un'accozzaglia di pagine con link sbagliati blog tipo calderone...pensieri puri, impuri, cazzate e cose serie...
giovedì 31 dicembre 2009
Vecchio bucaniere
martedì 22 dicembre 2009
Indecente
Avrai una moglie-figlio-amico-amante-il primo passante per fare un minimo di intervento riparatore!!!
E pensarci prima?
Ma cacchio...15.000€ di moto sotto la neve...almeno un telo...senza parole...
venerdì 20 novembre 2009
Lezioni per neopapà - Ginnastica e Addormentamento
giovedì 19 novembre 2009
Lezioni per neopapà - Giocare con vostro figlio
mercoledì 18 novembre 2009
Lezioni per neopapà - Biberon e Allattamento
martedì 17 novembre 2009
Lezioni per neopapà - Seggiolino e pannolini
lunedì 16 novembre 2009
Istruzioni e scritte in piccolo
Tutto nasce dalle bufale, alcuni anni fa su email ora principalmente su feisbuc...
Giusto una letta ai contenuti prima di iscriversi? Un minimo di senso critico? Un dubbio piccolo piccolo? Un po' di sano e commestibile scetticismo?
Siamo tutti dei pecoroni? Dei piccoli Lemmings che camminano imperterriti senza curarsi del mondo circostante? Sperando che la mano divina del giocatore di turno costruisca un ponte e ci permetta di non precipitare verso l'ignoto?
Quando comprate una macchina vi interessate se dovete metterci la benzina o l'olio di colza? Chiedete informazioni circa il motore, le prestazioni, i sistemi di sicurezza, ecc? O sborsate senza battere ciglio?
Se firmate un contratto le leggete le clausole? Verificate di non essere sulla strada per una randellata sui denti scritta in piccolo? O chiudete gli occhi e abbassate la testa?
Ma porc...
Possibile? Un minimo di giudizio, di attenzione, di intelligenza...Possibile che la gente sia così ottusa? O che se ne freghi della propria vita? O che non si informi?
Colgo la palla al balzo sulle notizie di cronaca: se vi dicono che dovete farvi il vaccino voi lo fate senza fiatare o prima vi informate un minimo, giusto per sapere che diavolo vi mettono in corpo?
E adesso, dopo il momento di incazzatura, il momento ludico per neopapà (per un totale di 9 lezioni ecco la prima):
COME SVEGLIARE VOSTRO FIGLIO
giovedì 22 ottobre 2009
L'ombrello
Dopo qualche fermata, ripreso dopo il lavaggio gratuito, mi alzo per sgranchirmi le gambe e noto un ombrellino penzoloni e incustodito in un angolino...
Mi giro con circospezione e vedo se l'ombrello è osservato...
Nulla.
Prendo tempo e mi avvicino con fare da ninja...
Nessuno si muove.
Sto per mettere in pratica la metodologia dell'usucapione istantanea ma qualcosa mi ferma...
Che sia l'essere padre? Che mi impedisce di comportarmi da ragazzo discolo?
Ok, va bene signora coscienza...ha vinto lei...
Prendo l'ombrello e lo mostro penzoloni al resto dei passeggeri: "DI CHI E' QUESTO?"
No scherzo...è che sarebbe stato bello dire così...
"E' DI QUALCUNO QUESTO OMBRELLO?"
Nessuno lo reclama e allora continuo: "SE NESSUNO HA NULLA IN CONTRARIO ME LO PRENDEREI, STAMATTINA SONO USCITO SENZA..."
Una signora, sulla settantina, mi guarda storcendo il naso...
Allora cambio piano: "FORSE E' MEGLIO CHE LO DIA AL CONDUCENTE VERO? SIA MAI CHE QUALCUNO LO RECLAMI..."
La signora fa una smorfia di soddisfazione e io mogio mogio, ormai credevo sarei uscito dall'autobus con l'ombrello, consegno il proteggipioggia al conducente...
Torno al mio posto visibilmente triste (per non aver potuto prendere in comodato d'uso gratuito l'ombrello) e sempre la signora, confondendo la mia tristezza per la pioggia che mi sarei beccato, se ne esce così: "guardi che potrebbe usare il cappuccio della giacca"
Alchè io mi ridesto e estraggo con nonchalance il cappuccio, quando la signora insiste: "è stato bravo sa! molto onesto! e comunque potrebbe andare anche senza cappuccio...così i capelli le diventano ancora più ricci!"
AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
venerdì 9 ottobre 2009
Yippee ki-yay
Commenti?
Dura Lex Sed Lex!
Beverly I.N.P.S.
E' il 9 ottobre e finalmente ci hanno pagato! Non tutto...solo fino ad agosto, ma almeno sono arrivati i soldi, con ALCUNI mesi di ritardo...
Ma questo post non vuole essere un'accusa al sistema, lo sapete meglio di me che non c'è brunetta che tenga agli stoici modelli di nullafacenza degli impiegati statali italiani, ma bensì un piccolo scorcio di quella che veramente sembra essere un'altra dimensione...
Purtroppo i film di Fantozzi sono veramente uno spaccato della mediocre Italia in cui ci troviamo (e adesso capisco perchè quei film non mi fanno più ridere) e la fauna è delle peggiori...
Dall'attesa mattutina (gli uffici aprono alle 8.30 e alle 8.15 quando arrivo ho già 12 persone davanti a me) fatta col sistema "acquario" (io attendo fuori notando che tu non fai un cazzo - tipo la guardia che riceve una telefonata sul cellulare e richiama allegramente con il telefono dell'inps dopo che è caduta la linea o un impiegato che fuma con nonchalance vicino alla sua postazione) fino al sedersi allo sportello con l'impiegato vicino che si spazientisce ed inveisce contro la vecchietta prima e l'immigrato poi (se è così alle 9 figuriamoci a mezzogiorno) e tenendo una conversazione inesistente con la persona che ho di fronte (no no non mi faccia altre domande perchè sto inserendo i dati e non riesco a seguirla).
Dopo aver patteggiato la risoluzione dei problemi chiedendo cortesemento quello che mi spetta di diritto torno a casa credendomi vincente...per poi accorgermi che hanno dimenticato nel conteggio 15 giorni...
e il giorno dopo la battaglia con i mulini a vento ricomincia...
venerdì 2 ottobre 2009
L'amico immaginario
lunedì 28 settembre 2009
Gianni ed il garage
Considerando che, purtroppo, l'utilizzo del mezzo si è limitato al traffico cittadino causa acquisto invernale.
