mercoledì 21 gennaio 2009

Siamo circondati da idioti? SI

Se nei post precedenti era una domanda adesso è un'affermazione.
SIAMO CIRCONDATI DA IDIOTI.
Altra storiella: compro una cosa e poi, per comprovata incompatibilità meccanica, decido di rendere la merce (premetto che avevo pure detto al negoziante la possibile incompatibilità).
Cosa succede? Mi dicono che non possono restituirmi denaro contante e quindi mi fanno un buono da tot euro.
Ok. Per me non ci sono problemi. So già cosa mi servirebbe: un telefono! Prendo il catalogo e vado a casa.
Scelto l'articolo alcuni giorni dopo, chiedo ad un amico, che al tempo non aveva nulla da fare, di intercedere per me e di andare a comprarmi il telefono con il buono. Lui va. Gli rispondono che non hanno il telefono in questione (io l'avevo scelto da un LORO catalogo).
Ma va bene. Sarà il commesso idiota, c'era da aspettarselo.
Torno io e parlo con un tipo (evitando di farmi servire dal commesso idiota, di cui avevo una descrizione precisa).
Ordino il telefono: "la avviseremo con un messaggio dell'arrivo della merce".
Perfetto.
Dopo una settimana torno:
"ricevuto il messaggio?"
Certo!
"nome?"
Diemmeci.
Passano lunghi minuti e non trovano nulla. Poi riappare con delle cuffie wireless...
scusa ma non credo sia questo il mio articolo.
"ah sì, scusa...nome?"
Carlo Diemmeci.
Dopo altri lunghi minuti e essersi consultato con un altro ragazzo meno male che non era il commesso idiota, riappare.
"Era sotto la C, per forza non lo trovavo!"
Eh certo! Idiota! Se ti mettessi d'accordo con il tuo cervello e catalogassi gli articoli SEMPRE con il cognome sarebbe meglio che decidere a sentimento una volta nome e una volta cognome...

Ma fin qui è nulla! Trovato l'articolo mostro il buono e vedo il terrore sugli occhi del commesso.

dialogo reale e commenti miei tra parantesi
"Eh questo è un problema...non posso farti lo scontrino"
Scusami? (mi prendi in giro?)
"Se ti facessi lo scontrino in cassa non avrei i soldi"
si, chiaro, però quando ho restituito l'altro articolo in cassa vi siete trovati dei soldi in più (che guarda caso sono gli stessi del buono) e il vecchio scontrino è stato stornato....
"Ma come faccio a essere sicuro che l'abbiano stornato?"
la mia parola non basta? (e io che diavolo ne so...avrete le vostre procedure!)
"dovrei mettermi a cercare tra tutti gli scontrini emessi e poi sul buono non c'è la data...ci metterei troppo tempo..."
(no..la mia parola non basta...) l'importante è che io abbia uno straccio di prova che l'ho comprato per la garanzia
"allora le faccio questo...non è molto legale ma almeno certifica che lei ha comprato l'articolo"
ma quindi non c'è possibilità di avere un regolare scontrino (e che i soldi che vi ho già dato, a questo punto non risultanti da nessuna parte e quindi in nero siano tassati)?
"no impossibile"
l'importante è che se ci dovessero essere dei problemi questo valga come garanzia
"certo, però la prossima volta si faccia una fotocopia dello scontrino"
se i suoi colleghi me l'avessero lasciato, lo scontrino, l'avrei potuta anche fare (la fotocopia), chieda al ragazzo, è stato lui a farmi il buono
"no no..non c'è tempo di chiedere a tutti"

A questo punto sono uscito abbastanza indispettito. Mi sembrava di aver raggiunto il limite della tolleranza.
La domanda che sorge spontanea (mi sento un po' Lubrano) è: ma se tu, negozio, mi dai un buono per fidelizzare la clientela e obbligarmi a tornare, poi non puoi essere così idiota da fare di tutto per ostacolare me, cliente, nell'acquisto, privandomi di un mio diritto!
Perché io, cliente, non torno più!
E pensate che mi avanzano ancora 14 euro...

lunedì 19 gennaio 2009

Il Natale è più bello se è kitsch

Eccole, il kitsch è tra noi. Queste sono le foto di questo Natale, selezionate per voi. Il primo posto, per problemi di privacy, non è pubblicabile, quindi eccovi il secondo posto (si commenta da solo):

