 9-10 accordi. Quella canzone era Certe Notti. Morale, gli articoli che uscirono dopo il successo furono: "Ligabue fa colpo ancora una volta con i soliti 2 accordi".

Qui spiego bene il MIO personalissimo concetto dei tre accordi:
La musica io me la godo! La MIA musica, quella che piace a me, ligabue N-O-N-M-I-P-I-A-C-E ok? Non lo critico, non lo giudico, N-O-N-M-I-P-I-A-C-E e basta ok? ; ) Di ligabue ammetto di non avere, probabilmente, una conoscenza adeguata, o perlomeno in riferimento a quella di un fan però non è che non l’ho mai ascoltato dannazione! Da quello che scrivi sembra che sia entrato in un bar, abbia ascoltato due tizi a caso che insultavano ligabue e poi sia andato a scrivere il post. Ci hai quasi preso! ; ) io ero uno dei due tizi! A parte le minchiate, come avevo scritto prima, alcune canzoni (una in particolare) sono proprio belle ma, come si suol dire, è l’eccezione che conferma la regola. La regola è che le canzoni sono brutte e tutte uguali, l’eccezione di una canzone bella conferma la regola. CVD

6. "La massa/il mucchio ascolta ed è attratta dalle commercialità di Ligabue" Non so te, ma io vedo sempre più gente che lo pregiudica e lo critica che non gente a cui piace. Ma dove ce lo vedi te 'sto mucchio? "L’accumunazione di persone che idolatrano lo stesso individuo non è condizione sufficiente a dire che tal individuo abbia fatto qualcosa di buono" questo è più che vero, sostengo il tuo pensiero. Infatti nessuno difende Ligabue perché ha tantissimi fan, oltre a qualche sostenitore sfigato che non ha argomenti su cui basarsi e si arrampica sugli specchi. E comunque se proprio dovessi seguire la massa mondiale ascolterei Michael Jackson, Madonna, Lady Gaga, se dovessi invece seguire la massa del paese in cui abito (e anche dei paesi intorno) allora ascolterei musica House e tutti i suoi derivati come Electro, Minimal, Dubstep e balle varie.

Ti assicuro che i commenti sui miei post, fatta eccezione per qualcuno, sporadico (tipo il tuo), sono dei fan sfegatati, accecati e prosciuttati sugli occhi. Tu vedi più quelli a cui non piace perché sono dall’altra parte della barricata. È molto più facile vedere chi ci è contro che chi ci è  simile. ; ) e ancora più difficile è accettare che l'altro abbia un'opinione diversa dalla propria. Vero?

7. Sulla gente che ha anche pagato per Campovolo, beh, ti hanno già dato tante risposte, credo che quella di Smile vada più che bene ;)

E ma porca miseria non si può nemmeno fare dell’ironia? Se non si capisce l’ironia siamo veramente alla frutta…se ti attacchi anche a questo punto Davidone stai messo maluccio… ; )

8. "Le canzoni SONO tutte uguali…magari a te sembrano differenti ma se riuscissi ad ascoltarlo con spirito critico (e ti assicuro che a chi non piace riesce molto bene) ti accorgeresti delle enormi uguaglianze tra testi e musiche degli ultimi album." Qua si capisce già la tua mentalità, il tuo spirito da finto critico musicale che già fai capire che vai a cercare l'ago nel pagliaio soltanto perché lo odi, trovi difetti in ogni secondo di canzone perché lo pregiudichi. Le canzoni sono tutte uguali? Ma dove vivi? Adesso mi fai una lista di tutte le canzoni che conosci di Luciano e tutte le "somiglianze" che hai trovato.

Ahi. Ho toccato un nervo scoperto? ; )

Per concludere vorrei ricordare ciò che ho scritto all'inizio del commento, non esiste una cazzo di musica vera, tutta la musica è musica, non è che se tu ascolti i System Of A Down, i Radiohead tu ascolti musica vera, sei quello che ne capisce più di musica e puoi permetterti di sparare a zero su tutti. Non sei un critico musicale, anche quelli che lo fanno di professione non lo dovrebbero essere.

Mi fai sorridere ora. Io non sono un critico. Non ritengo che la musica che ascolto sia legge. Dico solo che quella che fa luciano non mi piace. Tu, invece di difenderlo a spada tratta (cosa che avevi negato all’inizio del tuo commento) potresti anche accettare che a me non piaccia no?