Prima della scadenza dell'assicurazione e del parcheggio del buon Gianni in qualche garage cittadino me lo sono goduto in ogni forma, modo e velocità.
Finalmente ho cominciato a prendere un po' di confidenza e fiducia e sono riuscito a superare la soglia dei 30° quando giro.
I giri sono stati molto corti e decisamente centellinati causa mille impegni e compagnia ancora non del tutto motorizzata (per questo ci sto mettendo una bella pezza per convincerli), ma l'ebbrezza di sfrecciare su due ruote è
un'emozione che cresce ogni volta di più.
Ogni chilometro che macino mi lego maggiormente alla "filosofia" dell'aria in faccia, ogni piccolo sorpasso da
quel tocco di libertà che non si avrebbe in macchina, il rombo della marmitta è un dolce suono e ascoltare il Gianni da una certa soddisfazione!!!
E' proprio una passione che cresce dentro e che non ti molla mai...in attesa della prossima primavera...
Provare per credere!!!
Le motivazioni alla base
Post retrodatato (accaduto a fine agosto)
Doveva succedere prima o poi, considerando la mia intransigenza rispetto le norme ed il codice della strada.
Ma questo post non vuol eessere una recriminazione sul torto subito o altro.
La multa l'ho presa perchè me la meritavo (contromano su senso unico), il vigile è stato fin troppo buono
(piccolo importo e ho ancora i miei 24 punti sulla patente).
Il post nasce dalla motivazione della multa.
Non perchè ho effettivamente infranto un articolo del codice della strada ma perchè: "ti hanno visto tutti e mi hai fatto fare una figura di merda".
Tutti chi? Figura di merda? Stiamo messi bene...
Papi
tutto colorato di blu) e aver messo in garage il Gianni per un intero inverno (e sarà il più caldo degli ultimi 100 anni)
direi che è ufficiale.
Sono un padre.
lunedì 24 agosto 2009
Ruttino!
lunedì 17 agosto 2009
quant'è vero
http://beijing-dave.blogspot.com/2009/08/google-freak.html
Orgoglioso di averti fatto cercare il significato di meconio...
Ultimi film visti
Sofferenza e impotenza sono le emozioni che permeano e pervadono tutto lo scorrere del film. Il mondo visto come male e sofferenza inevitabile, dove luoghi comuni costringono a pazzie e dove il destino unisce e divide.
Quando l’amore e l’accettazione è tutto quello che si cerca, anche in un paese dove tutto è vicino e raggiungibile. Questo mondo crudele e completamente intrecciato nella sua vastità, dal Marocco al Giappone, e unito non nell’incomprensione verbale (Babele, torre di) ma nell’incomprensione e nell’interpretazione della sofferenza.
Non guardatelo se volete svagarvi una sera…bellissimo ma super peso!
GRAN TORINO
Clint Eastwood è un genio. Il film parte da un burbero razzista e incazzato con il mondo, trascinato nel dolore da una colpa legata al passato di guerra, completamente slegato dalla sua famiglia.
I vicini Hmong, involontariamente, gli danno un’occasione di redenzione e di aiuto accogliendolo nella “famiglia” dopo un intervento volto, molto egoisticamente, a far uscire la gang di strada di turno dal suo giardino…
Violenza tra gang e odio razziale sono i fili conduttori del film e sembrerebbero condurre ad una reazione altrettanto violenta (sparatorie, stupri e botte).
Ma la saggezza, la volontà di redimersi ed il sacrificio fanno svoltare il film in tutt’altra direzione.
Questo è quello che mi piace dei film di Eastwood, la non conformità e i messaggi sottesi a delle dure e crude immagini di vita reale e quotidiana.
Da vedere.
domenica 2 agosto 2009
IL bagnetto
Vaschetta regalata da un amica della mamma, con un piccolo inconveniente, il tappo è stato perso, ma niente paura! Il papà lo recupera!
Nella lista di cose da fare prima che Filippo nascesse, chiaramente si arriva al giorno fatidico dove si deve lavare il pupo senza tappo.
Poco male.
Il piccolo Filo è ancora piccolino e nel lavandino in bagno si stende egregiamente.
Primo bagnetto ok.
Al secondo giro il papà sbaglia clamorosamente misura e porta a casa un tappo da 40mm contro i 20mm di foro nella vaschetta...niente da fare, proviamo nella bacinella blu che usiamo per stendere il bucato. Il "piccolo" Filippo non è più così piccolo e forse mamma e papà sono agitati sta di fatto che appena arriva a livello pancino i pianti non si placano e desistiamo immediatamente.
Secondo tentativo out.
Il giorno dopo recupero il tappo e mi preparo ad un bagnetto con i fiocchi!
L'acqua è calda al punto giusto (magia del termometro da bagnetto della nonna) e mamma e papà sono rilassati. Filippo è bravo e buono e si fa lavare senza problemi.
Il problema arriva quando mi accorgo di un rumore sospetto, allungo lo sguardo e vedo un fiume di acqua che scende da dietro la lavatrice....metto la mano nella vaschetta e il tappo è decisamente fuori sede...come se nulla fosse cerco di sorridere e andare avanti nel lavaggio del piccolo, con una mano tengo la testa di Filippo e con l'altra cerco di arginare la falla ormai dilagante...tutto procede bene fino a quando anche Lisa si accorge del patatrac e il bagnetto rischia di diventare tragedia!!!
Per fortuna il più è fatto e si può asciugare ed allattare il piccolo Filo, per fortuna ignaro dell'accaduto.
Minuti di silenzio separano me da mia moglie per lunghissimo tempo....fino a quando non è addormentato e "mangiato".
Dopo aver asciugato l'asciugabile mogio mogio torno in camera e prometto che sarei andato a comprare una vaschetta quanto prima!
Il giorno dopo prenatal mi attende a braccia aperte, probabilmente riconoscono lontano un miglio un papà in colpa e che spenderebbe milioni di euro nel negozio.
Infatti torno a casa con: vaschettina da applicare a ventosa sulla vasca da bagno per il lavaggio singolo; teli da viaggio impermeabili usa e getta e fantastica vaschetta capienza 3 gemelli con tappo apertura a cacciavite e termometro per la misurazione della temperatura integrato!
