giovedì 22 settembre 2011

stream of consciousness

Era tanto che non mi succedeva, rigirarmi nel letto senza il benché minimo sentore di sonnolenza, e cominciare a pensare a tante cose, dalle più importanti alle michiate più clamorose...
la bimba in arrivo, com'è buona la nutella col panrico e il latte, è proprio urgente cambiare macchina?, per scrivere sbatto le unghie meglio tagliarle azz mi sono dimenticato di tagliarle a Filo, dai che forse si vede la luce alla fine dell'ospedale, merda non ho cominciato quell'ACE, ma avranno firmato quei POS dalla mamma?, e lo compro o no l'alza Gianni per fermarlo quest'inverno?, e boxe inizio o no?, ma l'esercizio riuscirò a ricominciarlo?, il preventivo per la caldaia!, ho preso tutto per domani, ma certa gente non farebbe meglio a stare zitta?, certe cose non dovrei nemmeno vederle, riusciremo a recuperare e tornare sui 300€?, bella la lezione dell'altro giorno proprio vero, ma quella cosa ordinata su ebay è poi arrivata o no?, ok ho la chitarra ma dove trovo il tempo per cominciare a suonarla?, maledizione dobbiamo ancora fare la cena col Marco & family, per non parlare di tutti gli altri sospesi, ma Dinda dormirà?, che saudade del Portogallo vorrei esserci io lì adesso, chissà se riesco a montare la tenda e soprattutto se riesco a smontare questa ma ancora di più se mi fa la stessa sezione del palo così almeno risparmi sui supporti, e il punchingball lo monterò o rimarrà ancora dei mesi sopra l'armadio in camera, niente giro in moto quest'anno chissà se riuscirò a farne uno come si deve l'anno prossimo, prima di morire però a capo nord ci vorrei andare, mi manca ascoltare la musica la mattina, devo cominciare a usare gliocchiali da sole più spesso erano così comodi, mi sento molto Joyce adesso anche s forse uso troppa punteggiatura e vi sto aiutando parecchio nella lettura allora adesso smetto e parlo per associazione e scrivo tutto quello che mi viene in mente jimmy max stasera me lo sono proprio goduto il mio pupattolo anche se 5 libri di topo tip son tantini quando avrò un altro weekend per finire tutte le cosette da fare in casa quasi quasi la tenda la faccio smontare quando vengono per la caldaia devo ricordarmi pure il berretto di Luca domani al ritorno meglio mi faccia un post it che schifo quel programma per metterli sul pc ma windows 7 è meglio di vista ciccio non mi hai detto nulla di fotogrammetria vabbè che i tuoi tempi son biblici però mi sembrava urgente chissà se riusciremo mai a fare la cena con le costinazze ne ho una voglia ma Marco poi avrà finito con le lezioni alle semiescort che presidente del consiglio che abbiamo chissà come andrà a finire quando cadrà spero comunque presto perchè di questo passo non reggiamo molto le normative servono me ne rendo conto sempre di più perchè siamo così diversi su certe cose a volte è così difficile capirsi però ammetto di non metterci molto impegno in questo periodo sto meglio da solo libri ne ho cominciati 5 ma finiti solo 3 devono proprio prendermi da subito una bella birra fresca a volte è proprio quello che ci vuole relax adesso ho un po' di sonno che voglia di fumarmi una sigaretta buonanotte mondo ci vediamo domani.

mercoledì 14 settembre 2011

New sensation


Il problema è quando non riesci a descriverlo, nemmeno a te stesso, quello che ti sta succedendo.
Senti che c'è qualcosa che non va, che qualcosa ti sta sfuggendo dalle mani ma non lo sai bene.
E' come quando esci di casa di corsa e hai l'impressione di esserti dimenticato qualcosa. Sei in ritardo e non hai tempo di pensarci ma sai per certo che manca qualcosa...
La sensazione è quella, mi gira tutto un po' alla rovescia, ne va dei rapporti con chiunque (oggi a momenti tiravo sotto una vecchia sulla ciclabile) e anche con chi ti sta vicino, che vorrebbe aiutarti ma, se non lo so nemmeno io cosa mi passa per la testa, come posso farmi aiutare?
Allora si entra nel girone infernale dove tutto si ripete ciclicamente e dove ogni cosa che si fa ne innesca altre due che poi ne innescano altre dieci e, chiaramente, nessuna di queste cose serve a placare, mitigare o far scorrere la sensazione di "ma che cazzo c'è che non va?"
La tendenza è quella di rifugiarsi nel noto, a volte anche nel doloroso noto, che piuttosto di far qualcosa di diverso ci si ammazza di quotidianità.
Qui sta la gabola. Qui sta la consapevolezza. Allora, già accorgersene è stato un bel passo, adesso ci si deve addentrare e capire l'origine di tutto questo per estirpare alla base questa pianta matta e carnivora del mio spirito.
Cos'è stato che mi ha dato un biglietto omaggio per l'incazzatura molesta? Chi? Cosa?
Perchè ho accettato senza batter ciglio?
Adesso che lo vedo però nasce in me la speranza che qualcosa di buono ci sia, che qualcosa in questo meccanismo antichissimo si possa cambiare, che ci sia speranza.
Forse ci posso riuscire, ce la posso fare, posso riuscire a ricordarmi di pettinarmi la mattina.