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domenica 15 dicembre 2019

Monitoraggio continuo




Eccoci qua, dopo un anno e mezzo dall'ultimo post (come vola il tempo) per aggiornare gli eventi e dare una direzione alle cose, sempre dove e se possibile.
Ho fatto centro quest'anno
Ho trovato la passione sana e adesso mi ci sono buttato a pesce. La bici.
È cominciato tutto proprio ad agosto 2018. Troppo ciccio ho deciso di cominciare ad allenarmi per riuscire a fare i 200km della 4giorniingiroinbici e sono riuscito a terminare il percorso senza morire, perdendo 4 chili prima di partire e prendendone 3 lungo il percorso, che più che sportivo è stato enogastronomico.
Sull'onda mi sono pure comprato una bici che adesso custodisco e curo quasi gelosamente. La moto è stata venduta, ma d'altronde qualcosa devo pure mollarlo, e quando posso esco in bici. Mi sono dato di nuovo agli sport violenti e poi mi sono rotto un ginocchio una tranquilla domenica mattina (preludio dell'età incessantemente e inesorabilmente in avanzata) riprendendo tutti i chili persi.
Mi sono tirato fuori dall'empasse fisica andando in palestra per tre mesi (alienante ma ho messo in pari le gambe che erano spaiate dopo l'operazione) e poi iscrivendomi a pugilato, perchè in qualche modo devo sfogarmi.
Altri 4giorniinbici e questa volta mooooolto meglio, anche perchè nel frattempo mi sono tolto una decina di chili di zavorra. Adesso l'obiettivo è di toglierne altri 5 ma per fortuna non c'è più l'urgenza di prima.
I figli grandi veleggiano verso l'adolescenza, quelli piccoli diventano grandi, le mogli si amano sempre di più e il lavoro sembra stia procedendo verso una stabilità anche se con svariati strascichi che continuano a bloccare l'avanzata e farmi versare bile.
Sono riuscito a fare un giro nei circuiti importanti anche se è andata malissimo, ma l'anno prossimo ci torno, e abbiamo fatto due capitali europee portando anche i bambini, che è faticoso ma aprirgli la mente non ha prezzo
Stasera si termina l'anno in bellezza a casa di amici consolidati durante l'anno che si sta chiudendo e consapevole che ci saranno anche l'anno prossimo! Per aspera ad astra

giovedì 16 agosto 2018

Porto Cesareo




Mah, poi ti succedono ‘ste cose e dici, chissà come funziona la mente umana…è dal 2014 che non navigo nelle pagine del mio blog, che rileggendo noto come di base fossi un cinico bastardo.

Non che sia migliorato molto nel frattempo ma tant’è, un po’ si, mia moglie mi ha smussato qualche angolino della corazza.

Di acqua ne è passata davvero tanta, mio caro diario pubblico dove posto i miei pensieri ma senza dire troppo di me che non si sa mai, e oltre a essere ingrassato sono anche cresciuto.
Amo ancora la mia famiglia, ho rischiato il divorzio perché invece di farmi l’amante mi son fatto la moto, ho cambiato svariati lavori ma il settore diciamo che è sempre quello, i miei figli sono diventati dei giganti, ho dismesso quel borsello che mi piaceva tanto ma che un giorno mi son visto e ho pensato come diavolo ho fatto a indossarlo per così tanto tempo, anche se effettivamente era comodo, vacanze fatte e molto belle e rilassanti, peccato che finiscano sempre in fretta, ma almeno quest’anno mi pagano mentre sono in ferie, a dicembre prendo la tredicesima per la prima volta nella mia vita e comunque sono sempre un libero professionista, ascolto musica sempre più lontana da quello che ascolta la gente comune anche se sono quasi lo stereotipo dell’italiano medio e uso la quota parte di cervello che preferite voi a seconda che vi piaccia ligabue o meno (per i miei haters...sono ironico checcazzo) sono riuscito ad andare a pochissimi concerti in questi anni ma le ferie sono state ottime sempre e comunque sto riprendendo con calma a farmi dei giretti in moto e a giochicchiare alcuni eventi interessanti quando il fisico e l’età me lo permette, sono in piena sfida personale per smettere di fumare e perdere qualche chiletto anche se per ora è un vantaggio che viene pareggiato nel giro di un paio di giorni dove mangio e bevo senza valvola di ritegno, ho cambiato occhiali e quelli che ho adesso mi hanno rivoluzionato la vita, e anche per questo ho rimosso il borsello, rimango sempre poco attratto dalla politica e nonostante per un attimo mi ci sia avvicinato immediatamente ho fatto dietrofront, forse anche per ciò che ho visto di quella tipologia di ambiente ai livelli bassissimi in cui uno come me possa vedere la realtà politica sotto una luce più vicina e reale, la casa è sempre quella ma il mutuo è diminuito, ho comprato delle crypto che mi hanno fatto fruttare qualche soldino ma adesso stanno scendendo talmente veloce che mi spavento ogni giorno anche se comunque il saldo è attivo, sono tornato a essere un donatore di sangue dopo svariati lustri, sto scrivendo separando mille frasi solo con una virgola in una sorta di stream of consciousness, mi sono fatto vedere da uno bravo e alla fine ne sono uscito bene, bevo molti caffè e la colazione è sempre un toast, mi sono regalato dei videogiochi e faccio ancora regali alla mia dolce metà, ho fatto nuove amicizie e sto imparando a mettermi in gioco sempre di più anche se continuo con le mie difese e mi trattengo sempre un po’, coltivo anche se con molta fatica vista la lontananza, i rapporti con amici di vecchia data, la mia memoria perde sempre più colpi e si, forse uso un po’ troppo il cellulare.
Quindi, promemoria, adesso ho smesso di fumare e comincerò ad andare in bici per allenarmi che forse si farà un viaggio di un weekend con amici pazzi e contemporaneamente l’idea è quella di perdere chili e zavorre inutili e riuscire a fare almeno una decina di trazioni, fatte bene, alla sbarra.
Mah, ripeto, come primo post dopo 4 anni potrei ritenermi quasi soddisfatto, quindi vediamo come andrà, se mi succederà qualcosa di interessante o se passeranno altri 4 anni fino al prossimo post. Stay tuned


