Visualizzazione post con etichetta Riflessioni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Riflessioni. Mostra tutti i post

domenica 15 dicembre 2019

Monitoraggio continuo




Eccoci qua, dopo un anno e mezzo dall'ultimo post (come vola il tempo) per aggiornare gli eventi e dare una direzione alle cose, sempre dove e se possibile.
Ho fatto centro quest'anno
Ho trovato la passione sana e adesso mi ci sono buttato a pesce. La bici.
È cominciato tutto proprio ad agosto 2018. Troppo ciccio ho deciso di cominciare ad allenarmi per riuscire a fare i 200km della 4giorniingiroinbici e sono riuscito a terminare il percorso senza morire, perdendo 4 chili prima di partire e prendendone 3 lungo il percorso, che più che sportivo è stato enogastronomico.
Sull'onda mi sono pure comprato una bici che adesso custodisco e curo quasi gelosamente. La moto è stata venduta, ma d'altronde qualcosa devo pure mollarlo, e quando posso esco in bici. Mi sono dato di nuovo agli sport violenti e poi mi sono rotto un ginocchio una tranquilla domenica mattina (preludio dell'età incessantemente e inesorabilmente in avanzata) riprendendo tutti i chili persi.
Mi sono tirato fuori dall'empasse fisica andando in palestra per tre mesi (alienante ma ho messo in pari le gambe che erano spaiate dopo l'operazione) e poi iscrivendomi a pugilato, perchè in qualche modo devo sfogarmi.
Altri 4giorniinbici e questa volta mooooolto meglio, anche perchè nel frattempo mi sono tolto una decina di chili di zavorra. Adesso l'obiettivo è di toglierne altri 5 ma per fortuna non c'è più l'urgenza di prima.
I figli grandi veleggiano verso l'adolescenza, quelli piccoli diventano grandi, le mogli si amano sempre di più e il lavoro sembra stia procedendo verso una stabilità anche se con svariati strascichi che continuano a bloccare l'avanzata e farmi versare bile.
Sono riuscito a fare un giro nei circuiti importanti anche se è andata malissimo, ma l'anno prossimo ci torno, e abbiamo fatto due capitali europee portando anche i bambini, che è faticoso ma aprirgli la mente non ha prezzo
Stasera si termina l'anno in bellezza a casa di amici consolidati durante l'anno che si sta chiudendo e consapevole che ci saranno anche l'anno prossimo! Per aspera ad astra

giovedì 16 agosto 2018

Porto Cesareo




Mah, poi ti succedono ‘ste cose e dici, chissà come funziona la mente umana…è dal 2014 che non navigo nelle pagine del mio blog, che rileggendo noto come di base fossi un cinico bastardo.

Non che sia migliorato molto nel frattempo ma tant’è, un po’ si, mia moglie mi ha smussato qualche angolino della corazza.

Di acqua ne è passata davvero tanta, mio caro diario pubblico dove posto i miei pensieri ma senza dire troppo di me che non si sa mai, e oltre a essere ingrassato sono anche cresciuto.
Amo ancora la mia famiglia, ho rischiato il divorzio perché invece di farmi l’amante mi son fatto la moto, ho cambiato svariati lavori ma il settore diciamo che è sempre quello, i miei figli sono diventati dei giganti, ho dismesso quel borsello che mi piaceva tanto ma che un giorno mi son visto e ho pensato come diavolo ho fatto a indossarlo per così tanto tempo, anche se effettivamente era comodo, vacanze fatte e molto belle e rilassanti, peccato che finiscano sempre in fretta, ma almeno quest’anno mi pagano mentre sono in ferie, a dicembre prendo la tredicesima per la prima volta nella mia vita e comunque sono sempre un libero professionista, ascolto musica sempre più lontana da quello che ascolta la gente comune anche se sono quasi lo stereotipo dell’italiano medio e uso la quota parte di cervello che preferite voi a seconda che vi piaccia ligabue o meno (per i miei haters...sono ironico checcazzo) sono riuscito ad andare a pochissimi concerti in questi anni ma le ferie sono state ottime sempre e comunque sto riprendendo con calma a farmi dei giretti in moto e a giochicchiare alcuni eventi interessanti quando il fisico e l’età me lo permette, sono in piena sfida personale per smettere di fumare e perdere qualche chiletto anche se per ora è un vantaggio che viene pareggiato nel giro di un paio di giorni dove mangio e bevo senza valvola di ritegno, ho cambiato occhiali e quelli che ho adesso mi hanno rivoluzionato la vita, e anche per questo ho rimosso il borsello, rimango sempre poco attratto dalla politica e nonostante per un attimo mi ci sia avvicinato immediatamente ho fatto dietrofront, forse anche per ciò che ho visto di quella tipologia di ambiente ai livelli bassissimi in cui uno come me possa vedere la realtà politica sotto una luce più vicina e reale, la casa è sempre quella ma il mutuo è diminuito, ho comprato delle crypto che mi hanno fatto fruttare qualche soldino ma adesso stanno scendendo talmente veloce che mi spavento ogni giorno anche se comunque il saldo è attivo, sono tornato a essere un donatore di sangue dopo svariati lustri, sto scrivendo separando mille frasi solo con una virgola in una sorta di stream of consciousness, mi sono fatto vedere da uno bravo e alla fine ne sono uscito bene, bevo molti caffè e la colazione è sempre un toast, mi sono regalato dei videogiochi e faccio ancora regali alla mia dolce metà, ho fatto nuove amicizie e sto imparando a mettermi in gioco sempre di più anche se continuo con le mie difese e mi trattengo sempre un po’, coltivo anche se con molta fatica vista la lontananza, i rapporti con amici di vecchia data, la mia memoria perde sempre più colpi e si, forse uso un po’ troppo il cellulare.
Quindi, promemoria, adesso ho smesso di fumare e comincerò ad andare in bici per allenarmi che forse si farà un viaggio di un weekend con amici pazzi e contemporaneamente l’idea è quella di perdere chili e zavorre inutili e riuscire a fare almeno una decina di trazioni, fatte bene, alla sbarra.
Mah, ripeto, come primo post dopo 4 anni potrei ritenermi quasi soddisfatto, quindi vediamo come andrà, se mi succederà qualcosa di interessante o se passeranno altri 4 anni fino al prossimo post. Stay tuned


