martedì 29 maggio 2012

#terremoto


e che siamo lontani...la prima cosa che ho pensato, dopo essermi assicurato che il tagliere appeso alla cucina e il lampadario sopra il letto smettessero di ondeggiare vistosamente, è al terrore che hanno provato le persone che si trovavano vicino all'epicentro.
Se questi ondeggiamenti scuotono e spaventano non oso immaginare cosa significhi provarlo sulla propria pelle...
Altra considerazione sui social network. Facebook poche cose, se non del tipo "oddio che scossa" ""avete sentito" eccetera. Su twitter invece si hanno le notizie istantanee, dopo qualche secondo dalla scossa la hashtag #terremoto era su tutti i profili, mio compreso.
Ma questo post non nasce da questi fatti, duplicabili da chiunque, ma dallaprecarietà della vita e del nostro non voler ammettere che da un secondo all'altro potremmo non esserci più. Siamo un puntino infinitesimale in un mondo che tentiamo di domare ma che basta si dia una scrollatina per farci rabbrividire e riportarci al nostro posto. 
È inutile recriminare o cercare colpe. Avanti. Tagliare gli sprechi e un'ottima idea come ho letto potrebbe essere di destinare i soldi della parata del 2 giugno ai terremotati, visto che le calamità per lo stato non esistono più.
Quindi memento mori e fate adesso tutto quello che state rimandando da un po' di fare. Vivete la vostra vita e non perdetevi nelle piccolezze che ci sommergono tutti i giorni. È tutto troppo breve per sprecarlo così...prendete in braccio i vostri figli, abbracciate le vostre mogli e giocate e parlate e amate e accettate quello che succede, anche se è difficile. Avanti. Forza. E adesso cerchiamo l'IBAN per donare qualcosa a chi ha davvero bisogno.









1 commento:

  1. --siamo un puntino infinitesimale, basta una scrollatina.....-- George Carlin, pace all'anima sua, sarebbe statod'accordo con te. LG

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