venerdì 31 gennaio 2014

Natale ed Epifania


Ogni tanto torna la voglia di scrivere qualcosa. 
L'evento scatenante è stata la notiziona bomba del 2013. Ciò che credevo non è.
Ovviamente frase criptica ma mai più spiattello i fattacci miei sul web. Dovrò pur mantenere un certo riserbo alla mia veneranda età!
Comunque notizia che sconvolge gli equilibri familiari e nasce corredata da duplici sentimenti: da una parte quello bello della novità, della possibilità e della scoperta, dall'altra ovviamente quella del senso di colpa e delle occasioni sprecate.
Ma adesso, grazie anche a chi non ha assolutamente idea di quello che gli sta accadendo attorno, si può ricominciare e trovare dei punti di contatto, dimenticando il passato e tutto quello che è stato e riscoprendo un nuovo rapporto e tutto quello che ancora può essere.

Poi ne sono successe tante di cose in quest'anno passato che a tentare di ricordarle tutte non ci riuscirei di certo. Sta di fatto che per me è sempre difficile mettere un punto sulle cose, soprattutto se il mio sentire è di non aver chiuso e concluso. A me piace tirarli fuori i sassi da sotto il tavolo e guardarli per bene e studiarli tutti insieme...che senso ha tirarli fuori e poi spaventarsi e rimetterli sotto? Sarà sempre più difficile guardarli in un secondo momento no? Si rischia addirittura di non aver più la forza di tirarli fuori!!!

giovedì 27 dicembre 2012

Compendio


Giunti alla fine anche di quest'anno tirare le somme è ormai quasi d'obbligo. Approfittando di questi pochi giorni dove il mio cervello può essere utilizzato, fuori dalle ore di lavoro, anche per una bella grigliata di cazzi miei e non per una padellata di bisogni infantili dei miei meravigliosi figli.
Due. Quest'anno è arrivata lei è sicuramente è l'evento che più mi ha rigenerato e destabilizzato durante tutto l'anno. Riprendere in mano le dinamiche e rimodularle per 4 e non per tre è stato decisamente impegnativo. Considerato che avevo appena avuto una parvenza di riappropriamento delle "mie" cose (qualche serata a far sport, qualche cinema, qualche birretta senza dover organizzare la serata qualche mese prima) il ripiombare in notti semiinsonni (per fortuna lei è molto più brava del fratellone) e nei pannolini non è stato facile.
Adesso mi manca già, ed è solo da meno di un giorno che non la vedo. Che belli i figli, anche se così impegnativi. Basta però. Ok? Due, checchesenedica, è il numero perfetto. Poi maschio e femmina, che altro chiedere? Si, esatto, una BMW 800R. Ma attendiamo i tempi maturi.
2012 anno di lancio nel mondo della libera professione, ancora attaccato al cordone della collaborazione con lo studio, ma nel complesso qualche lavoretto extra lo si è fatto e l'acqua al mulino c'è arrivata. Scorre con maggior difficoltà ma poi arriva...
Lavoro nel complesso con alti e bassi ma finalmente cambiato dal solito burocratico incartamento pubblico!
Dal punto di vista personale qualche passetto in avanti ma sempre lentamente, cosa che va bene ma richiede uno sforzo di volontà immane.
Sempre più convinto che quando qualcosa non vada nel verso giusto la cosa migliore da fare sia chiarire anche a costo di litigarci dietro un bel po' ma a volte mi arrendo di fronte all'impossibilità di alcuni di farlo e quindi attendo. Questione di tempi differenti.
L'importante è non perdere la speranza. Perchè comunque se tieni a un amico devi anche riuscire a rispettare le modalità altrui. La pazienza invece sta un po' scemando, ma come contropartita mi accorgo di aver maturato una buona lettura delle vicende che mi capitano
attorno. Sto diventando davvero grande? Imparando a chiedere scusa, che è sempre una cosa difficile da fare. Aspettare i tempi giusti per fare determinate mosse senza farle per onor della verità. Che fa male. Anche a me. Assaporando con gioia i momenti dedicati a me e le soddisfazione della famiglia che cresce e noi con lei. Si prospetta un anno molto impegnativo tra lavoro moglie, bimbi tra nido covo di malattie e materna organizzata da degli adolescenti
incapaci...
Obiettivi? Si ma anche no.
Charles Tomorrow

domenica 4 novembre 2012

il sentimento




seguendo l'onda dell'esternare emozioni, cosa che evidentemente non sono riuscito a fare fin d'ora e adesso sono un fiume in piena di sentimenti, scrivo e faccio outing.
IO PIANGO. Ultimamente lo faccio pure spesso...le ultime che ricordo sono dopo aver visto il film the help. da metà film fino alla fine ho pianto come un riccio.
ma veniamo al sodo. avete presente quando un film, un quadro, un'opera d'arte in generale vi fa nascere delle emozioni? quando guardando semplicemente un dipinto vi sentite come l'artista quando l'ha dipinto. quando una semplice occhiata vi porta in un mondo fantastico e non vi schiodereste per nessun motivo al mondo?
Si chiama arte. O passione, o sentimento chiamatelo come volete. C'era dentro il Frico che ho mangiato qualche giorno fa qua (Antica Trattoria Sguazzi). Ce n'era talmente tanto che mi sono commosso. Ho pianto per un Frico. Mi sto commuovendo anche adesso. Forse sto male. O forse sto troppo bene. Mah, sta di fatto che trovare questo ingrediente segreto al giorno d'oggi è stata una fortuna e piangere per la felicità è proprio bello!!!