giovedì 27 marzo 2014

Me la lego


Eccolo. Il mio vero problema. Il rancore. Dico tanto che mi scivola tutto addosso ma poi alla fine c'è uno scomparto in memoria dedicato a quest'aspetto...se me la fai ti dico "sisi vabene tranquillo" ma anche se consciamente lo penso in realtà non lo penso per niente!!!
Maledizione...me ne accorgo perché quando poi ricapitano situazioni simili mi sale un po' il nervoso e poi si libera la parte di memoria dedicata e il nervoso aumenta...
Mi sa che devo lavorarci ancora un po' su...intanto FANCULO! ;)

venerdì 22 febbraio 2013

Turiamoci il naso



È doveroso fare un po' il punto della situazione a ridosso delle elezioni politiche 2013. Si vota tra pochissimi giorni e l'indecisione la fa da padrona. Diciamo che mi trovo come quando dovevo sceglierà l'università da fare, vado per esclusione.
Mi piaceva molto Giannino, che, nonostante non avesse linee politiche su temi importanti come bioetica, sull'immigrazione, sull'integrazione europea e anche lato giustizia la proposta di cambiare radicalmente e spodestare l'attuale classe politica non mi dispiaceva affatto. Un po' come per Grillo. Via tutti e rinnoviamo. Anche se non hanno le idee chiare sul molte cose l'importante è mandarli via tutti e rimediare allo sfascio a cui ci hanno portato in questi anni e poi si vedrà. Questo sarebbe il mio voto di pancia. Poi Giannino ha fatto la sua e in questo mi sono accorto di un grave problema degli italiani, perdonare o far finta di non vedere. Io l'avrei votato lo stesso, nonostante la marachella delle lauree. Vabbè, ha mentito, ma condivido quello che dice ora quindi che senso ha il passato? Un atteggiamento erroneo che probabilmente è il motivo che spinge molti a rivotare Berlusconi...ma cercando di essere un minimo coerente Giannino è escluso nonostante poi si sia comportato bene e abbia ammesso le sue colpe abdicando, al contrario di uno come Berlusconi che se le fa, se le dice e poi quando è sgamato manipola un po' le cose e ricomincia, quindi lui è escluso a priori. Ritengo che chiunque abbia un minimo di intelligenza critica non possa rivotare una persona che mediaticamente è semiinfallibile ma al governo si adagia e fa i propri interessi. La memoria di chi lo andrà a votare è veramente corta.
Poi c'è il voto di testa. Se io sposto il mio voto fuori dalla coalizione di sinistra di fatto rafforzo quella di destra, che ha sempre avuto il grande vantaggio di essere unita sotto lo stesso padrone. Quindi impedirei al centrosinistra di avere una maggioranza netta costringendola a "venire a patti", sempre che vinca,  con altre coalizioni minori (M5S in primis), che andrebbe anche bene ma questo giocherebbe a sfavore di una stabilità globale...
Quindi, voto di pancia o voto di testa?

martedì 15 gennaio 2013

Posteri


Mi si era insinuato quando un amico aveva detto: "vedremo quando tuo figlio scorrerà la story line del tuo profilo facebook" e ieri sera si
è definitivamente impresso nel mio cervelletto quando ho visto un video su youtube di 3 anni fa di una balla colossale di un altro amico...
Il passato è presente. Anche i miei figli potranno vedere perfettamente, o quasi, tutto quello che erano quando erano piccoli. Dai primi
passetti fino alle foto in cui ci si prendeva un po' in giro.
questo fatto da un lato è una figata. Io per ritrovare dei filmini fatti al liceo ho dovuto smadonnare per parecchi anni prima di ritrovarli
e poi per masterizzarli...
Mio figlio basta accenda il pc e vada nell'anno che gli interessa...
A questo punto, quando vorranno uscire e farsi una sana birretta con gli amici cosa potrà dire quel mio amico quando, padre, dirà a suo
figlio: "mi raccomando fai il bravo, non bere e non fare tardi"
e suo figlio, smartphone alla mano e con il video in riproduzione, risponderà: "posso fare quello che voglio, tanto sarà sicuramente molto
 meno di quello che tu hai fatto in un solo giorno..."

AHIA...

giovedì 27 dicembre 2012

Compendio


Giunti alla fine anche di quest'anno tirare le somme è ormai quasi d'obbligo. Approfittando di questi pochi giorni dove il mio cervello può essere utilizzato, fuori dalle ore di lavoro, anche per una bella grigliata di cazzi miei e non per una padellata di bisogni infantili dei miei meravigliosi figli.
Due. Quest'anno è arrivata lei è sicuramente è l'evento che più mi ha rigenerato e destabilizzato durante tutto l'anno. Riprendere in mano le dinamiche e rimodularle per 4 e non per tre è stato decisamente impegnativo. Considerato che avevo appena avuto una parvenza di riappropriamento delle "mie" cose (qualche serata a far sport, qualche cinema, qualche birretta senza dover organizzare la serata qualche mese prima) il ripiombare in notti semiinsonni (per fortuna lei è molto più brava del fratellone) e nei pannolini non è stato facile.
Adesso mi manca già, ed è solo da meno di un giorno che non la vedo. Che belli i figli, anche se così impegnativi. Basta però. Ok? Due, checchesenedica, è il numero perfetto. Poi maschio e femmina, che altro chiedere? Si, esatto, una BMW 800R. Ma attendiamo i tempi maturi.
2012 anno di lancio nel mondo della libera professione, ancora attaccato al cordone della collaborazione con lo studio, ma nel complesso qualche lavoretto extra lo si è fatto e l'acqua al mulino c'è arrivata. Scorre con maggior difficoltà ma poi arriva...
Lavoro nel complesso con alti e bassi ma finalmente cambiato dal solito burocratico incartamento pubblico!
Dal punto di vista personale qualche passetto in avanti ma sempre lentamente, cosa che va bene ma richiede uno sforzo di volontà immane.
Sempre più convinto che quando qualcosa non vada nel verso giusto la cosa migliore da fare sia chiarire anche a costo di litigarci dietro un bel po' ma a volte mi arrendo di fronte all'impossibilità di alcuni di farlo e quindi attendo. Questione di tempi differenti.
L'importante è non perdere la speranza. Perchè comunque se tieni a un amico devi anche riuscire a rispettare le modalità altrui. La pazienza invece sta un po' scemando, ma come contropartita mi accorgo di aver maturato una buona lettura delle vicende che mi capitano
attorno. Sto diventando davvero grande? Imparando a chiedere scusa, che è sempre una cosa difficile da fare. Aspettare i tempi giusti per fare determinate mosse senza farle per onor della verità. Che fa male. Anche a me. Assaporando con gioia i momenti dedicati a me e le soddisfazione della famiglia che cresce e noi con lei. Si prospetta un anno molto impegnativo tra lavoro moglie, bimbi tra nido covo di malattie e materna organizzata da degli adolescenti
incapaci...
Obiettivi? Si ma anche no.
Charles Tomorrow