Ed il terzo posto (da notare il dettaglio delle colombe finte):

Arrivederci al prossimo Natale Kitsch!

martedì 13 gennaio 2009

Siamo circondati da idioti

23/12/2008

Come definizione è decisamente politically scorrect, ma il periodo in cui ci troviamo mi permette di amplificare l’intensità delle mie affermazioni, in virtù delle tipiche espressioni natalizie: “siamo tutti più buoni” e della sua antitesi “sono tutti più idioti”.
Da un po’ di tempo Lisa necessitava di un auricolare per evitare multe e contravvenzioni per guida pericolosa e porto di telefonino. Mi attrezzo con largo anticipo (settembre) cercando nei vari centri commerciali un auricolare universale che possa essere compatibile con il suo telefonino. Niente. Alla fine mi arrendo e cerco su internet distributori ufficiali della Samsung per ordinare direttamente il pezzo originale, d’altronde, se universali non ne riesco a trovare, è l’ultima soluzione percorribile.
Primi di ottobre, ordine al primo negozio:
“non si preoccupi, tempo due settimane e glielo consegniamo”
Dopo due settimane chiamo e scopro con orrore che stanno traslocando, hanno un po’ di casino in negozio (e anche nel cervello) e mi dicono che avrebbero richiamato non appena disponibile.
Siamo in dicembre e ancora nulla.
Io, che in queste cose sono dubbioso come Tommaso, vado a ordinare lo stesso auricolare in un altro negozio dove, con la stessa serietà, mi dicono la stessa cosa: “due settimane e la chiamiamo”.
Dopo due settimane, siamo ai primi di novembre, chiamo per sapere e mi sento dire, abbastanza sgarbatamente:”le avevamo detto che avremmo chiamato noi. Deve essere paziente.”
Ok. Sarò paziente. Quindi il regalo che volevo fare perché serviva dovrà essere declassato a regalo di natale. Pazienza. Altre due settimane e mi chiamano: “l’auricolare è qui, può passare a ritirarlo”.
Oh! Finalmente un po’ di serietà. A cavallo del Gianni mi fiondo al negozio e attendo fiducioso il mio turno. Non appena vedo l’auricolare rabbrividisco…l’attacco è simile ad una porta usb 2.0, e quindi non c’entra una fava con l’attacco del cellulare di Lisa. Cortesemente e senza inalberarmi faccio notare al ragazzo che l’auricolare è sbagliato. Con sommo disappunto lo stesso ragazzo controlla sul pc ordine e corrispondenza dell’articolo e con fare saccente mi dice che “no. è quello giusto.” Un po’ indispettito faccio valere le mie convinzioni ma purtroppo è il commesso che fa la parte di Tommaso e mi dice che il suo auricolare è giusto fino a prova contraria.
La prova contraria c’è, e arriva due ore dopo. Con fare decisamente strafottente e sogghignando mentre si fa girare il cellulare tra le dita, trovandosi di fronte alla prova inoppugnabile della sua idiozia in quanto anche una larva capirebbe che si è sbagliato di grosso, ottengo di poter parlare con il capo, che per fortuna ragiona. Dopo due o tre saracche in finlandese insultando il fornitore mi dice l’amara verità: “è passato così tanto tempo perché già dopo due settimane era arrivato l’auricolare ma mi ero accorto fosse sbagliato. Quindi ho fatto un secondo ordine sperando che il fornitore avesse capito l’inghippo, ma, evidentemente, quel ******** del fornitore non ha recepito la correzione. Mi dispiace ma devo ordinarlo nuovamente.”
Vabbò. Se non si può fare altrimenti ricominciamo la trafila.
Il tempo passa e nessuno mi chiama. Ogni tanto chiamo io ma non c’è nulla di nuovo su nessun fronte. Ma perché ho deciso di scrivere questo post? E perché l’ho intitolato così? Perché oggi ho ricevuto una telefonata: “Signor diemmeci il suo auricolare è qui, lo può venire a prendere quando vuole”
Io, che non mi fido nemmeno della mia ombra, chiedo gentilmente: “ma è quello giusto o è arrivato di nuovo quello sbagliato?”
“un attimo che controllo…si è quello giusto, venga pure”
Io, chiaramente, dopo le precedenti esperienza, insisto: “ma ne è sicuro? Guardi, per cortesia, dia una semplice occhiata all’attacco dell’auricolare, assomiglia ad un attacco classico delle cuffiette o sembra più un attacco usb, tipico dei cellulari samsung?”
Al sentire questa frase lo stesso commesso Tommaso che mi aveva assistito la prima volta (perché era lui, l’ho riconosciuto dalla voce) chiede lumi. Lo erudisco, per l’ennesima volta, sulla mia vicenda e dopo un suo loquacissimo “AH!” sparisce per chiedere informazioni al capo.
Mogio mogio mi dice che l’auricolare che ha in mano è lo stesso che avevo già visto e rifiutato, che stanno ancora aspettando la sostituzione e che mi richiameranno non appena arriverà, ecc, ecc, che si scusa tanto, che gli dispiace di avermi disturbato, che su che giù, cheppalle!!!…siamo circondati da idioti o no? O forse, più che idioti, direi persone a comparti stagni, che non riescono a collegare due eventi interconnessi ma avvenuti in tempi diversi.