Se mi fossi ricordato la tessera chissà quanti punti avrei accumulato!!!
mercoledì 15 luglio 2009
Filo
Perché, come dice un mio saggio amico, un conto è sapere una cosa, un altro è invece conoscerla davvero!!!
A grande richiesta ecco alcune foto di Filippo:
http://picasaweb.google.com/diemmeci0/Filippo#
lunedì 13 luglio 2009
Filippo
Le parole sicuramente non bastano a descrivere la gioia di questo momento, un turbinio di immagini, pensieri, emozioni, voci e sentimenti riempie la mia testa dopo questa giornata storica...
un grazie di cuore a tutti: a chi c'era, a chi ci ha aiutato, a chi ci ha pensato, a chi ci ha scritto, a chi ci ha pensato, a tutti!!!
Ma soprattutto un grazie grande grande a mamma Lisa e al piccolo Filippo!!!
martedì 30 giugno 2009
Una notte da leoni
- senza il futuro sposo
- con un bimbo nell’armadio
- una gallina sul pianoforte
- una tigre in bagno
- senza un dente
Il film è stupefacente, assieme ai tre personaggi rimasti (Phil, un insegnante sposato con prole che raggira i suoi studenti per recuperare soldi e che non vede l’ora di staccare la spina, Stu, un dentista totalmente zerbinato nei confronti della fidanzata, Alan, un pazzo ai limiti della normalità e totalmente insano) e collegati dal futuro sposo Doug, procediamo alla ricostruzione della notte precedente con ingressi senza mezze misure di malviventi, spogliarelliste, Mike Tyson!!, e chi più ne ha più ne metta!!
giovedì 25 giugno 2009
Dedicato a noi tre
Ora è nascosta e ignota, e un secondo dopo sarà scoperta, svelata e conosciuta.
Avrà contorni netti, un volto, uno sguardo. Un sorriso che poi ti ruberà l'anima per sempre, solo suo.
Riconoscibile, amato, atteso....
Ma adesso non è, non c'è ancora.
Nulla appare.
Il segreto è un figlio non ancora nato.
Nessun attimo sarà più così.
L'attesa è questo: il labile confine tra ignoto e noto, immaginabile e tangibile.
L'attesa è un soffio.
Un vento.
Buonanotte.
Il lupo
mercoledì 24 giugno 2009
Space Dementhia
Come potete capire non sono malattie fisiche, d'altronde non mi ammalo dal lontano '83, quando presi in un colpo solo tutte le malattie contagiose (varicella, morbillo, ecc).
Sono malattie mentali. Chi è conscio del proprio problema, dicono, sia già a metà strada. Quando mi metto in testa una cosa non ce n'è per nessuno. Devo raggiungere il mio obiettivo (poco tempo fa era semplicemente arrivare ad avere un milione di dollari finti).
Purtroppo quei dannati programmatori di poker hanno pensato bene di mettere in palio due posti al WSOP (World Series of Poker) del valore di 10.000$ ciascuno.
Aggiungete alla malattia da poker anche la malattia dei concorsi e otterrete la mia totale assuefazione da gioco.
Si deve arrivare primi a tre tornei per poter essere selezionati per il torneo finale. Io ho vinto due di questi tornei e adesso attendo il momento opportuno per buttarmi nel terzo ed ultimo torneo...ma per ora il mio massimo è stato arrivare secondo, per ben due volte, all'ultimo round...
La possibilità di poter partecipare a dei concorsi a volte mi fa pure comprare delle cose inutili...sono schiavo dei giochi a premi...per fortuna su feisbuc non si spende una lira!
L'altra malattia ormai la conoscete bene...si chiama Gianni! E non mi dilungo, sapete benissimo quanto ci tenga e che gioia sia farsi portare in giro...
L'altra malattia del momento è eBay. Dopo l'incidente in moto avevo deciso di cercare oggetti da vendere e rifarmi di un po' di soldini. Ecco. Voi non avete idea di cosa si possa trovare su eBay, cioè delle stronzate che io vendo ma soprattutto della gente che me le compra!!!
Fatta eccezione per i fumetti (collezioni adolescenziali di manga), che valgono un bel po' e dai quali mi sono separato con iniziale fatica ma ben contento (solo Berserk 340€!!!), ho venduto veramente del ciarpame...
Un minipimer usato e neppure smontabile (si trova a 10€): venduto a 9,90€+10€ spese di spedizione
Giubbino vintage della Lisa ormai inutilizzabile: venduto in Francia a 9,90€+10€
Portatarga Gianni: 30€+10€
Attrezzo per fare muscoli delle braccia (consegnato dai suoceri per buttarlo via): 9,90€+10€
Maglietta A Perfect Circle pagata 20€: 19,90€+6€
Sandali di marca della Lisa che dovevano essere buttati: potenziale acquirente a 9,90€+10€
Scopa magica comprata al mercato e pagata 10€: potenziale acquirente a 9,90€+10€
Dischi freni Gianni (uno piegato e uno dritto) e il mio meccanico li voleva buttare: venduti a 65€+10€
La gente è disperata o io sto sottovalutando il problema? Oppure sono malato e non me ne rendo conto?
Sento le voci....Josh!!!!! Josh!!!!! Scappa Marty! I terroristi! I libici!!! Ahhhhhhhhhhhhhhh
giovedì 18 giugno 2009
Una settimana da Dio?
La seconda settimana di giugno mi ha visto vegetare da solo in casa, causa moglie in vacanza.
Diciamo che potrei sintetizzare la mia vita di quei giorni (ormai solo un lontano ricordo) in una frase: REGRESSIONE ALLO STATO ANIMALE, A VOLTE VEGETALE.
I ritmi sono quelli da bestia:
non si parla ma si grugnisce,
si mangia, tanto, ad orari assurdi,
si beve tanta birra,
si fanno i lavori ad orari assurdi senza curarsi dei vicini
si pulisce casa l'ultimo giorno perchè ormai è un letamaio
si fanno le lavatrici perchè non si ha nulla da mettersi
si usa la lavastoviglie anche con 1/365 di carico perchè sarebbe da idioti lavarsi anche un solo piatto
apparecchiare la tavola? perchè?
si abusa di TV, internet e iPod
Poi scatta qualcosa, la sensibilità che le donne hanno dopo due secondi nell'uomo-bestia si risveglia dopo una settimana: allora si comincia a montare mobili ikea lasciati sopire per un mese, si sostituisce la lampada rotta da 3 mesi, si monta un'altra cassettiera ikea STORTA, per poi accorgersene e doverla rimontare dritta (tratti in inganno da un adesivo messo al contrario...o troppa birra a cena?)