venerdì 5 ottobre 2012

e le cose importanti



Twitter ha un po' ammazzato la mia scrittura sul blog ma in un certo modo l'ha anche migliorata. In qualità.
Adesso non scrivo più TUTTE le cose che mi succedono ma do un po' di risalto a quello che considero un po' più importante.
Come le cose importanti. Ci sono tante cose che ci succedono nella vita. Alcune cose belle e alcune cose brutte. Siamo buoni, cattivi e felici e tristi, ma alla fine quello che conta davvero c'è e si vede. Poi può succedere di prendere fischi per fiaschi e demoralizzarsi. Poi si possono scoprire cose che non avremmo mai immaginato. Il tempo, se noi non facciamo nulla, farà affiorare il Vero di ogni cosa. Magari non subito, nascosto dalla coltre di fumo generata dai mille impegni/problemi che la signora Vita ci piazza di fronte ogni giorno, però alla fine ciò che conta davvero viene a galla.
A volte però vengono a galla anche cose che credevamo belle e invece sono brutte e dopo il primo shock iniziale, se si impara a soprassedere e vedere quello che c'è dietro e a passare sopra e accettare e andare avanti, poi la vita è più bella.
Quindi è proprio vero che si deve tornare nel luogo del delitto. Evitarlo è come mettere sotto chiave una parte di noi che invece deve essere ascoltata e compresa anche se fa male e anche se ci piacerebbe vedere delle altre cose.
Quindi tornateci, torniamoci. Anche se non vi piace lasciate le porte aperte e non perdete la fiducia nella Vita, così tragicamente splendida in tutti i suoi aspetti.
E se la vita non viene a voi e vi sentite scoraggiati andatela a prendere per le orecchie e fateci un bel tuffo di fiducia dentro. Non può che farvi bene.

lunedì 4 giugno 2012

16 lunghi anni


Kim Thayil è il simbolo di quelli che per me sono diventati i Soundgarden. Un concentrato di vecchi ricordi. Legati al periodo del liceo, con ovviamente alti e bassi di quell'età.
Proprio di recente avevo visto i filmini delle gite di quegli anni e vedermi con quella felpa con non toglievo mai o quella tuta orribile (che stavo comodo) o gli occhialoni a goccia ed ero ripiombato nel vortice dei ricordi. Vedere questi ragazzotti ormai prossimi se non oltre, ai 50 anni, mi ha fatto un certo effetto. Concerto bellissimo, ci mancherebbe, se non qualche piccola defezione. Poca gente e quindi me lo sono goduto in tranquillità, buona compagnia e quindi anche viaggio ok (se non fosse per lo stop obbligato in quel di Brescia per collasso dell'alternatore).
Per me è la prima volta a un loro concerto. Nel lontano 1996, quando mi proposero di andarli a vedere per il tour di Down on the upside, ricordo ancora le mie parole: "in questo periodo non ho tempo, li andrò a vedere con il prossimo album".
Una lunghissima attesa di 16 anni...l'emozione è stata forte. Lo ammetto. Soprattutto quando hanno suonato i pezzi di Badmotorfinger, il loro miglior album secondo il mio modestissimo parere. 
È bello tuffarsi nei ricordi ogni tanto. Grazie ragazzi.
Per cocncludere la lista delle cose che non possono mai mancare a un concerto:
- il tipo più alto di te davanti che si muove esattamente come te
- il tipo vistosamente più ubriaco di te che ti rovescia un po' di birra addosso, ti chiede scusa e poi te la fa bere accendendosi una sigaretta diemnticando di averne già una accesa in bocca
- il tipo senza la maglietta, sudato, che sa un po' di capra
- i bagarini
- i venditori di magliette
- i venditori di birra che dopo che ne incontri 83 ti decidi a prenderne una
- qualche buon vecchio amico che non vedevi da tempo e incontri bevendo una birra







martedì 29 maggio 2012

#terremoto


e che siamo lontani...la prima cosa che ho pensato, dopo essermi assicurato che il tagliere appeso alla cucina e il lampadario sopra il letto smettessero di ondeggiare vistosamente, è al terrore che hanno provato le persone che si trovavano vicino all'epicentro.
Se questi ondeggiamenti scuotono e spaventano non oso immaginare cosa significhi provarlo sulla propria pelle...
Altra considerazione sui social network. Facebook poche cose, se non del tipo "oddio che scossa" ""avete sentito" eccetera. Su twitter invece si hanno le notizie istantanee, dopo qualche secondo dalla scossa la hashtag #terremoto era su tutti i profili, mio compreso.
Ma questo post non nasce da questi fatti, duplicabili da chiunque, ma dallaprecarietà della vita e del nostro non voler ammettere che da un secondo all'altro potremmo non esserci più. Siamo un puntino infinitesimale in un mondo che tentiamo di domare ma che basta si dia una scrollatina per farci rabbrividire e riportarci al nostro posto. 
È inutile recriminare o cercare colpe. Avanti. Tagliare gli sprechi e un'ottima idea come ho letto potrebbe essere di destinare i soldi della parata del 2 giugno ai terremotati, visto che le calamità per lo stato non esistono più.
Quindi memento mori e fate adesso tutto quello che state rimandando da un po' di fare. Vivete la vostra vita e non perdetevi nelle piccolezze che ci sommergono tutti i giorni. È tutto troppo breve per sprecarlo così...prendete in braccio i vostri figli, abbracciate le vostre mogli e giocate e parlate e amate e accettate quello che succede, anche se è difficile. Avanti. Forza. E adesso cerchiamo l'IBAN per donare qualcosa a chi ha davvero bisogno.









venerdì 18 maggio 2012

Period



Il grande Ennio Morricone dice:
"La musica orecchiabile, proprio perché tale, assomiglia a qualche cosa già scritta, già proposta alla gente. Se non fosse stata udita non avrebbe successo.
 [...] il cui prodotto e' una canzonetta, a volte dilettantesca, a volte infantile, sempre destinata ad un successo stagionale. [...]".
* tratto dal libro “Anche Mozart copiava” di Michele Bovi.