Poi oltretutto ammetti di essere lanciato nella tua crociata personale contro Ligabue. Crociata personale? AHAHAHAH dai, non ti senti un po' ridicolo? Quella roba lì è commerciale? Fanculo, basta che suoni bene per le mie orecchie, basta giudicare. Capisco che lo faccia un ragazzino di 11 anni (anche io lo facevo, sob) ma tu mi sembri abbastanza maturo eh! Peace ;)
Davide

; ) il sorrisino da giovane lo metto io. È crociata si caro Davide. Prova per un attimo, se riesci, a metterti nei miei panni: un giorno per farmi uno scherzo i miei amici mi cantano certe notti. Visto che quel giorno avevo altro a cui pensare lascio perdere ma appena sento di nuovo una sua canzone mi torna in mente il “fattaccio” e decido di scrivere un post. Non lo voglio giudicare, voglio solo dire che non mi piace. È il mio blog d’altronde, lo uso principalmente per sfogarmi e scrivere quello che succede nella mia vita, quindi non ci vedo nulla di male a scrivere che questo mi piace e quell’altro non mi piace. Poi cominciano i commenti. Tu stesso hai scritto di esserci arrivato dopo 4 anni. Pensa a me, che sono 4 anni che rispondo a gente molto meno intelligente di te. Se questa non è una crociata (forse la definizione migliore sarebbe stata lotta contro i mulini a vento) poco ci manca! Io ho solo espresso la mia opinione e il mondo si è scatenato…

diemmeci

lunedì 12 marzo 2012

Libero ma non troppo


Capita no? Non tutti lo condividono ma capita.
Ecco, a me sta girando un po'. Mi rendo conto dell'impossibilità di certe persone di compiere qualsiasi tipo di gesto verso "l'altro" (inteso come qualsiasi altra persona che non sia essa stessa), catapultati senza speranza di ritorno nel loro piccolo mondo egoista.
Però non riesco a mettermela via.
Tutti quei commenti, quelle parole alle spalle (che comunque arrivano in un modo o nell'altro, anche a distanza di mesi) lasciano il tempo che trovano. Sembra tutta invidia o incapacità di comunicare, o forse semplicemente idiozia, o forse troppa intelligenza che sfocia in cattiveria.
Sta di fatto che poi si è in una posizione svantaggiata, si è impossibilitati alla replica. Abbassarsi allo stesso livello e attaccare sarebbe inutile nonchè controproducente, rimane l'arma del dialogo ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, dicevano i saggi.
Quindi rimane solo una soluzione, mettersela via. Fare il proprio lavoro senza che le malelingue ti tocchino e cercare di essere sempre giusti e corretti in quello che si fa.
È risaputo anche che le bugie hanno gambe corte, naso lungo e culo basso quindi prima o poi qualcuno striscerà vicino a me e vedremo se in quel momento sarò così magnanimo da aiutare o se il fastidio che mi sta procurando ora mi farà calpestare lo strisciante soggetto.
Ma questo lo scopriremo solo più avanti...per ora so di certo che ho fatto tanto per cercare di sistemare le cose, ma come in un rapporto di coppia si deve essere in due per risolvere le cose. Da solo non ce la faccio, non credo di aver la forza di ricucire un buco che ormai sta diventando troppo grande. 
Poi c'è il rovescio della medaglia, cioè che forse me ne sto autoconvincendo, non trovando dialogo dall'altra parte, ma i segnali e le terze persone (che ci sono sempre e parlano) sono stati abbastanza chiari.

venerdì 2 marzo 2012

Che dura...