Per poi finire con le pulizie:
dopo essersi accuratamente preparati tutto il necessaire sul divano (cellulare, telecomando, birra e pc), passare con il mocio e concludere l'opera in piedi sul divano (in mutande), per poi godersi la birra e farsi una partitella a hold'em!!!
mercoledì 17 giugno 2009
La coda
Poi il tracollo. Incidente in A4 direzione Trieste e traffico autostradale dirottato sulla miserastradamonocorsia dove mi trovo anch'io.
Ora non sfondo nessun muro ma mi sfondano la pazienza (per non essere scurrile) e altre due o tre cosette.
Passo la prima mezzora ad osservare il mondo che mi circonda: un cambio guida della macchina di fronte a me (uomo lascia a moglie che parte con freno a mano inserito e macchina muore con risate dei figli), degli scorci kitsch da oscar (e mi pento di non aver con me la macchina fotografica), un cambio guida donna donna (la passeggera che scende dimentica di avere i pantaloncini slacciati e mostra le nudità ai divertiti vicini, me compreso), ecc ecc
La seconda mezzora riorganizzo la macchina: cd tutti dritti e nelle loro custodie, telefonate e sms a gente che non senti da una vita, scendo e mi sgranchisco un po' le gambe...
La terza mezzora scrivo quello che state leggendo e altri appunti personali...
La quarta mezzora comincio ad ipotizzare la causa di tutta quella coda:
incidente (come poi si è rivelato essere),
idiozia (vi è mai capitato di essere in coda e una volta fuori non capire il motivo dell'attesa?),
troppe rotonde nel progetto rotonde locale?
un semaforo che intelligente non è?
vigili molto zelanti solo con le macchine nell'altro senso?
Ma soprattutto ho fatto una cosa...ho maledetto di non essere sceso in moto...
lunedì 15 giugno 2009
La vecchiaia
Non ho l'età ma certi sforzi si devono fare...venerdì sera bibione e due ore di coda (seguirà post dedicato), sabato ikea e reunion coi butei di vecchia data, domenica ROCK IN IDRO!!!
Che in idro non era ma al palasharp dove l'aria era un optional e i ventilatori servivano solo a portare in giro quell'odore malsano di sudore stantio misto a birra...
Prescindendo dalla location è stato F-A-N-T-A-S-T-I-C-O!!!
Arriviamo e stanno suonando, credo, i BRING ME THE HORIZONS che, come sintetizzato egregiamente da Matteo, sono lo stereotipo del luogo comune: ruttano, dicono le parolacce, insultano la folla, inneggiano alla violenza, sputano e poi si accovacciano a fare versi proprio dove avavano sputato!
E pensare che un tempo il genere mi piaceva...sono proprio vecchio...
E' la vola dei LACUNA COIL, giocano in casa e sono bravi, riconosco alcune canzoni, probabilmente le più famose ma sono più colpito dal dettaglio dell'abbigliamento: la cantante giacca rossa (il resto è rigorosamente nero, da vero metallo) e il resto della truppa tutti neri con il detatglio rosso qua e là: i polsini, la cintura, il fazzoletto...si vede che nel gruppo c'è una donna!!!!
Poi arrivano i LIMP BIZKIT! Altra grande reunion recente, Fred cavalca il palco da vero espertone e le canzoni sono proprio un concentrato di energia!
E poi la chicca: arrivano i FAITH NO MORE!!
Palco molto twin peaks e ingresso claudicante con bastone...poi sbregano il palazzetto con una voce che è rimasta ineccepibile, con una grinta e una forza identica a quella di dieci anni fa (se non di più), sketch a profusione con il vantaggio di padroneggiare l'italiano (Patton vive a Bologna da molti anni, ho scoperto da poco).
Evidence tradotta e reinterpretata è spettacolare, gli insulti al batterista "sei un segaiolo" e i commenti alle performance "siamo vecchi per queste cazzate" intervallano allegramente un concerto a dir poco fenomenale!!!
Con ashes to ashes a mio avviso toccano il culmine della perfezione!
Spaziale!
Che altro dire se non che il torcicollo e la stanchezza che mi ritrovo addosso valgono assolutamente uno dei concerti che posso tranquillamente annoverare nella top five!
Sono vecchio ma continuerò ad andare ai concerti!
Ci porterò anche mio figlio...anzi, spero che sarà lui a chiedermi di andarci....
Però un dubbio mi assale...e se mi chiedesse di andare a vedere il luciano?
1. Reunited
2. The Real Thing
3. From Out of Nowhere
4. Land of Sunshine
5. Caffeine
6. Evidence (Italian)
7. Chinese Arithmetic (Poker Face)
8. Surprise You’re Dead
9. Easy
10. Ashes to Ashes
11. Midlife Crisis
12. Introduce Yourself
13. Gentle Art of Making Enemies
14. I Started a Joke
15. King for a Day…
16. Be Aggressive
17. Epic
Encore
18. Chariots of Fire/ Stripsearch
19. We Care a Lot
venerdì 15 maggio 2009
Ode alle canzoni, non tutte però
Questo semplice, breve ma intenso post per un elogio alle canzoni.
Non a tutte le canzoni...
Ma a quelle lunghe più dei canonici 2-3 minuti, tipici delle canzonette pop che girano in radio...
Un tempo che ti permetta di crescere insieme alla canzone, ascoltarla fin nelle viscere, viverla, assimilarla, assaporarla, urlarla ai 4 venti...
Musica che non ti riempia semplicemente gli spazi tra una cosa e l'altra ma che sia sentita e voluta.
Non le canzonette da happy hour...
Giusto un paio di canzoni, per farvi capire i tempi, che ho ascoltato ieri:
- Jambi - 7:28
- 10,000 Days (Wings, Pt. 2) - 11:13
- Rosetta Stoned - 11:11
- Right in Two - 8:55
Il colore viola
L'analisi dei colori per una collezione spesso, presumo, avviene un anno prima rispetto all'anno di riferimento.
I colori nascono quasi sicuramente e poco democraticamente dai "grandi stilisti", che lanciano segnali con le sfilate d'alta moda. Colori ma anche tessuti, vengono poi sviluppati dalle singole aziende di moda e dai loro stilisti.