Ad oggi (13/01/2009) dopo alcune telefonate, ancora nulla…che faccio? Compro un nuovo cellulare con auricolare incorporato?

giovedì 8 gennaio 2009

Bentornato!

Dopo la mia dipartita, ormai due mesi fa, ecco il mio rientro.

Disintossicato, ripulito amicizie non desiderate e sicuramente non desiderabili, il nuovo diemmeci si è rimesso in feisbuc.

Il sondaggio è andato meglio del previsto! Addirittura 10 voti! Adesso non vi rimane che cercare la mia nuova pagina da “personaggio pubblico” su feisbuc e diventare miei fan!

Per i curiosi i voti sono stati questi:

Meglio di no, ritorneresti ad essere il tossico assuefatto di biggest brain... 2

Si diemmeci! torna ti prego, non riusciamo più a vivere senza di te...3

Fa' un po' quel cazzo che ti pare...3

Potresto tornare ma creandoti un'identità parallela e segreta che nessuno conosce, quindi andresti su feisbuc giusto per poter dire: " ci sono anch'io!"...0

Ti potremmo dare tutte le nostre password personali di feisbuc, così potresti scegliere giornalmente con che profilo entrare...2

venerdì 2 gennaio 2009

D come Deficiente

Spiegami perché e soprattutto in base a cosa, un deficiente sceglie di immettersi in una strada senza mettere alcun tipo di freccia e soprattutto tagliandomi la strada…
Se mi tagli la strada, almeno accelera che così non mi costringi a frenare…se invece ti immetti con largo anticipo, perché freni due metri dopo per svoltare di nuovo? Non potevi aspettare che io passassi, considerato soprattutto che dietro di me non c’era nessuno? Quando ad uno stop trovi scritto stop, perché non ti chiedi cosa significa? Secondo me, considerato che è un segnale diverso da quello di precedenza, forse anche l’azione della tua macchina dovrebbe essere diversa. Per esempio potresti fermarti!
E comunque, soprattutto nelle strade a scorrimento veloce, il fatto che tu metta la freccia per superare il camion di turno non significa che tu possa uscire dalla corsia come automan, tagliandomi la strada e facendomi inchiodare (con brividi per i passeggeri). Quando invece esci per sorpassare con tutti i crismi e superi due camion e il terzo è davanti a te di 4 km, potresti anche occupare la corsia di destra più libera e lasciare il passo a chi va un po’ più veloce di 100 km/h, che dici? Soprattutto se chi vorrebbe passare è stato così cortese da segnalarti la sua decisione con una freccia accesa…a proposito delle corsie…ma chi diavolo ti ha insegnato che stare in mezzo all’autostrada è meglio? Se scrivono occupare la corsia libera più a destra ci sarà un motivo no?
È domenica? Giri in macchina con il cappello in testa e le tendine parasole sul lunotto posteriore? Ma perché non ci ripensi? Un bel giro in bici o a piedi che è salutare! Poi magari vendi la macchina così con i soldi fai un bel giro intorno al mondo per rilassarti! E soprattutto ti togli dalle strade!!!

Tutte queste cose non hanno piena validità se invece che essere in macchina sono in moto. Lì fate pure quello che volete, tanto faccio pure io quello che voglio...

Se sono in bici io fermatevi, ho sempre la precedenza…e se sono a piedi guai, acquisisco automaticamente tutte le precedenze, quindi vi conviene fermarvi se volete evitare guai…