È tre giorni, forse di più, che volevo scrivere il mio post definitivo sull'argomento Ligabue, avendo trovato nella definizione di orecchiabile data da Morricone il riassunto di quello che penso di tutte le sue canzoni. Sono canzoni orecchiabili, che ti entrano in testa esattamente come le canzonette dello zecchino.
Avete presente il coccodrillo come fa? Ecco, lo starete canticchiando tutti adesso...
Mi sono trovato a canticchiare le sue canzoni proprio come canticchiavo le canzonette dello zecchino quando mio figlio non poteva fare a meno del catalicammello, dei 44 gatti,
di volevo un gatto nero e della Calimero dance...
Ed ecco spiegato il successo stagionale, la notorietà momentanea e il motivetto che ti entra in testa.
È successa però un'altra cosa ascoltando le canzoni. Oltre a essermi entrate in testa le ho ascoltate. Sarà l'età o non so sta di fatto che alcuni testi mi hanno un po' toccato il cuore. Alcune sue parole, lungi da me paragonarle a poesia come fanno alcuni sfegatati, spiegavano però in due righe emozioni complesse.
Quindi il risultato è che, se mi piacesse il tipo di musica che fa, probabilmente comprerei i suoi cd e mi metterei dalla parte di chi lo difende.
Quello che sotto sotto ho sempre pensato è appunto che non mi piace la musica che fa ma alcuni testi riescono a trasmettere emozioni.
E questa è la capacità di un artista. Però adesso che con l'età ho rivalutato il Lucianone e smussato i miei angoli musicali più rigidi lasciatemi attendere con trepidazione il nuovo album di Tankian e, spero, pure quello dei Tool.
Con immutato affetto e reciproca stima
Sincerely yours
Charles Tomorrow

lunedì 12 marzo 2012

Libero ma non troppo


Capita no? Non tutti lo condividono ma capita.
Ecco, a me sta girando un po'. Mi rendo conto dell'impossibilità di certe persone di compiere qualsiasi tipo di gesto verso "l'altro" (inteso come qualsiasi altra persona che non sia essa stessa), catapultati senza speranza di ritorno nel loro piccolo mondo egoista.
Però non riesco a mettermela via.
Tutti quei commenti, quelle parole alle spalle (che comunque arrivano in un modo o nell'altro, anche a distanza di mesi) lasciano il tempo che trovano. Sembra tutta invidia o incapacità di comunicare, o forse semplicemente idiozia, o forse troppa intelligenza che sfocia in cattiveria.
Sta di fatto che poi si è in una posizione svantaggiata, si è impossibilitati alla replica. Abbassarsi allo stesso livello e attaccare sarebbe inutile nonchè controproducente, rimane l'arma del dialogo ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, dicevano i saggi.
Quindi rimane solo una soluzione, mettersela via. Fare il proprio lavoro senza che le malelingue ti tocchino e cercare di essere sempre giusti e corretti in quello che si fa.
È risaputo anche che le bugie hanno gambe corte, naso lungo e culo basso quindi prima o poi qualcuno striscerà vicino a me e vedremo se in quel momento sarò così magnanimo da aiutare o se il fastidio che mi sta procurando ora mi farà calpestare lo strisciante soggetto.
Ma questo lo scopriremo solo più avanti...per ora so di certo che ho fatto tanto per cercare di sistemare le cose, ma come in un rapporto di coppia si deve essere in due per risolvere le cose. Da solo non ce la faccio, non credo di aver la forza di ricucire un buco che ormai sta diventando troppo grande. 
Poi c'è il rovescio della medaglia, cioè che forse me ne sto autoconvincendo, non trovando dialogo dall'altra parte, ma i segnali e le terze persone (che ci sono sempre e parlano) sono stati abbastanza chiari.

giovedì 12 gennaio 2012

La vita su due ruote, senza motore


È incredibile cosa si possa realizzare semplicemente andando in giro in bicicletta. Mi è successo qualche giorno fa, mentre andavo/tornavo a casa infreddolito dalle temperature glaciali.
Prima un quasi scontro mentre tentavo di spostarmi a destra per evitare l'impatto mentre anche l'altro ciclcista si spostava dalla stessa parte per evitare l'impatto, o forse per cercarlo...poi un altro incontro con una ciclista in un continuo scambiettamento di direzione fino a sfiorarsi sollevati di aver evitato l'inevitabile.
Ecco. È incredibile o no? Secondo me questi du eincontri racchiudono l'essenza del rapporto con gli altri: si può provare a capire, immaginare, mettersi nei panni dell'altro ma non ci si riuscirà mai completamente perchè ogni persona ha vissuto esperienze troppo diverse, anche se simili, per poter essere veramente compresa. Si può invece fregarsene e andare dritti per la propria strada, rischiando di cadere e far cadere chi ci sta vicino, si può essere titubanti e nel tentativo di far capire e farsi capire peggiorare le cose. 
Si può capire qualcuno si e qualcuno no, sbandando e zigzagando ma nel complesso essere coerenti con le proprie scelte.

Il viaggio in bici come metafora della vita, ma ci pensate? Incredibile.

lunedì 26 dicembre 2011

Vivo o morto o X


Ed eccoci qui. Vivi alla fine del 2011. Compendiando. Soprattutto con il vero post numero 200 (duecento). Uno zelante visitatore mi ha fatto notare cortesemente che il precedente era il 199esimo. Vabbè. Chiedo scusa ufficialmente. Ma torniamo a noi.
In questo periodo di illuminata illuminazione dovuto principalmente al freddo polare che mi assale come un orso mentre sfreccio in bici evitando i passanti che soggiornano nella ciclabile come se fosse un marciapiede pedonabile (ok ok la smetto) ho deciso di compendiare l'anno che volge al termine, come la sesta serie di Dexter.
Natale. Finalmente comincia ad acquisire un significato altro per me, ex freddo cinico bastardo consumista. Meno male che ci sono i figli a portare un po' di conoscenza in questo mondo principalmente corrotto e corruttibile ma con un sottofondo di gioia e bellezza indicibile, che per vederlo, lo strato, bisogna scavare non poco...
Quindi una ritrovata attenzione a ciò che mi circonda, vedendo sia il marcio che il buono che contraddistinguono tutto il mondo (Yin e Yang eccetera eccetera) e cercando di trovare un equilibro in tutto ciò, gettando il superfluo e tenendo il buono, anche di chi mi sta sul cazzo, che non è poco.
Un fine 2011 alla ricerca si può dire, ricerca più profonda, meno alla carlona, come direbbe la mia prof del liceo. Un fine anno che dissotterra e porta alla luce cose belle e cose brutte, vecchie e nuove, trite e ritrite (queste non sono opposti in realtà ma sticazzi).
Tanta musica nuova e poco orecchiabile ai più, una dissertazione su mucche grandi e piccole e su bmw e honda, non chè su cavalli con le gambe aperte e papere che si lavano i denti. Chiamiamola autodeterminazione via.
Lista di cose importanti spuntata e ridimensionamento degli hobby. Tentando di vendere la moto ma o è il periodo o non c'è mercato perchè mi hanno chiamato solo in due e proponevano baratti...mah, la crisi?
Macchina nuova. Bella bella. Tanti debiti ma per fortuna i soldi non sono ancora diventati un problema visto che sono ancora pochi...
Quindi un 2011 fondamentalmente positivo. Veniamo ai risultati:

2011.
- diemmeci smetterà di gareggiare per il puro e semplice gusto di gareggiare. Cercherà di portare a termire le gare iniziate vivendole come crescita e non come competizione.
Si, questo obiettivo lo considero raggiunto, o perlomeno a un livello ordinario di coscienza.

- smettere di fumare
Se smettere vuol dire fumare solo nelle occasioni speciali (feste e uscite serali) allora ho centrato anche questo

- andare a picchiare un po' di persone (agonisticamente parlando)
...ci sono riuscito solo per un paio di mesi...

- conseguentemente al punto precedente perdere qualche chilo
...eh sticazzi...

- fare un po' più di ferie (proposito indotto)
Due settimane filate al mare sono state un toccasana!

- giocare meno a poker (indotto) e vincere di più
Firmato un contratto per giocare meno e attualmente in positivo! VAMOS!

- fare qualche lavoretto extra (meglio se retribuito)
Qualcosa si muove!

- smettere di cambiare casa
Smesso!

- conseguentemente appendere i quadri alle pareti di questa
...da fare...

- fare un bel giro in moto (un weekend)
...qui caduto miseramente (in tutti i sensi)

- leggere molti libri e leggere meno feisbuc, conseguentemente scrivere di più sul blog
Libri fino alla metà dell'anno, feisbuc insomma, blog meglio

2012
Amare alla follia mia figlia
Andare ai concerti di Soundgarden e dei Porcupine Tree
Mettere in ordine le cose del passato
Vendere la moto
Leggere leggere leggere
Vincere un bel torneone di poker
Portare la mia FAMIGLIA in vacanza
Telefonare di più
Aspettare di meno
Non arrabbiarsi per gli altri
Andare a letto più presto

Postilla al post di fine anno: rileggendo quello che scrivevo sul Natale solo qualche anno fa (l'ho fatto perchè in giro ci sono molti post natalizi alla merry fucking xmas) mi rendo conto che per me é cambiato parecchio. La cosa che posso dire, a tutti quelli che come il me di un tempo pensano che il Natale sia solo la parte brutta (festoni, parenti che non vuoi vedere, convenzioni a cui sottostare), è che, come del resto in tutto quello che facciamo, c'è anche la parte bella. In ogni cosa, qualsiasi cosa, facciamo c'è all'interno, nascosto e spesso invisibile, c'è il tutto. Il bene e il male, il bello e il brutto, la gioia e il dolore, la falicità e la tristezza, la vita e la morte. Riuscire a vedere il si e il no in tutto quello che ci circonda sarebbe un altro bel desiderio per il 2012, per vedere la realtà con più oggettività, senza farsi trascinare dagli eventi ma vedendoli e governandoli. Buon Natale passato presente e futuro e buon anno!

200 di questi post! E anche qualcuno in più!

Vi siete chiesti del titolo? Bravi! Continuate a farlo

mercoledì 14 dicembre 2011

disappointment

Era da un po' che avevo in mente questo post. Il leit motiv è sempre un po' lo stesso, quello delle aspettative...in un certo qual modo...
Qui però abbiamo una variante, cioè il vero interesse delle cose.
È indubbio che una cosa nuova all'inizio sia trainata sia dal sentimento che la permea sia dal fatto che, banalmente, sia nuova e l'entusiasmo la faccia da padrone perlomeno all'inizio.
E poi?
Qui c'è il nodo. È un po' quello che dico quando un amico mi chiede se insistere o meno con una ragazza (o mi chiedeva visto che adesso son quasi tutti ammogliati, fidanzati o figliati).
Visto che non si risponde mai con un'affermazione, soprattutto quando non si conosce la risposta, quello che dico è: ma a lei ci tieni? Se la risposta è si allora vai, investi tutto te stesso e se non va almeno ci avrai provato. Se invece la risposta è no hai risparmiato del tempo prezioso per cercare l'amore altrove.
Ecco. Quando subentra la routine tutto sta in questo: voglio davvero stare in questo posto? Mi trovo bene con questi colleghi/amici/parenti? Si? Allora spacca! No? Meglio che qualcosa cambi allora...
Ammetto che rendersi conto di questo può avvenire in molti modi, da quello brutale, veloce e molto sofferto a quello indolore ma lentissimo.
Nel secondo caso poi è difficile uscirne, soprattutto per questioni di lavoro/affetto che spesso sono molto più intricate di un logico e razionalissimo "non sto bene vado via".
Certo, tutto si può fare, come mi era successo per un vecchio lavoro, e andare in 4e4=8 fuori dai maroni senza un lavoro di supporto ma volete mettere?
Stare in un posto dove non ti senti a tuo agio e perdere mesi della propria vita? Ma scherziamo? Via. Subito.
Ma per un lavoro è anche più facile, a mio avviso. Quando si tratta di persone è molto difficile soprattutto perchè non tutti sono critici nei propri confronti e alcuni difficilmente mettono in dubbio modalità e comportamenti che attuano, soprattutto se sono comportamenti meccanici e inconsci.
Vai a spiegare tu che dicendo questa o quell'altra cosa ferisce questa o quest'altra persona a uno che non se ne rende nemmeno conto!
Quindi altro nodo. Te lo dico e mi mandi a cagare perchè non capisci? O non te lo dico e vado via? Oppure non te lo dico e rimango ma non sono a mio agio? Chiaro che ci sarebbe la quarta, corretta, soluzione: sto e con calma te lo faccio capire senza star male, ma come sempre tutto questo è molto difficile.
Soprattutto quando si vanno a toccare meccanismi dentro di noi che sono in atto da 30 e passa anni. Agire diversamente è sempre problematico nei confronti di quello che è il nostro essere.
Nella soluzione corretta c'è anche l'accettazione di quello che sono gli altri e prenderli per quello che sono, senza tentare di far capire o spiegare o chissà che, nella buona e nella cattiva sorte, un po' come il matrimonio.
Ma qui ritorna il nodo. Non posso dilapidare tempo ed energie per capire il mondo, che già ne ho del mio, quindi per forza di cose (l'energia disponibile è quella che è) faccio selezione.
Poi se anche la pratica me lo fa capire...se sono sempre io a cercare una persona che poi quando ci sto assieme non mi mette a mio agio chi me lo fa fare di continuare? E se sono sempre io che insisto per ritrovarci e stare assieme e mi sbatto chi me lo fa fare? Dopo un po' mollo la presa e sposto il tiro non necessariamente agli antipodi ma semplicemente verso una direzione dove le cose scorrono facilmente senza difficoltà.
È anche un discorso logico, visto dal punto di vista dell'altro: non ho molto di cui parlare con te quindi ti chiamo solo se ho bisogno o se mi sento in colpa perchè è passato troppo tempo o solo perchè oggi si e per due settimane no. Quindi perchè dovrei forzare le cose io e tentare di cavare il sangue dalle rape (ah, i saggi)? Probabilmente era un percorso obbligato e in questo non c'è nulla di male. Esserne consapevoli è già metà dell'opera e sicuramente aiutare ad accettare i pregi e i difetti miei e del mondo. Forse la cosa che più mi infastidisce, altrimenti non credo mi starei sfogando nel mio blog, è un po' la non capacità generale (capita spesso anche a me) di vedere il mondo con gli occhi degli altri. Del dare per scontato. Dell'aspettarsi che gli altri si comportino come faresti tu. Del parlare parlare e poi non fare, del parlar bene e razzolare male, dell'ipocrisia che si accentua sotto natale, di tante altre piccole cose che fanno la differenza.
Esempione: amico 1, puoi non vederti per mesi e poi è come aver lasciato il discorso la sera prima. Altro amico, puoi vederti anche tutte le sere ma c'è sempre un nonsoche di non detto, che aleggia, che non vi fa sentire bene...Vi è mai capitato?