Sappiamo poi che la moda è ciclica, che i colori tornano di anno in anno e che alcuni colori "base" sono quasi sempre presenti nelle diverse collezioni, mescolati con colori più particolari, legati alla stagione.
Per non parlare poi degli oggetti di design...
[quanto scritto sopra non è tutta farina del mio sacco, lo ammetto...]
Perchè non vi vestite come vi pare senza seguire i "consigli" di chi vi vuol far cambiare colore ogni anno?
Ma soprattutto, perchè?
Chiaro che se vi piace il viola e lo indossate da quando avete 3 anni non ci sono problemi, ma tutti quelli che si vestono così solo per il fatto che va di moda?
lunedì 4 maggio 2009
Coscienza Conoscenza Volontà
Alcuni condivisibili, altri condannabili ed alcuni infine semplicemente valutabili a seconda della propria morale.
Ritengo queste due citazioni che seguono molto belle, importanti ed educative.
Badate bene, non educative nei confronti dei figli, ma di noi stessi.
Abbiamo così tanto da imparare...
I BAMBINI IMPARANO CIO' CHE VIVONO
I bambini imparano ciò che vivono.
Se un bambino vive nella critica impara a condannare.
Se un bambino vive nell'ostilità impara ad aggredire.
Se un bambino vive nell'ironia impara ad essere timido.
Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole.
Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente.
Se un bambino vive nell'incoraggiamento impara ad avere fiducia.
Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia.
Se un bambino vive nella disponibilità impara ad avere una fede.
Se un bambino vive nell'approvazione impara ad accettarsi.
Se un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia impara a trovare l'amore nel mondo.
Dorothy Law Nolte
NON INSEGNATE AI BAMBINI
Non insegnate ai bambini
non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
potrebbe far male
forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia
di una falsa coscienza.
Non elogiate il pensiero
che è sempre più raro
non indicate per loro
una via conosciuta
ma se proprio volete
insegnate soltanto la magia della vita.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Non insegnate ai bambini
non divulgate illusioni sociali
non gli riempite il futuro
di vecchi ideali
l’ unica cosa sicura
è tenerli lontano
dalla nostra cultura.
Non esaltate il talento
che è sempre più spento
non li avviate al bel canto,
al teatro alla danza
ma se proprio volete
raccontategli il sogno di
un’antica speranza.
Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi
il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all’ amore
il resto è niente.
Giro giro tondo cambia il mondo
giro giro tondo cambia il mondo.
Giorgio Gaber, Io non mi sento Italiano, 2003.
venerdì 17 aprile 2009
Il Kitsch di Pasqua
giovedì 16 aprile 2009
Il saluto del motociclista
Chi guida una Punto non saluta mai. Chi guida una Panda non saluta mai. Si incrociano due conducenti di BMW? Un piccolo cenno, forse un'alzata di sopracciglia. Più espansivi i conducenti delle carrette d’epoca: 2CV, Maggiolini, 500 (quella vera). Si vedono anche TIR con una manina di plastica attaccata al parabrezza con una ventosa, dondolante di qua e di là. Comunque: chi sente di far parte di una elite, saluta i confratelli.
La più elevata cultura del saluto, però, si è sviluppata tra i motociclisti. Le origini di ciò affondano le radici in un passato remotissimo, in un’epoca in cui i motociclisti erano rarissimi, le strade poco e male asfaltate. Addirittura i distributori, vere oasi dell’era moderna, non esistevano affatto. Solo tipi veramente tosti potevano affrontare un viaggio a quei tempi ed ecco che, incontrandosi e riconoscendosi adepti della stessa fede, ci si mostrava la mano aperta, ad indicare che non si brandivano armi, che l’incontro era con un confratello. Da qui il Saluto del Motociclista, orgoglioso e reciproco obbligo di cortesia e di fratellanza.
Il saluto segnala che si rileva con piacere l'approssimarsi di un amico, proveniente in senso opposto. Per salutare si solleva la mano sinistra, al massimo, fino al livello della spalla, estendendo almeno due dita della mano stessa. Salutare con la destra non si fa: quella è deputata a tenere l’acceleratore. In caso di necessità (ad esempio, se si sta usando la frizione) è consentito ricambiare con un visibile cenno del capo, nel piano verticale.
Il saluto è riconosciuto e ricambiato praticamente in tutto il Mondo, ma con varianti. È comune sentir raccontare il senso di irritazione e delusione che soffrono i motociclisti di madrelingua germanica, valicando le Alpi: “A sud di Salorno, tutti maleducati e snob!”. Spiegazione: il Saluto all'Italiana! cioè un lieve sollevamento dell’indice sinistro, irrilevabile da un occhio non abituato, mentre la mano continua a trafficare con le manopole e lo sguardo è ostinatamente rivolto lontano, in avanti. Questo è quindi solo un malinteso che, peraltro, ha generato la favola dell'arroganza e scortesia dei motociclisti italiani: è invece una buona occasione per apprendere usi e costumi stranieri... ma è anche vero che in area germanofona (e soprattutto nella Confederazione) il minimale Saluto all'Italiana è praticato solo da affetti da inguaribile snobismo (vedi sopra…).
Varianti mediterranee sono il saluto alla Greca, sollevando il solo gomito, e quello alla Spagnola, simile ad un ampio gesto di benedizione. In Francia, è nato l’uso di salutare il sorpassato estendendo la gamba destra, il che consente anche di non distogliersi dalla manipolazione di gas, freno, frizione e passeggera. Francesi e Spagnoli usano anche il lampeggio con l'abbagliante (“lamps”). Se siamo in Italia, frenetici lampeggi segnalano invece appostamenti di Confratelli con Divisa e Paletta…
Per i più abili (e praticabile solo da iniziati) c’è il cosiddetto “Klok”, visibile in tutta l’Europa orientale e nei paesi lingua tedesca (dove si chiama Abklatschen): il braccio sinistro viene esteso orizzontalmente, perpendicolarmente al senso di marcia mentre l'altro motociclista fa lo stesso, fino a che le due mani guantate si scontrano col caratteristico rumore: “Klok!”. Ovviamente, va usato solo da chi ne padroneggia la tecnica: errate valutazioni di velocità e distanza reciproche, o un'eccessiva lentezza nel ritirare la mano, possono portare a conseguenze catastrofiche. In Gran Bretagna non si usa, per l’ovvia difficoltà di “klokkare” con la mano che deve impugnare la manopola del gas. Tra le brume britanniche, qualcuno sta adottando l’uso francese del saluto col piede.