venerdì 5 ottobre 2012

e le cose importanti



Twitter ha un po' ammazzato la mia scrittura sul blog ma in un certo modo l'ha anche migliorata. In qualità.
Adesso non scrivo più TUTTE le cose che mi succedono ma do un po' di risalto a quello che considero un po' più importante.
Come le cose importanti. Ci sono tante cose che ci succedono nella vita. Alcune cose belle e alcune cose brutte. Siamo buoni, cattivi e felici e tristi, ma alla fine quello che conta davvero c'è e si vede. Poi può succedere di prendere fischi per fiaschi e demoralizzarsi. Poi si possono scoprire cose che non avremmo mai immaginato. Il tempo, se noi non facciamo nulla, farà affiorare il Vero di ogni cosa. Magari non subito, nascosto dalla coltre di fumo generata dai mille impegni/problemi che la signora Vita ci piazza di fronte ogni giorno, però alla fine ciò che conta davvero viene a galla.
A volte però vengono a galla anche cose che credevamo belle e invece sono brutte e dopo il primo shock iniziale, se si impara a soprassedere e vedere quello che c'è dietro e a passare sopra e accettare e andare avanti, poi la vita è più bella.
Quindi è proprio vero che si deve tornare nel luogo del delitto. Evitarlo è come mettere sotto chiave una parte di noi che invece deve essere ascoltata e compresa anche se fa male e anche se ci piacerebbe vedere delle altre cose.
Quindi tornateci, torniamoci. Anche se non vi piace lasciate le porte aperte e non perdete la fiducia nella Vita, così tragicamente splendida in tutti i suoi aspetti.
E se la vita non viene a voi e vi sentite scoraggiati andatela a prendere per le orecchie e fateci un bel tuffo di fiducia dentro. Non può che farvi bene.

lunedì 16 luglio 2012

Sogno o son desto?



Io di solito non ricordo i sogni che faccio. E credo fondamentalmente sia un bene che le ultime due volte ho sognato maremoti e inondazioni. Ma questa le batte tutte.
Ovviamente non scendo nei dettagli del sogno anche perché ne ricordo solo alcuni tratti e alcune persone, non bene identificate, che mi accompagnavano.
Mi trovavo in una dimensione onirica (si, sogno nel sogno) e vagavo da un posto all'altro e la realtà che mi conteneva cambiava in base alle scelte che io o i miei amici viaggiatori facevamo. Si passava da fognature a prati verdi e un passo o una scelta apriva drasticamente e irremediabilmente una nuova realtà, diversa e non sempre piacevole.
Arrivo al dunque. Eravamo ad una stazione della metro dove si accalcavano parecchie persone, ma una mi colpisce perchè comincia a vaneggiare qualcosa sui livelli di sogno e sul fatto che quella poteva essere la realtà o forse era solo ancora un livello inferiore e quindi dovevamo fare un ulteriore salto per tornare alla realtà reale (tipo inception) ma con i miei compagni non lo caghiamo perchè sembra un po' un pazzo. Giriamo e giriamo finchè non si apre un passaggio dove tutti, e dico tutti, si incanalano verso quella luce. Io sto seguendo ma mi fermo perchè trovo un libro dal titolo "Finity is my pain" (c'era anche scritto il nome dell'autore ma non lo ricordo). Mi fermo, lo sfoglio e quando mi giro sono rimasto in fondo alla fila. Non mi convince la massa che se ne va e mi guardo attorno. Il pazzo di prima mi fa cenno di seguirlo e io vado con lui dall'altra parte. Istantaneamente mi sveglio (sul serio).
Il problema è la sensazione che mi ha lasciato questo sogno, che ancora perdura...
Sento che se non lo avessi seguito e mi fossi diretto verso la luce dove andavano tutti non mi sarei mai svegliato.
Devo smettere di bere cocacola la sera.
Sticazzi.

sabato 16 giugno 2012

Io sono Kenzo


In ritardo di circa un mese ecco il mio post sul primo matrimonio-combo-battesimo della bassa. L'era anca ora!
Ma passiamo ai fatti! Preventivando una giornata lunga e cercando di godersela a pieno abbiamo "mollato" il grande dai cuginetti e sequestrato la macchina del fratellone. Zozza a dir poco.
Arrivati a casa degli sposi cerchiamo di ambientarci in mezzo a caldo torrido e vestiti eleganti. Salutiamo vecchi amici, addormentiamo figlie nuove, beviamo vino-acqua-succo in modalità overflow e fumiamo mille cicche (chissà perchè in questi momenti mi viene una voglia irrefrenabile...).
Lo sposo è elegante ma la piazza in testa lo fa sembrare un rabbino con la Kippah, mentre la sposa è proprio sgargiante!!
Arrivati alla messa parcheggio al posto di uno scooterone all'ombra ma il caldo ci perfora...il fresco dentro viene subito smorzato nel tenere in braccio mia figlia, che viene successivamente immortalata svariate volte dal fotografo, che mi saluta pure (ma lo conosco?).
La liturgia è la "solita" vecchia storia del costruire su roccia o su sabbia quindi non mi dilungherò. Il piccolo è stato un signore anche se l'avvicinamento a Dio quando gli hanno messo l'acqua in testa dev'essere stato traumatico e non era felicissimo.
Il don era molto lusinghiero nei confronti del coro e sempre molto preciso nel parlare, forse troppo. Forse pure troppo attento al coro...
Da segnalare il diacono, identico a Bud Spencer. Quando si è avvicinato per l'offertorio ho deciso di donare metà dei miei averi per evitare discussioni.
Il momento degli sposi è stato bello anche se l'uomo ha sempre il vantaggio di parlare per primo. Dopo la sua promessa infatti toccava alla sposa che l'ha detta singhiozzando per l'emozione. Teneri!
Il prete conclude poi la celebrazione inneggiando alla bravura del coro e ricordando che se vogliamo sostituire il lancio del riso (spreco in faccia a chi muore di fame) con il lancio di soldi (non di metallo che quelli fanno male) siamo i benvenuti!
Optiamo per i coriandoli.
Il coro chiosa con Oh Happy Day e dopo il triplo applauso il don chiede alla platea se vogliamo un altro canto. No grazie. A posto così. 
Poi si passa al reparto cena e riusciamo a resistere fino alle 21 circa. Nel frattempo dopo aver sbevazzato qualcosa passo alla coca e alle chiacchiere con il resto degli amici d'infanzia. Qualche chiamata agli zii e poi il cuore ci richiama dal figlio grande ormai in modalità sonostancoqualsiasicosatuoiofacciamomiincazzoepiango. Lo portiamo nel letto e il giorno dopo si parte per le vacanze. Buon viaggio agli sposi e bravi tutti!