giovedì 6 ottobre 2011

Stay un po' come vuoi

Io non ce l'ho l'iPhone, ma è stata un'ottima invenzione. Dell'iPad ancora non ne conosco l'utilizzo e credo non lo saprò mai.
L'iPod ce l'ho dal 2001. Bella cosa.
Di Jobs s'è detto di tutto e di più in queste ore. Io volevo solo sottolineare la forza che ha avuto, e un po' anche il culo. Ma certe cose, se ci credi, un po' te le crei.
Dal licenziamento dall'azienda che aveva creato si è ripreso come un leone. Ha ricominciato dal basso e grazie alle sue idee è tornato alla ribalta.
Ci vuole molta forza, non ci si deve scoraggiare. È dura. Del suo discorso (quello famoso stay hungry stay foolish) mi è piaciuto in particolar modo questo passaggio: "Ricordarsi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai incontrato per fare le grandi scelte della vita. Perché quasi tutte le cose - tutte le aspettative di eternità, tutto l'orgoglio, tutti i timori di essere imbarazzati o di fallire - semplicemente svaniscono di fronte all'idea della morte, lasciando solo quello che c'è di realmente importante. Ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore che io conosca per evitare di cadere nella trappola di chi pensa che avete qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c'è ragione per non seguire il vostro cuore."
È un grande insegnamento, a prescindere da dove proviene. Pensare che oggi potrebbe essere il tuo ultimo giorno sulla terra ti fa vivere diversamente tutto, in un modo molto diverso, più cosciente, più vero.
E con questo pensiero nella mente tutte le cavolate diventano inezie e le cose importanti riesci ad apprezzarle molto di più.

Dì sempre quello che senti e fai quello che pensi. Se sapessi che oggi fosse l'ultima volta che ti vedo andare a dormire, ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore di poter essere il custode della tua anima.
Se sapessi che questa fosse l'ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti darei un abbraccio, un bacio e ti chiamerei di nuovo per dartene di più. Se sapessi che questa fosse l'ultima volta che sento la tua voce, registrerei ognuna delle tue parole, per poterle sentire una e un'altra volta, infinitamente. Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo direi "ti voglio bene" e non darei per scontato, stupidamente, che tu già lo sappia. •.
Il domani non è assicurato a nessuno, giovane o vecchio.
Oggi può essere l'ultima volta che vedi coloro che ami.
Per questo non aspettare più, fallo oggi, poiché, se domani non arriverà mai, sicuramente rimpiangerai il giorno in cui non prendesti tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio, e in cui fosti troppo occupato per concedere loro un ultimo desiderio.
Tieni vicino a te coloro che ami, sussurra nel loro orecchio quanto hai bisogno di loro, amali e trattali bene, prendi tempo per dire loro "mi dispiace", "perdonami", "per favore", "grazie" e tutte le parole d'amore che conosci.
Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti.
Chiedi al Signore la forza e la sapienza per esprimerli.
Dimostra ai tuoi amici quanto sono importanti per te.

GABRIEL GARCIA MARQUEZ

lunedì 3 ottobre 2011

Qualcosa devo pur dire

Quando l'ho letto stamane su twitter non ci credevo, poi ho visto che la notizia si moltiplicava e sono andato un po' più a fondo. Quello che ho letto lo trovate qui.
Le premesse: a me Vasco non piace da un pezzo ma rispetto, un po' come faccio con i fan di Ligabue, il fatto che a loro piaccia. Ma questa è un'altra storia.
È risaputo che Vasco ultimamente abbia avuto alcuni problemi e il fatto di essere famoso sicuramente non l'ha aiutato...alcune amiche, delle vere fan da tempo immemore, erano andate al concerto, l'ultimo del tour 2011 mi pare, a Milano..per intenderci quello dove hanno aspettato più di un'ora l'ingresso del rocker che poi ha fatto un concerto mediocre e durato pochissimo (e se lo dicono le fan!!!). Poi le dichiarazioni sulla dipartita da rockstar, il ricovero per la costola, le rassegne stampa contro Ligabue, eccetera...possiamo tranquillamente dire che non è stato un gran bel periodo...
Ma non puoi scagliarti contro Nonciclopedia! Che tristezza! Questa mossa, compiuta da lui o dai suoi avvocati non so, sicuramente era gestibile in maniera migliore, magari rimuovendo proprio quelle parti della presa in giro che lui riteneva più gravi. Si chiama compromesso. La guerra non ha portato mai nulla di buono.