È scorretto agitare il braccio teso su e giù: ciò non rappresenta un saluto cordiale e segnala piuttosto olio sulla carreggiata, ghiaia, erba, letame, etc.
Per motivi di tecnica di guida, è problematico salutare chi si sta sorpassando. La mano sinistra non è visibile dal sorpassato e far spuntare una mano da sotto l'ascella destra può essere facilmente frainteso dagli altri utenti della strada, che immagineranno piuttosto un attacco di vespe, o si convinceranno che il motociclista è preda di crampi. Meglio adottare il saluto podalico.
L’obbligo di Saluto è rigidamente regolato, tanto da causare inquietudini nel neofita, circondato da prescrizioni di ogni tipo. La più nota e diffusa, la Regola Numero Uno, recita: mai, mai MAI salutare chi è alla guida di Qualcosa Che Non È Una Moto, intendendo con ciò Motorini, Cinquantini, Schizzetti, Pernacchiette, cioè, tutto ciò che è sotto i 125 cc di cilindrata; inoltre, gli “spùter” (scooter, cioè) di qualsiasi cubatura ed i “veicoli aventi più di una traccia al suolo” (esoterica definizione dei motocarri data dal Codice della Strada – ma è ammesso salutare i Sidecar). Come e se adeguarsi ai Segni dei Tempi, ad esempio alzando il limite minimo della cilindrata degna di saluto, è attualmente oggetto di accesa discussione.
In ogni caso, chi salutasse, incontrando esponenti di queste categorie, perderà la faccia e dimostrerà anche scarsissima autostima. E poiché se visti dal davanti (specie per il neofita), tutti i mezzi si assomigliano, questo divieto rischia di causare qualche perplessità. Ed è un serio problema l'estetica dei moderni Maxiscooter che, se visti dal davanti, possono ingannare anche un occhio esperto e l'errore si rivela tale solo ad incrocio avvenuto.
Ecco il dilemma, quasi insolubile: infrangere la Regola Numero Uno è un rischio da evitare ad ogni costo, non salutare chi ne ha diritto dà subito la patente di Arrogante ed Antisociale, salutare chi non lo merita è una dichiarazione di tontaggine e suicida inesperienza. Cercare di evitare ed anticipare problemi, concentrandosi sul censimento del traffico che viene incontro, porta con sé il rischio di non vedere la prossima curva e fare presto conoscenza con platani e guardrail (che nemmeno loro, tra l'altro, salutano). Non s’intravede alcuna soluzione nel breve periodo, anche perché Governo ed Industria Aerospaziale rifiutano di diffondere tra i Motociclisti quei sistemi detti “Friend-or-Foe” (Amico o nemico) di identificazione elettronica in uso nel traffico aereo, che pure è molto meno intenso, del resto.
È ammessa un'eccezione incontrando le Moto d'Epoca. Le moto d'epoca, specie se di marche sconosciute ai “bagnarolari” (o “inscatolati”, cioè quelli con quattro ruote) sono omaggiate con ammirazione e rispetto, indipendentemente dalla cubatura. Le Oldtimer sono frequentemente montate da centauri attempati ed appropriatamente bardati, i cosiddetti (ma con affetto) “Ferrivecchi”, appellativo attribuito sia ai conduttori che alle cavalcature: a costoro si deve rispetto. Incrociando un Ferrovecchio è meglio aspettare che sia lui a salutare e ricambiare il saluto con riconoscente commozione. Molti Ferrivecchi, tra aprile e ottobre, non salutano, poiché, spesso sono anche degli “Ognitempo”.
Questa degli Ognitempo è una categoria dello spirito, uno stile di vita: la qualifica è data dalla costanza nell’uso della moto, ignorando ed anzi sfidando stagioni ed elementi. Questi sono Uomini Veri che disapprovano le mollezze della vita comoda in nome della Superiore Passione ed hanno come unica debolezza l’ostentare disprezzo verso gli altri, le “Pappemolli”. Gli Ognitempo salutano solo altri Ognitempo, gli altri vengono platealmente ignorati. Se si incontrano due Ognitempo, la gioia è grande; ci si ferma, ci si abbraccia, si costruisce un igloo, o quanto meno, si accende un fuoco di bivacco per consumare un paio di birre e un paio d'ore in amichevole colloquio.
Le Pappemolli si ritrovano in aprile davanti alle assicurazioni per i rinnovi ed alle officine, dove tentare di rimettere in strada le moto conservate in naftalina per l'inverno. Gli Ognitempo passano sprezzanti, consci di essere minoranza e, passato aprile, non salutano più nessuno: un Ognitempo non rischia di salutare un Pappamolle.
Per conseguenza, visto che è così complicato, il principiante non dovrebbe mai aver fretta di salutare chicchessia di propria iniziativa.
Del tutto sregolato è il saluto autostradale. Nessuno è in grado di stabilire se un saluto sarà correttamente ricevuto o ricambiato attraverso sei corsie ed uno spartitraffico. Foriero di problemi tecnici sarebbe anche salutare colui che si sta sorpassando: il saluto classico, con la sinistra, non può essere visto dal sorpassato se non è uno sbracciamento plateale, problematico in autostrada, mentre salutare con la destra, comportando l'abbandono della manopola del gas, potrebbe avere esiti fatali durante un sorpasso. Dunque ? Nessuna risposta, per ora ma, alla fine, il saluto in autostrada è cosa recente come le autostrade stesse e non ha ancora tradizioni cui appoggiarsi.
È anche ammesso non salutare: quando si incontrano Agenti Motociclisti, che non gradiscono che si tenga il manubrio con una sola mano, neppure per un solo istante, o quando si passa accanto a chi è stato fermato dalle guardie stesse.
Si ritiene conveniente regolarsi allo stesso modo sugli itinerari intensamente frequentati nei fine settimana, dove il traffico motociclistico è così intenso che, alla fine, si saluta assai poco, anche perché sarebbe oltremodo disagevole dover coprire, in media, un centinaio di km guidando come degli amputati.