lunedì 4 giugno 2012

16 lunghi anni


Kim Thayil è il simbolo di quelli che per me sono diventati i Soundgarden. Un concentrato di vecchi ricordi. Legati al periodo del liceo, con ovviamente alti e bassi di quell'età.
Proprio di recente avevo visto i filmini delle gite di quegli anni e vedermi con quella felpa con non toglievo mai o quella tuta orribile (che stavo comodo) o gli occhialoni a goccia ed ero ripiombato nel vortice dei ricordi. Vedere questi ragazzotti ormai prossimi se non oltre, ai 50 anni, mi ha fatto un certo effetto. Concerto bellissimo, ci mancherebbe, se non qualche piccola defezione. Poca gente e quindi me lo sono goduto in tranquillità, buona compagnia e quindi anche viaggio ok (se non fosse per lo stop obbligato in quel di Brescia per collasso dell'alternatore).
Per me è la prima volta a un loro concerto. Nel lontano 1996, quando mi proposero di andarli a vedere per il tour di Down on the upside, ricordo ancora le mie parole: "in questo periodo non ho tempo, li andrò a vedere con il prossimo album".
Una lunghissima attesa di 16 anni...l'emozione è stata forte. Lo ammetto. Soprattutto quando hanno suonato i pezzi di Badmotorfinger, il loro miglior album secondo il mio modestissimo parere. 
È bello tuffarsi nei ricordi ogni tanto. Grazie ragazzi.
Per cocncludere la lista delle cose che non possono mai mancare a un concerto:
- il tipo più alto di te davanti che si muove esattamente come te
- il tipo vistosamente più ubriaco di te che ti rovescia un po' di birra addosso, ti chiede scusa e poi te la fa bere accendendosi una sigaretta diemnticando di averne già una accesa in bocca
- il tipo senza la maglietta, sudato, che sa un po' di capra
- i bagarini
- i venditori di magliette
- i venditori di birra che dopo che ne incontri 83 ti decidi a prenderne una
- qualche buon vecchio amico che non vedevi da tempo e incontri bevendo una birra







martedì 29 maggio 2012

#terremoto


e che siamo lontani...la prima cosa che ho pensato, dopo essermi assicurato che il tagliere appeso alla cucina e il lampadario sopra il letto smettessero di ondeggiare vistosamente, è al terrore che hanno provato le persone che si trovavano vicino all'epicentro.
Se questi ondeggiamenti scuotono e spaventano non oso immaginare cosa significhi provarlo sulla propria pelle...
Altra considerazione sui social network. Facebook poche cose, se non del tipo "oddio che scossa" ""avete sentito" eccetera. Su twitter invece si hanno le notizie istantanee, dopo qualche secondo dalla scossa la hashtag #terremoto era su tutti i profili, mio compreso.
Ma questo post non nasce da questi fatti, duplicabili da chiunque, ma dallaprecarietà della vita e del nostro non voler ammettere che da un secondo all'altro potremmo non esserci più. Siamo un puntino infinitesimale in un mondo che tentiamo di domare ma che basta si dia una scrollatina per farci rabbrividire e riportarci al nostro posto. 
È inutile recriminare o cercare colpe. Avanti. Tagliare gli sprechi e un'ottima idea come ho letto potrebbe essere di destinare i soldi della parata del 2 giugno ai terremotati, visto che le calamità per lo stato non esistono più.
Quindi memento mori e fate adesso tutto quello che state rimandando da un po' di fare. Vivete la vostra vita e non perdetevi nelle piccolezze che ci sommergono tutti i giorni. È tutto troppo breve per sprecarlo così...prendete in braccio i vostri figli, abbracciate le vostre mogli e giocate e parlate e amate e accettate quello che succede, anche se è difficile. Avanti. Forza. E adesso cerchiamo l'IBAN per donare qualcosa a chi ha davvero bisogno.