Rimango in una posizione moderata e, considerate le leggi in fieri in Italia, non mi espongo personalmente pubblicando quanto era presente nel sito sospeso su Vasco. Sappiate che in giro per il web si trovano, anche abbastanza facilmente. Evviva la democratica rete.

giovedì 22 settembre 2011

stream of consciousness

Era tanto che non mi succedeva, rigirarmi nel letto senza il benché minimo sentore di sonnolenza, e cominciare a pensare a tante cose, dalle più importanti alle michiate più clamorose...
la bimba in arrivo, com'è buona la nutella col panrico e il latte, è proprio urgente cambiare macchina?, per scrivere sbatto le unghie meglio tagliarle azz mi sono dimenticato di tagliarle a Filo, dai che forse si vede la luce alla fine dell'ospedale, merda non ho cominciato quell'ACE, ma avranno firmato quei POS dalla mamma?, e lo compro o no l'alza Gianni per fermarlo quest'inverno?, e boxe inizio o no?, ma l'esercizio riuscirò a ricominciarlo?, il preventivo per la caldaia!, ho preso tutto per domani, ma certa gente non farebbe meglio a stare zitta?, certe cose non dovrei nemmeno vederle, riusciremo a recuperare e tornare sui 300€?, bella la lezione dell'altro giorno proprio vero, ma quella cosa ordinata su ebay è poi arrivata o no?, ok ho la chitarra ma dove trovo il tempo per cominciare a suonarla?, maledizione dobbiamo ancora fare la cena col Marco & family, per non parlare di tutti gli altri sospesi, ma Dinda dormirà?, che saudade del Portogallo vorrei esserci io lì adesso, chissà se riesco a montare la tenda e soprattutto se riesco a smontare questa ma ancora di più se mi fa la stessa sezione del palo così almeno risparmi sui supporti, e il punchingball lo monterò o rimarrà ancora dei mesi sopra l'armadio in camera, niente giro in moto quest'anno chissà se riuscirò a farne uno come si deve l'anno prossimo, prima di morire però a capo nord ci vorrei andare, mi manca ascoltare la musica la mattina, devo cominciare a usare gliocchiali da sole più spesso erano così comodi, mi sento molto Joyce adesso anche s forse uso troppa punteggiatura e vi sto aiutando parecchio nella lettura allora adesso smetto e parlo per associazione e scrivo tutto quello che mi viene in mente jimmy max stasera me lo sono proprio goduto il mio pupattolo anche se 5 libri di topo tip son tantini quando avrò un altro weekend per finire tutte le cosette da fare in casa quasi quasi la tenda la faccio smontare quando vengono per la caldaia devo ricordarmi pure il berretto di Luca domani al ritorno meglio mi faccia un post it che schifo quel programma per metterli sul pc ma windows 7 è meglio di vista ciccio non mi hai detto nulla di fotogrammetria vabbè che i tuoi tempi son biblici però mi sembrava urgente chissà se riusciremo mai a fare la cena con le costinazze ne ho una voglia ma Marco poi avrà finito con le lezioni alle semiescort che presidente del consiglio che abbiamo chissà come andrà a finire quando cadrà spero comunque presto perchè di questo passo non reggiamo molto le normative servono me ne rendo conto sempre di più perchè siamo così diversi su certe cose a volte è così difficile capirsi però ammetto di non metterci molto impegno in questo periodo sto meglio da solo libri ne ho cominciati 5 ma finiti solo 3 devono proprio prendermi da subito una bella birra fresca a volte è proprio quello che ci vuole relax adesso ho un po' di sonno che voglia di fumarmi una sigaretta buonanotte mondo ci vediamo domani.

mercoledì 14 settembre 2011

New sensation


Il problema è quando non riesci a descriverlo, nemmeno a te stesso, quello che ti sta succedendo.
Senti che c'è qualcosa che non va, che qualcosa ti sta sfuggendo dalle mani ma non lo sai bene.
E' come quando esci di casa di corsa e hai l'impressione di esserti dimenticato qualcosa. Sei in ritardo e non hai tempo di pensarci ma sai per certo che manca qualcosa...
La sensazione è quella, mi gira tutto un po' alla rovescia, ne va dei rapporti con chiunque (oggi a momenti tiravo sotto una vecchia sulla ciclabile) e anche con chi ti sta vicino, che vorrebbe aiutarti ma, se non lo so nemmeno io cosa mi passa per la testa, come posso farmi aiutare?
Allora si entra nel girone infernale dove tutto si ripete ciclicamente e dove ogni cosa che si fa ne innesca altre due che poi ne innescano altre dieci e, chiaramente, nessuna di queste cose serve a placare, mitigare o far scorrere la sensazione di "ma che cazzo c'è che non va?"
La tendenza è quella di rifugiarsi nel noto, a volte anche nel doloroso noto, che piuttosto di far qualcosa di diverso ci si ammazza di quotidianità.
Qui sta la gabola. Qui sta la consapevolezza. Allora, già accorgersene è stato un bel passo, adesso ci si deve addentrare e capire l'origine di tutto questo per estirpare alla base questa pianta matta e carnivora del mio spirito.
Cos'è stato che mi ha dato un biglietto omaggio per l'incazzatura molesta? Chi? Cosa?
Perchè ho accettato senza batter ciglio?
Adesso che lo vedo però nasce in me la speranza che qualcosa di buono ci sia, che qualcosa in questo meccanismo antichissimo si possa cambiare, che ci sia speranza.
Forse ci posso riuscire, ce la posso fare, posso riuscire a ricordarmi di pettinarmi la mattina.