Inoltre, è meglio non salutare i Supersportivi, per non distrarli con un banale saluto, mentre sono ginocchio a terra, intenti a compiere i loro atti di devozione verso la Dea Piega. Basta osservare le reazioni di uno qualsiasi degli adepti della setta: convinto com’è di essere in Pista, penserà che il gesto di un altro motociclista proveniente in senso opposto non possa avere altro significato che avvertirlo del fatto che sta girando contromano, magari avendo smarrito l'orientamento dopo l'ultima caduta. Quindi si fermerà, per invertire il senso di marcia; incontrando poi un nuovo motociclista che lo saluta, penserà che ORA sta andando contromano; allora si rifermerà e ripartirà in senso inverso. Così percorrerà avanti e indietro lo stesso tratto di strada, finché avrà ancora un po’ di benzina o fino a quando, sopraggiunta l'oscurità, non più distratto da saluti che, al buio, non vede, prenderà la via di casa… sempre se, dopo l'ultima virata, si sia casualmente orientato nella direzione giusta. L'aumento dei romani immigrati in Emilia-Romagna non deve essere estraneo a questo fatto.
Non si usa salutare i piloti di BMW. Costoro sono notori ed arroganti Snob, che non salutano e non ricambiano. Leggenda vuole che (comunque esclusivamente tra loro) essi si scambino iniziatici inarcamenti di sopracciglia, senza peraltro sollevare la visiera dell'Apribile.
Per spirito di carità, poi, non si dovrebbe mai salutare il guidatore che incontriamo semisdraiato su di un chopper HD. Poiché questi non ha a disposizione il contagiri, si troverà del tutto impreparato a valutare se si trova al di sotto del regime critico e decidere quindi se possa interrompere le funzioni di silent-block svolte dalle proprie braccia e salutare. Infatti, ricambiando d’istinto il gesto di saluto mentre il motore è ad alto regime, rischierà di perdere la metà sinistra del manubrio, fratturato per fatica del metallo, sottoposto a treni di vibrazioni, tipo lavatrice in centrifuga. Difficilmente si sarà portato in viaggio un manubrio di ricambio, oggetto difficile da conservare sotto la sella, e quindi dovrà fermarsi ovunque si trova. Questo è il vero motivo che fa vedere tante HD in sosta lungo le strade. Tra l'altro, chi passa, se non si riconosce la vera natura dell’accaduto, si lascerà andare a maligne elucubrazioni sulla causa di quelle soste, alimentando la leggenda dell'eccessivo consumo di birra da parte dei Biker.
Per finire, un invito: non esageriamo e conserviamo una salda impugnatura del manubrio. La moto non è un'auto che, condotta con una sola mano prosegue correttamente; il motociclista che insista in questa tecnica, prima o dopo andrà a baciare l'asfalto, specie nel traffico, o in piena piega, o nel corso di una “tirata”. Se anche fosse indice di alta tecnica di guida, il saluto in queste condizioni rischia di diventare il suo oscuro fratello maggiore: il cosiddetto Estremo Saluto.
Fonte [http://www.motoclub-tingavert.it/]
giovedì 2 aprile 2009
Another TEST, about what? About me!
COME TI CHIAMI?
Carlo
C'È UN MOTIVO PARTICOLARE SE TI CHIAMI COSÌ?
Certo! E’ un nome da imperatore! E poi alcune volte faccio le cose alla Carlona…
HAI UN SECONDO NOME?
diemmeci, ma me lo sono dato io
C'È UN MOTIVO PARTICOLARE?
Iniziali di nome e cognome, molto semplicemente
CITTÀ?
Rimango nell’anonimato
SCRIVI UNA FRASE NEL TUO DIALETTO:
na bira mona! Oppure “ti toi tina tot en te”?
SCUSA MA... CHE VUOL DIRE?
Vorrei cortesemente una birra chiara alla spina, signor oste, grazie! Tu, invece, Tina, prendi un te?
PERCHÈ HAI SCRITTO PROPRIO QUESTO?
Perché sono gli unici due che so?
COSA NON DEVE MANCARE NEL FRIGORIFERO O NELLA DISPENSA DI CASA TUA?
Carne, acqua freschissima, tonno e mozzarella
TI MANGI LE UNGHIE?
No
QUANTI SMS SPEDISCI AL GIORNO?
Sto cercando di smettere
QUANTI SMS RICEVI AL GIORNO?
Come sopra.
PORTI ANELLI?
La fede
HA/HANNO UN SIGNIFICATO PER TE?
Secondo te?
IN QUALE DITO?
Questa domanda invece c’azzecca…a volte nell’anulare sinistro, come dovrebbe essere, ma a volte in quello destro.
POLITICA: DESTRA O SINISTRA?
Più verso sinistra che verso destra, considerando soprattutto il governo attuale
Quella del passaporto. Capelli ancora lunghi e abbronzato. Un po’ marocchino.
TI PIACE FARTI FOTOGRAFARE?
No.
COSA HAI MANGIATO OGGI?
Pizza al taglio e cocacola
IL REGALO PIÙ BELLO CHE HAI RICEVUTO?
Gianni
DÌ LE PRIME TRE PAROLE CHE TI VENGONO IN MENTE:
Conoscenza, Coscienza, Volontà
TI PIACE FARE LE SORPRESE?
Si.
All’inizio, quando firmavo poco, studiata e selezionata. Adesso sono giunto a dei geroglifici
Mah, credo confidenze intime e/o amorose ai tempi universitari, ma non sono un gran amante del telefono…
DA PICCOLO/A, QUALERA IL TUO CARTONE PREFERITO?
Sicuramente Tommy Young, la stella del baseball. Poi Ken, Dragonball, poi mi sono rotto e sono passato ai manga..
DI CHE PARLAVA? Domanda inutile.
LO DANNO ANCORA? Alcuni sì, altri no.
L'ULTIMO FILM VISTO AL CINEMA?
Slumdog millionaire
QUALE PERSONAGGIO TELEVISIVO NON SOPPORTI?
Maurizio Costanzo, Simona Ventura
QUALE PERSONAGGIO TELEVISIVO SOPPORTI?
Credo nessuno…non so
COSA FAI QUANDO SEI TRISTE?
Cerco l’altra metà del bicchiere
PREFERISCI I JEANS O PANTALONI DA TUTA?
Tuta?
TI HANNO
Si. Devo anche dire quale?
PER LE RAGAZZE: TANGA O SLIP?
Boxer! Libertà!
PORTI GLI OCCHIALI DA VISTA?