lunedì 12 marzo 2012

Libero ma non troppo


Capita no? Non tutti lo condividono ma capita.
Ecco, a me sta girando un po'. Mi rendo conto dell'impossibilità di certe persone di compiere qualsiasi tipo di gesto verso "l'altro" (inteso come qualsiasi altra persona che non sia essa stessa), catapultati senza speranza di ritorno nel loro piccolo mondo egoista.
Però non riesco a mettermela via.
Tutti quei commenti, quelle parole alle spalle (che comunque arrivano in un modo o nell'altro, anche a distanza di mesi) lasciano il tempo che trovano. Sembra tutta invidia o incapacità di comunicare, o forse semplicemente idiozia, o forse troppa intelligenza che sfocia in cattiveria.
Sta di fatto che poi si è in una posizione svantaggiata, si è impossibilitati alla replica. Abbassarsi allo stesso livello e attaccare sarebbe inutile nonchè controproducente, rimane l'arma del dialogo ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, dicevano i saggi.
Quindi rimane solo una soluzione, mettersela via. Fare il proprio lavoro senza che le malelingue ti tocchino e cercare di essere sempre giusti e corretti in quello che si fa.
È risaputo anche che le bugie hanno gambe corte, naso lungo e culo basso quindi prima o poi qualcuno striscerà vicino a me e vedremo se in quel momento sarò così magnanimo da aiutare o se il fastidio che mi sta procurando ora mi farà calpestare lo strisciante soggetto.
Ma questo lo scopriremo solo più avanti...per ora so di certo che ho fatto tanto per cercare di sistemare le cose, ma come in un rapporto di coppia si deve essere in due per risolvere le cose. Da solo non ce la faccio, non credo di aver la forza di ricucire un buco che ormai sta diventando troppo grande. 
Poi c'è il rovescio della medaglia, cioè che forse me ne sto autoconvincendo, non trovando dialogo dall'altra parte, ma i segnali e le terze persone (che ci sono sempre e parlano) sono stati abbastanza chiari.

venerdì 2 marzo 2012

Che dura...


...diventare grandi. Dopo svariati mesi (mettere in vendita a ottobre non è stata così una buona idea come pensavo) finalmente, o per sfortuna, ce l'ho fatta. Gianni a breve andrà in altre mani.
La cosa si è conclusa così, in fretta, dopo due prove due. Del resto bastava vederlo per innamorarsene e decidere per l'acquisto. Tutti i potenziali compratori che si erano fatti sentire precedentemente hanno sbagliato proprio questo, non sono mai venuti a vederlo.
A me è bastato accenderlo per capire quanto mi è mancato durante l'inverno e quanto mi mancherà. Anche se in efetti la marmitta LeoVince ha dato il suo buon contributo.
Anche Dario, nome di fantasia, si è convinto subito, tanto che mi ha schiaffato subto fuori un bell'acconto in contanti. Dopo un vano tentativo di trattare il prezzo (ho capito che stava bleffando guardando il sorriso che partiva dalla sua faccia e arrivava fino al sedere) ho ottenuto il prezzo che volevo, senza scendere di un euro (fatta eccezione per il bollo, pagato l'altro ieri).
Magra consolazione per una vendita che razionalmente era prevedibile egiustificatissima ma emotivamente mi ha creato molti più scompensi di quanto pensassi.
Alla fine la moto era veramente l'unica cosa di totalmente mia, senza compromessi. Mia.
Questa scelta, dolorosa ma inevitabile, sarà una bella cicatrice che mi porterò per un po' di tempo.
Qualcuno non capirà, qualcuno tenterà di capire, qualcuno non capirà e ci scherzerà pure sopra, ma nessuno, tranne chi ci è già passato, potrà veramente comprendere cosa significhi vendere una moto. La prima moto.
Per fortuna che c'è mio figlio, sempre pronto a ricordarmi, da quando gli ho detto che vendo la moto, che quando lui e sua sorella saranno più grandi papà si comprerà una bmw. Gialla.

giovedì 2 febbraio 2012

e Dinda?


Ma Dinda c'è? Dopo un paio di settimane di vita mi rendo conto che i secondi figli sono più fortunati. O perlomeno i miei secondi figli!
Mi rendo conto di essere molto più tranquillo, affrontando le varie tappe obbligatorie con molta più naturalezza e tranquillità, anche se l'errore ("anche suo fratello faceva/era così" è dietro l'angolo). Poi le aspettative, dannate aspettative, ci sono sempre, ma per quello ci stiamo lavorando. L'esempio più banale sono le coliche, credevo con la seconda ce le saremmo risparmiate ma avevo fatto i conti senza l'oste!
Per il resto è uno spettacolo, nonostante le sveglie notturne che inevitabilmente ci sono.
È ancora prestissimo lo so però dovevo scriverlo che sono orgogliosissimo della mia famiglia.

sabato 14 gennaio 2012

Si, una famiglia


Ecco qua. Un'altra donna nella mia vita. Probabilmente quella che mi farà innamorare di nuovo e quella che mi farà diventare i capelli bianchi del tutto.
Mia figlia.
Adesso si, lo posso dire ufficialmente. Siamo una famiglia.

giovedì 12 gennaio 2012

La vita su due ruote, senza motore


È incredibile cosa si possa realizzare semplicemente andando in giro in bicicletta. Mi è successo qualche giorno fa, mentre andavo/tornavo a casa infreddolito dalle temperature glaciali.
Prima un quasi scontro mentre tentavo di spostarmi a destra per evitare l'impatto mentre anche l'altro ciclcista si spostava dalla stessa parte per evitare l'impatto, o forse per cercarlo...poi un altro incontro con una ciclista in un continuo scambiettamento di direzione fino a sfiorarsi sollevati di aver evitato l'inevitabile.
Ecco. È incredibile o no? Secondo me questi du eincontri racchiudono l'essenza del rapporto con gli altri: si può provare a capire, immaginare, mettersi nei panni dell'altro ma non ci si riuscirà mai completamente perchè ogni persona ha vissuto esperienze troppo diverse, anche se simili, per poter essere veramente compresa. Si può invece fregarsene e andare dritti per la propria strada, rischiando di cadere e far cadere chi ci sta vicino, si può essere titubanti e nel tentativo di far capire e farsi capire peggiorare le cose. 
Si può capire qualcuno si e qualcuno no, sbandando e zigzagando ma nel complesso essere coerenti con le proprie scelte.