...diventare grandi. Dopo svariati mesi (mettere in vendita a ottobre non è stata così una buona idea come pensavo) finalmente, o per sfortuna, ce l'ho fatta. Gianni a breve andrà in altre mani.
La cosa si è conclusa così, in fretta, dopo due prove due. Del resto bastava vederlo per innamorarsene e decidere per l'acquisto. Tutti i potenziali compratori che si erano fatti sentire precedentemente hanno sbagliato proprio questo, non sono mai venuti a vederlo.
A me è bastato accenderlo per capire quanto mi è mancato durante l'inverno e quanto mi mancherà. Anche se in efetti la marmitta LeoVince ha dato il suo buon contributo.
Anche Dario, nome di fantasia, si è convinto subito, tanto che mi ha schiaffato subto fuori un bell'acconto in contanti. Dopo un vano tentativo di trattare il prezzo (ho capito che stava bleffando guardando il sorriso che partiva dalla sua faccia e arrivava fino al sedere) ho ottenuto il prezzo che volevo, senza scendere di un euro (fatta eccezione per il bollo, pagato l'altro ieri).
Magra consolazione per una vendita che razionalmente era prevedibile egiustificatissima ma emotivamente mi ha creato molti più scompensi di quanto pensassi.
Alla fine la moto era veramente l'unica cosa di totalmente mia, senza compromessi. Mia.
Questa scelta, dolorosa ma inevitabile, sarà una bella cicatrice che mi porterò per un po' di tempo.
Qualcuno non capirà, qualcuno tenterà di capire, qualcuno non capirà e ci scherzerà pure sopra, ma nessuno, tranne chi ci è già passato, potrà veramente comprendere cosa significhi vendere una moto. La prima moto.
Per fortuna che c'è mio figlio, sempre pronto a ricordarmi, da quando gli ho detto che vendo la moto, che quando lui e sua sorella saranno più grandi papà si comprerà una bmw. Gialla.

giovedì 2 febbraio 2012

e Dinda?


Ma Dinda c'è? Dopo un paio di settimane di vita mi rendo conto che i secondi figli sono più fortunati. O perlomeno i miei secondi figli!
Mi rendo conto di essere molto più tranquillo, affrontando le varie tappe obbligatorie con molta più naturalezza e tranquillità, anche se l'errore ("anche suo fratello faceva/era così" è dietro l'angolo). Poi le aspettative, dannate aspettative, ci sono sempre, ma per quello ci stiamo lavorando. L'esempio più banale sono le coliche, credevo con la seconda ce le saremmo risparmiate ma avevo fatto i conti senza l'oste!
Per il resto è uno spettacolo, nonostante le sveglie notturne che inevitabilmente ci sono.
È ancora prestissimo lo so però dovevo scriverlo che sono orgogliosissimo della mia famiglia.

sabato 14 gennaio 2012

Si, una famiglia


Ecco qua. Un'altra donna nella mia vita. Probabilmente quella che mi farà innamorare di nuovo e quella che mi farà diventare i capelli bianchi del tutto.
Mia figlia.
Adesso si, lo posso dire ufficialmente. Siamo una famiglia.

giovedì 12 gennaio 2012

La vita su due ruote, senza motore


È incredibile cosa si possa realizzare semplicemente andando in giro in bicicletta. Mi è successo qualche giorno fa, mentre andavo/tornavo a casa infreddolito dalle temperature glaciali.
Prima un quasi scontro mentre tentavo di spostarmi a destra per evitare l'impatto mentre anche l'altro ciclcista si spostava dalla stessa parte per evitare l'impatto, o forse per cercarlo...poi un altro incontro con una ciclista in un continuo scambiettamento di direzione fino a sfiorarsi sollevati di aver evitato l'inevitabile.
Ecco. È incredibile o no? Secondo me questi du eincontri racchiudono l'essenza del rapporto con gli altri: si può provare a capire, immaginare, mettersi nei panni dell'altro ma non ci si riuscirà mai completamente perchè ogni persona ha vissuto esperienze troppo diverse, anche se simili, per poter essere veramente compresa. Si può invece fregarsene e andare dritti per la propria strada, rischiando di cadere e far cadere chi ci sta vicino, si può essere titubanti e nel tentativo di far capire e farsi capire peggiorare le cose. 
Si può capire qualcuno si e qualcuno no, sbandando e zigzagando ma nel complesso essere coerenti con le proprie scelte.

Il viaggio in bici come metafora della vita, ma ci pensate? Incredibile.

mercoledì 4 gennaio 2012

Bandierina


E comincia così, il nuovo anno, con un piazzamento a premi in un torneino tra amici.
Organizzazione impeccabile, sicuramente migliorabile sotto il punto di vista della partecipazione...la formula R.S.V.P. (Répondez, s'il vous plaît) è di difficile comprensione per chi non ha mai organizzato nulla e che costringe chi organizza a mandare un paio di sms in più per sollecitare la risposta. Che sommati fanno altri soldini spesi per la gloria. 
Ma il risultato finale è decisamente soddisfacente e alla fine ne è valsa la pena.
Da segnalare la mia uscita al 4° posto direttamente contro un palo (AA) con il più classico dei cooler contro il quale solo una dose massiccia di culo avrebbe potuto far qualcosa...imparabile!