lunedì 29 agosto 2011

Il circolo


Ho notato che il mio blog è molto più prolifico nel momento in cui o sono incazzato, e allora mi devo sfogare, o quando le cose mi si ritorcono contro, e allora devo raccontarle per riderci un po' su e sbollentare la rabbia.
Questo mi ha fatto riflettere un po'. Vorrà dire che sono troppo stressato. Se le cose non vanno come dico io probabilmente non mi sto ritagliando abbastanza tempo per me e mi sto lasciando sopraffarre dagli eventi.
Che, nel momento in cui succede è come l'iscizione a socio onoraio nel peggior circolo vizioso del mio essere.
Succede una cosa, mi incazzo, mi iscrivo, sono nervoso, spacco tre cose mentre tento di aggiustarne una.
Qui entrano in gioco le valvole si sfogo, ma se la vita si accanisce diventa dura uscirne integri...facciamo qualche esempio.
Settimana scorsa scaldabagno se ne va e con lui i soldi a quel demente che dovrebbe essere un tecnico ma che in realtà è solo un demente.
Non c'è acqua calda. Nervoso. Moglie nervosa perchè non c'è acqua calda. Figlio nervoso perchè i genitori sono nervosi.
Ok faccio un giro in moto, si accende la spia e quindi moto carbura male. Nervoso aumenta.
Vabbè faccio una partita a poker online, floppo un full e al turn il mio avversario chiude il full superiore, perdo 10€. Nervoso.
Vabbè dai mi rifaccio con un poker tra amici: ho una signora mano, che mi avrebbe fatto vincere (lo scopro solo dopo) ma memore delle sfighe della settimana foldo.
Oltre al danno, non vinco nulla, anche la beffa della derisione degli astanti.
Il nervisismo cresce. Ok andiamo in montagna. Mi sdraio per dormire con mio figlio che non ha sonno e aumenta il nervosismo, allora Lisa lo porta a fare due passi e io mi addormento.
Mi sveglio con il braccio intorpidito e un pungiglione di vespa conficcato nell'avambraccio.
Nervosismo aumenta. Mi sveglio contento stamattina ma mentre mi accingo a ci chiamano dalla stanza accanto...
Capite? Nervoso chiama nervoso. Aspettare che succeda qualcosa di positivo per sbloccare la situazione non è auspicabile. Il nervoso è una brutta invenzione. Non dovrebbe nemmeno esistere.
Quindi bando alle ciance e facciamo smettere tutto. Ora. E se riesco a installare il punching ball in terrazzo magari posso cominciare a far andar via il nervoso a pugni...non molto corretto ma pur sempre efficace!

domenica 21 agosto 2011

Il parcheggio, la storia infinita


Il parcheggio della moto lo vedo un po' da automobilista. Quando vedo una moto che occupa spazio di una macchina un po' mi girano i maroni ma da un po' di tempo mi sto ricredendo.
Parcheggiare la moto è notoriamente più facile, nel senso che la metti un po' dove vuoi, salvo sempre non toccare la sensibilità e soprattutto la proprietà privata altrui.
Cronologia del parcheggio: in casa vecchia c'era un bel porticato che asserviva egregiamente al suo scopo, c'erano altre moto e soprattutto era coperto...ogni tanto qualche motoscoreggetta mi rubva il posto e qualche volta qualche ilare adolescente con due neuroni bruciati in testa mi spostava le frecce e schiacciava i bottoni a caso ma si soprassedeva e tutto si dimenticava.
Poi il trasloco. Casa nuova e spazi esterni molto ridotti. Riuscivo a infilarmi dentro alla zona garage passando da una porta e mettevo il Gianni al coperto e tutto filava liscio. Poi il patatrac. Il posto da cui passavo, si è scoperto dopo alcune ricerche al catasto, in realtà è un posto auto.
Quindi il nuovo proprietario decide di usarla per i suoi affari. Giusto. Però non ci mette la macchina ma le bici quindi chiedo gentilmente un angolino per me. Dice che ci pensa ma in realtà non ha il coraggio di dirmi di no finchè, dopo un po' di insistenza mia, non glielo cavo dalla bocca. Ok cercherò un altra soluzione. La seconda soluzione dura due giorni. La potete leggere qui.
Allora ho poche alternative, perchè comunque mi dispiace sempre parcheggiarla dove ci vanno le macchine perchè togli spazio, quindi la parcheggio sul marciapiede vicino alle bici.
E le lamentele cominciano ad arrivare...echeppalle...non te la metto in strada per non togliere parcheggi e ti lamenti che la lascio sul marciapiede? Vabbè la sposto...ma dove?
Poi arriva anche un cantiere a complicare le cose e quindi anche nel posticino defilato che avevo trovato non la posso mettere...c'è l'area di stoccaggio materiali...
E allora dove?
Chiedo gentilmente al proprietario del negozio un angolino dietro il fabbricato per la durata dei lavori. Gentilmente me lo concede ma mi dice di fare attenzione a non rovinare la guaina con il cavalletto. Ok, fair enough, ci metto un pezzo di legno così distribuisco il peso e non rovino nulla. il problema nasce al ritorno dalle vacanze quando mi accorgo che il cavalletto non ha fatto danno ma la ruota davanti ha fatto un solco...la sposto lateralmente allora, dove c'è l'asfalto e dove qualcuno parcheggia il motorino.
Non appena il tempo mi permette di rimettermi in sella, torno a casa la sera e trovo un lucchetto, con ancora il prezzo attaccato, che chiude il cancello...
Ma questa è una congiura! Girovagando nei pressi di casa per un angolino vedo che ci sono dei parcheggi di moto all'interno di un cortile interno (purtroppo non coperto) nel condominio vicino.
Parcheggio e, per evitare problemi, chiedo il numero dell'amministratore per chiedere ufficialmente il permesso. Un tipo, quasi incazzato, mi da il numero ma si vede lontano un chilometro (ma non ci sono altri parcheggi per moto? ma lei dove abita? ci sono dei parcheggi di moto in un condominio non lontano) che l'idea non gli garba proprio...
Vabbè ormai ho poche soluzioni. Sposto la moto e occupo, un po' per pigrizia e un po', soprattutto, perchè sono incazzato, il posto di due macchine. Mavaffanculo!
La ciliegina? Quando rimetto in moto il Gianni ricompare la dannata spia FI e dopo un paio d'ore sono dal meccanico...
Una volta sistemata la cosa prenderò in affitto un garage, lasciar fuori il mostro alla mercé di questi vicini intolleranti non mi va più bene....
Riflessioni, dovute. Ma che problemi vi da? La moto si mette in un angolino, se la si parcheggia con criterio negli angoli le macchine passano e nessuno ha problemi. Qual è la molla che vi indispettisce? L'ingiustizia che una moto che non è dei proprietari del posto sia parcheggiata nel "vostro territorio"? Non è mica una macchina, o un quad, dannazione! Occuperò si e no nemmeno un metro quadro di terreno. Anche quando sono andato a scusarmi per aver abusato del posto privato dietro al negozio per ben un mese oltre la durata del cantiere il tipo ha accampato scuse dicendo che non era per colpa mia (il lucchetto è apparso non appena ho spostato la moto) ma del parcheggio selvaggio delle macchina (mai viste....vabbé).
Continuando a non capire il perchè di tanta ostilità gratuita nei confronti delle moto e dei motociclisti gioco al superenalotto. Così se vinco mi compro tutta un'area di parcheggi e faccio posti solo per moto. Fucking car not allowed.