Il viaggio in bici come metafora della vita, ma ci pensate? Incredibile.

mercoledì 4 gennaio 2012

Bandierina


E comincia così, il nuovo anno, con un piazzamento a premi in un torneino tra amici.
Organizzazione impeccabile, sicuramente migliorabile sotto il punto di vista della partecipazione...la formula R.S.V.P. (Répondez, s'il vous plaît) è di difficile comprensione per chi non ha mai organizzato nulla e che costringe chi organizza a mandare un paio di sms in più per sollecitare la risposta. Che sommati fanno altri soldini spesi per la gloria. 
Ma il risultato finale è decisamente soddisfacente e alla fine ne è valsa la pena.
Da segnalare la mia uscita al 4° posto direttamente contro un palo (AA) con il più classico dei cooler contro il quale solo una dose massiccia di culo avrebbe potuto far qualcosa...imparabile!

lunedì 26 dicembre 2011

Vivo o morto o X


Ed eccoci qui. Vivi alla fine del 2011. Compendiando. Soprattutto con il vero post numero 200 (duecento). Uno zelante visitatore mi ha fatto notare cortesemente che il precedente era il 199esimo. Vabbè. Chiedo scusa ufficialmente. Ma torniamo a noi.
In questo periodo di illuminata illuminazione dovuto principalmente al freddo polare che mi assale come un orso mentre sfreccio in bici evitando i passanti che soggiornano nella ciclabile come se fosse un marciapiede pedonabile (ok ok la smetto) ho deciso di compendiare l'anno che volge al termine, come la sesta serie di Dexter.
Natale. Finalmente comincia ad acquisire un significato altro per me, ex freddo cinico bastardo consumista. Meno male che ci sono i figli a portare un po' di conoscenza in questo mondo principalmente corrotto e corruttibile ma con un sottofondo di gioia e bellezza indicibile, che per vederlo, lo strato, bisogna scavare non poco...
Quindi una ritrovata attenzione a ciò che mi circonda, vedendo sia il marcio che il buono che contraddistinguono tutto il mondo (Yin e Yang eccetera eccetera) e cercando di trovare un equilibro in tutto ciò, gettando il superfluo e tenendo il buono, anche di chi mi sta sul cazzo, che non è poco.
Un fine 2011 alla ricerca si può dire, ricerca più profonda, meno alla carlona, come direbbe la mia prof del liceo. Un fine anno che dissotterra e porta alla luce cose belle e cose brutte, vecchie e nuove, trite e ritrite (queste non sono opposti in realtà ma sticazzi).
Tanta musica nuova e poco orecchiabile ai più, una dissertazione su mucche grandi e piccole e su bmw e honda, non chè su cavalli con le gambe aperte e papere che si lavano i denti. Chiamiamola autodeterminazione via.
Lista di cose importanti spuntata e ridimensionamento degli hobby. Tentando di vendere la moto ma o è il periodo o non c'è mercato perchè mi hanno chiamato solo in due e proponevano baratti...mah, la crisi?
Macchina nuova. Bella bella. Tanti debiti ma per fortuna i soldi non sono ancora diventati un problema visto che sono ancora pochi...
Quindi un 2011 fondamentalmente positivo. Veniamo ai risultati:

2011.
- diemmeci smetterà di gareggiare per il puro e semplice gusto di gareggiare. Cercherà di portare a termire le gare iniziate vivendole come crescita e non come competizione.
Si, questo obiettivo lo considero raggiunto, o perlomeno a un livello ordinario di coscienza.

- smettere di fumare
Se smettere vuol dire fumare solo nelle occasioni speciali (feste e uscite serali) allora ho centrato anche questo

- andare a picchiare un po' di persone (agonisticamente parlando)
...ci sono riuscito solo per un paio di mesi...

- conseguentemente al punto precedente perdere qualche chilo
...eh sticazzi...

- fare un po' più di ferie (proposito indotto)
Due settimane filate al mare sono state un toccasana!

- giocare meno a poker (indotto) e vincere di più
Firmato un contratto per giocare meno e attualmente in positivo! VAMOS!

- fare qualche lavoretto extra (meglio se retribuito)
Qualcosa si muove!

- smettere di cambiare casa
Smesso!

- conseguentemente appendere i quadri alle pareti di questa
...da fare...

- fare un bel giro in moto (un weekend)
...qui caduto miseramente (in tutti i sensi)

- leggere molti libri e leggere meno feisbuc, conseguentemente scrivere di più sul blog
Libri fino alla metà dell'anno, feisbuc insomma, blog meglio

2012
Amare alla follia mia figlia
Andare ai concerti di Soundgarden e dei Porcupine Tree
Mettere in ordine le cose del passato
Vendere la moto
Leggere leggere leggere
Vincere un bel torneone di poker
Portare la mia FAMIGLIA in vacanza
Telefonare di più
Aspettare di meno
Non arrabbiarsi per gli altri
Andare a letto più presto

Postilla al post di fine anno: rileggendo quello che scrivevo sul Natale solo qualche anno fa (l'ho fatto perchè in giro ci sono molti post natalizi alla merry fucking xmas) mi rendo conto che per me é cambiato parecchio. La cosa che posso dire, a tutti quelli che come il me di un tempo pensano che il Natale sia solo la parte brutta (festoni, parenti che non vuoi vedere, convenzioni a cui sottostare), è che, come del resto in tutto quello che facciamo, c'è anche la parte bella. In ogni cosa, qualsiasi cosa, facciamo c'è all'interno, nascosto e spesso invisibile, c'è il tutto. Il bene e il male, il bello e il brutto, la gioia e il dolore, la falicità e la tristezza, la vita e la morte. Riuscire a vedere il si e il no in tutto quello che ci circonda sarebbe un altro bel desiderio per il 2012, per vedere la realtà con più oggettività, senza farsi trascinare dagli eventi ma vedendoli e governandoli. Buon Natale passato presente e futuro e buon anno!

200 di questi post! E anche qualcuno in più!

Vi siete chiesti del titolo? Bravi! Continuate a farlo

mercoledì 14 dicembre 2011

200 e non sentirli

Eccoci. Ci siamo arrivati finalmente! 200 post per questo piccolo blogghino privato. Ultimamente valvola di sfogo. Ormai lontani i tempi in cui insultavo gratuitamente il Natale e il giorno del mio compleanno. Giunto a una maturità inaspettata in questo periodo sto facendo i conti con il mio passato e inevitabilmente anche con il presente. Devo dire che la conoscenza del passato e delle sue dinamiche aiuta non poco a focalizzare sul presente e a fare un po' di ordine in questo bellissimo casino che è la vita. Questo confusionario disallineamento è di difficile gestione ma aiuta a vedere cosa c'è in tavola per poi riordinare il tutto in maniera più coerente e utile. Un po' come un piccolo tsunami interno, da fuori sembra tutto uguale, tranne la barba bianca e che continuano a confondere nome con cognome, ma dentro qualcosa si muove e ribolle. Periodo molto importante questo, dove, nonostante gli alti e bassi, va molto bene e le cose importanti sono chiaramente definite nella mia testa. 
Tra un po' poi rivoluzioneremo anche la vita esterna con l'arrivo della piccola Dinda che pareggerà i conti maschi/femmine in famiglia. Famiglia. Ecco la parola che ben riassume quello che ci stiamo accingendo a essere e diventare. Una famiglia. Poi basta, credo...


p.s. devo togliere la possibilità di "reagire" ai post del blog...da quando ho messo quelle caselline (tipo gli "ilike" di feisbuc) i commenti, già abbastanza scarni, sono scemati ulteriormente....commentate gente commentate!!!

disappointment

Era da un po' che avevo in mente questo post. Il leit motiv è sempre un po' lo stesso, quello delle aspettative...in un certo qual modo...
Qui però abbiamo una variante, cioè il vero interesse delle cose.
È indubbio che una cosa nuova all'inizio sia trainata sia dal sentimento che la permea sia dal fatto che, banalmente, sia nuova e l'entusiasmo la faccia da padrone perlomeno all'inizio.
E poi?
Qui c'è il nodo. È un po' quello che dico quando un amico mi chiede se insistere o meno con una ragazza (o mi chiedeva visto che adesso son quasi tutti ammogliati, fidanzati o figliati).
Visto che non si risponde mai con un'affermazione, soprattutto quando non si conosce la risposta, quello che dico è: ma a lei ci tieni? Se la risposta è si allora vai, investi tutto te stesso e se non va almeno ci avrai provato. Se invece la risposta è no hai risparmiato del tempo prezioso per cercare l'amore altrove.
Ecco. Quando subentra la routine tutto sta in questo: voglio davvero stare in questo posto? Mi trovo bene con questi colleghi/amici/parenti? Si? Allora spacca! No? Meglio che qualcosa cambi allora...
Ammetto che rendersi conto di questo può avvenire in molti modi, da quello brutale, veloce e molto sofferto a quello indolore ma lentissimo.
Nel secondo caso poi è difficile uscirne, soprattutto per questioni di lavoro/affetto che spesso sono molto più intricate di un logico e razionalissimo "non sto bene vado via".
Certo, tutto si può fare, come mi era successo per un vecchio lavoro, e andare in 4e4=8 fuori dai maroni senza un lavoro di supporto ma volete mettere?
Stare in un posto dove non ti senti a tuo agio e perdere mesi della propria vita? Ma scherziamo? Via. Subito.
Ma per un lavoro è anche più facile, a mio avviso. Quando si tratta di persone è molto difficile soprattutto perchè non tutti sono critici nei propri confronti e alcuni difficilmente mettono in dubbio modalità e comportamenti che attuano, soprattutto se sono comportamenti meccanici e inconsci.
Vai a spiegare tu che dicendo questa o quell'altra cosa ferisce questa o quest'altra persona a uno che non se ne rende nemmeno conto!
Quindi altro nodo. Te lo dico e mi mandi a cagare perchè non capisci? O non te lo dico e vado via? Oppure non te lo dico e rimango ma non sono a mio agio? Chiaro che ci sarebbe la quarta, corretta, soluzione: sto e con calma te lo faccio capire senza star male, ma come sempre tutto questo è molto difficile.
Soprattutto quando si vanno a toccare meccanismi dentro di noi che sono in atto da 30 e passa anni. Agire diversamente è sempre problematico nei confronti di quello che è il nostro essere.
Nella soluzione corretta c'è anche l'accettazione di quello che sono gli altri e prenderli per quello che sono, senza tentare di far capire o spiegare o chissà che, nella buona e nella cattiva sorte, un po' come il matrimonio.
Ma qui ritorna il nodo. Non posso dilapidare tempo ed energie per capire il mondo, che già ne ho del mio, quindi per forza di cose (l'energia disponibile è quella che è) faccio selezione.
Poi se anche la pratica me lo fa capire...se sono sempre io a cercare una persona che poi quando ci sto assieme non mi mette a mio agio chi me lo fa fare di continuare? E se sono sempre io che insisto per ritrovarci e stare assieme e mi sbatto chi me lo fa fare? Dopo un po' mollo la presa e sposto il tiro non necessariamente agli antipodi ma semplicemente verso una direzione dove le cose scorrono facilmente senza difficoltà.
È anche un discorso logico, visto dal punto di vista dell'altro: non ho molto di cui parlare con te quindi ti chiamo solo se ho bisogno o se mi sento in colpa perchè è passato troppo tempo o solo perchè oggi si e per due settimane no. Quindi perchè dovrei forzare le cose io e tentare di cavare il sangue dalle rape (ah, i saggi)? Probabilmente era un percorso obbligato e in questo non c'è nulla di male. Esserne consapevoli è già metà dell'opera e sicuramente aiutare ad accettare i pregi e i difetti miei e del mondo. Forse la cosa che più mi infastidisce, altrimenti non credo mi starei sfogando nel mio blog, è un po' la non capacità generale (capita spesso anche a me) di vedere il mondo con gli occhi degli altri. Del dare per scontato. Dell'aspettarsi che gli altri si comportino come faresti tu. Del parlare parlare e poi non fare, del parlar bene e razzolare male, dell'ipocrisia che si accentua sotto natale, di tante altre piccole cose che fanno la differenza.
Esempione: amico 1, puoi non vederti per mesi e poi è come aver lasciato il discorso la sera prima. Altro amico, puoi vederti anche tutte le sere ma c'è sempre un nonsoche di non detto, che aleggia, che non vi fa sentire bene...Vi è mai capitato?

lunedì 12 dicembre 2011

Dedicato a colui che nello stress è come me


Ci sono momenti in cui hai un casino di cose da fare ma non riesci a cominciarne nemmeno una...vi è mai capitato?
Quindi non faccio un kaiser e scrivo. Scrivo perchè ci sono alcuni momenti in cui vorresti un rastrello per portare al tuo livello (minore o maggiore non ha importanza) tutti i guidatori del mondo. vorresti con una paletta spazzare via chi guida diversamente. Con un pennino resettare le modalità differenti di guida. E fare in modo che TUTTI si comportino allo stesso modo. identico. Sincronizzato. Come te. uguale uguale.
Analizziamoli:
CASO A - sei in macchina
1. fermo al semaforo imprechi per il distrattone di turno che ti ha fatto perdere il verde e sei fermo al rosso, il secondo, in 2 minuti, oppure sei passato infrangendo mille codici e ti bulli dietro gli insulti di tua moglie. la mattina bere tanto caffè.
2. ci sono due corsie, una rotonda da due corsie ed esci in due corsie, ma tutti stanno su quella di destra insultando chi, senza infrangere nessuna regola, viaggia su quella di sinistra. il codice della strada è in evoluzione e tu no. Conosci Darwin?
3. nel caso precedente il mona che ti sbuca fuori, soprattutto se sei in moto, senza guardare, c'è sempre. Quando si perde la pazienza accertarsi di perderla quando non passa nessuno.
4. due corsie che diventano una c'è sempre il mona che, per principio, non ti vuole far passare, imbottigliando di fatto il traffico. Tanto dobbiamo passare tutti, hai proprio il pisello così piccolo?
5a. immissione in tangenziale: caso 1 - io sono in tangenziale, se ho spazio alla mia sinistra, te lo giuro, mi sposto e ti faccio passare, ci mancherebbe. ma se ho un caccia bombardiere che viaggia a mach 3 e un camion davanti perchè mi tagli la strada? Fermati no? Il mondo è una costellazione di variabili. Considerale a volte.
5b. caso 2 io devo immettermi. Ma se sono le 4 di notte e non c'è nessuno né davanti né dietro e soprattutto nemmeno a sinistra perchè ca**o mi devi far fermare? Io sono una variabile. Le questioni di principio a cosa servono?
6. autostrada. è inutile che sfanali. sto facendo i 130km/h (c'è il tutor e non posso far di più) in più a sinistra ho il guard rail e davanti a me c'è un altro guidatore che ha me dietro e un camion sulla destra. Dove ca**o vuoi che vada? Aspetta no? Guarda più in là del tuo grande naso peloso.
6b autostrada. il fatto di mettere la freccia (due nanosecondi prima di cambiare corsia) non ti da il diritto di sorpassare il camion che hai davanti, magari ci sono anche delle altre macchine che sopraggiungono...osserva il mondo che ti circonda con armonia
6c autostrada. corsie di accelerazione. corsie. di. accelerazione. accelerazione. accelerare. non fermarsi. non. fermarsi. cazzo. no! usa una forza costante sul pedale vedrai che le cose miglioreranno
7. Se metto la freccia molto probabilmente devo svoltare o parcheggiare. Fattene una ragione.
8. Se freno spesso c'è un motivo. Magari uno stop o un pedone che ha la precedenza. Rispettiamo le distanze per piacere.
9. Sei pedone e hai la precedenza ma se mi fai anche una corsetta e mi attraversi in metà tempo sono più contento (nd a. de m.)
10. Piove e ti spaventano le luci riflesse? Hai paura dei camion in autostrada perchè ti sembra ti cadano addosso? Stai a casa. Lì sei protetto e nessuno ti farà del male.
11. Se non sai parcheggiare cerca dei posti facili ed evita di occuparne 3...c'è gente che ha solo una macchina per famiglia ed è senza garage, quindi il posto fuori serve! Le linee bianche o blu le disegnano per una ragione. Prova a pensare quale potrebbe essere.
12. Non ascoltare ligabue. Irrita il tuo vicino. Tanto.
CASO B - sono in bici
Mi sono già dilungato su questo, essendo principalmente ciclista. Sottolineo alcune cose:
1. se ci sono le strisce per i ciclisti potrei sfrecciarti davanti e avresti torto. Quindi rallenta dove sai che c'è un gran passaggio di pedoni-ciclisti, grazie. In questo modo tornerò a casa dalla mia famiglia senza dover sfuggire alle autorità per omicidio.
2. quando esci dal parcheggio e prima della strada c'è un marciapiede ricorda che sul marciapiede marciano i piedi dei pedoni, potresti salvare qualche gamba.

Vabbè, sfogato.