Yes
PREFERISCI IL GIORNO O
Notte, anche se la mattina poi sono un po’ cotto.
DICI SPESSO LE PAROLACCE?
Sto cercando di smettere
SECONDO TE: LE PAROLACCE IN BOCCA AD UNA RAGAZZA STONANO?
Stonano anche in bocca ai ragazzi
TI PIACE ANDARE IN DISCOTECA
Non mi piaceva nemmeno quando ci andavo mea sponte!
HAI
Che schifo! Per fortuna no…ma credo di aver mancato di poco alcune persone…
TI È
No
SEI OTTIMISTA O PESSIMISTA?
Sono realista tendente all’ottimismo
SEI GELOSA/O?
Si
SEI INTROVERSA/O O ESTROVERSA/O?
Entrambi
SEI RAZIONALE O IRRAZIONALE?
Anche qua entrambi…
TI SPECCHI SPESSO O PREFERISCI EVITARTI LO SPETTACOLO?
Fosse per me abolirei gli specchi.
SEI DOLCE?
Insomma…però a volte nuoto nel miele…
SEI ROMANTICO/A?
Sì, abbastanza, ma non vengo molto capito.
SEI SOGNATORE/TRICE?
sì
SE Sì: COSA SOGNI SPESSO?
Un bar, ultimamente.
A CHE ETÀ TI HANNO PRESO IL CELLULARE?
Diciannove mi pare…ma me lo sono comprato io
SECONDO TE: A CHE ETÀ UNA PERSONA PUÓ PERMETTERSI IL CELLULARE?
Forse l'età in cui inizia a servire a qualcosa è quella dai diciotto in poi.
MEGLIO FARE
Doccia, si spreca meno acqua e ci si mette di meno.
PREFERISCI PENSARE AL PASSATO, AL PRESENTE O AL FUTURO?
Il passato è passato, il futuro è incerto, evviva il presente!
CARATTERIALMENTE RIESCI A STARE SOLO/A?
Yes
PREFERISCI RICORDARE O ESSERE RICORDATO?
Ricordare
TE E
Mio padre si, mia mamma decisamente no
VAI PIÚ D'ACCORDO CON MAMMA O PAPÀ?
Mah, direi che con mia mamma ho un rapporto più profondo, ma vado d’accordo con entrambi.
PERCHÈ?
Risposto
CHE GENITORE SARAI?
Spero un buon genitore, che coltiverà le passioni dei figli e non imporrà le proprie. Che riuscirà a insegnargli l’indipendenza e la capacità di cavarsela sempre. Lasciandoli cadere e lasciandoli rialzare.
SORELLE E/O FRATELLI?
Big brother
CHE RAPPORTOAVETE?
saltuario
DIVIDI
Mia moglie!
HAI PARENTI ALL'ESTERO? DOVE?
La zia suora, in Francia e mio cugino, in Germania
TE E GLI AMICI
HAI AMICI PERVERTITI?
Si, come lo sai?
TI È
Ci ho provato un paio di volte ma sinceramente non ricordo il risultato, quindi credo di non essere stato molto bravo…
È ANDATA BENE?
Risposto
HAI
No. Non serve. Forse quando ero più giovane l’ho fatto
SE QUALCUNO PARLA MALE DI TE INGIUSTAMENTE, CHE FAI?
Lascio che sia. Se ne va del mio lavoro dico la mia.
SI SONO
Sono state lasciate andare…
HAI FATTO QUALCOSA PER RIALLACCIARLE I RAPPORTI O ASPETTI CHE VENGANO LORO?
Non si sono rotte! Ogni tanto telefono.
TE E L'AMORE:
HAI
Sì
CHI ERA IL SOGGETTO?
I calendari di Max…all’università
HAI QUALCHE SPASIMANTE?
Mi basta mia moglie! Comunque tutti i fan del mio blog!
COME DEVONO ESSERE GLI OCCHI DELLA PERSONA CHE TI
PIACE?
Felici
COSA TI ATTIRA DI PIÙ IN UN/A RAGAZZO/A?
Beh, preferisco non rispondere…anche se mia moglie sa perché l’ho scelta!!!
PREFERISCI SPOSARTI O CONVIVERE?
Sposarmi dopo aver convissuto. Detto. Fatto.
PREFERISCI LE STORIE SERIE O DELLE "AVVENTURE"?
Storie serie. Anzi. Storia seria
HAI
sì
HAI
Si
CHE RICORDO HAI DI QUELLA STORIA SERIA?
Il ricordo migliore! Tutta la mia vita futura!
CHE RICORDO HAI DI QUELL' "AVVENTURA"?:
L’idiozia giovanile e la contemporaneità.
COM'ERA IL TUO EX FIDANZATO?:
Piena di sé. Ma lo ero tanto anch’io.
E IL TUO EX EX FIDANZATO?:
Immatura. Ma lo ero anch’io.
COSA NE PENSI DI UNA COPPIA A 3?
Che il mondo è bello perché è vario, ma io non so se riuscirei.
CAMBIERESTI QUALCOSA DEL TUO PASSATO?:
Voglio una storia tutta nuova, per poi rifare tutto uguale (Tre Allegri Ragazzi Morti)
TI SONO
Si
SE Sì: TI HANNO FATTO PIACERE?:
chiaro. Sono un uomo!
PER LE RAGAZZE: HAI
SE Sì: IN CHE OCCASIONE?
DA CHI?
UNA RAGAZZA DONA UN FIORE AD UN RAGAZZO: COSA NE
PENSI?:
Che male c’è?
IN AMORE: FAI TU
GLI ALTRI?
Mah, non sono mai stato bravo. Diciamo che è stato un concorso di colpa
TI È
Alle elementari mi pare…vuoi che ci scambiamo i diari? NO!
TE E IL WEB:
HAI UN SITO?
si
QUANTI?
2
DI COSA PARLA/NO?
Uno del mio matrimonio e l’altro degli affari miei
COSA NE PENSI DEI BLOGS?
Il mio è bellissimo
IL TUO SITO PREFERITO?
Adesso feisbuc
HAI AMICI NEL WEB?
Sì
VI SIETE
Tutti
HAI
Si
ODI QUALCUNO?
No
QUANTE PERSONE?
SI È
Sì
PROGETTI PER IL FUTURO?
Tanti
FATTI UNA DOMANDA: COSA TI CHIEDI?
Riuscirò a finire tutto quello che sto cominciando a fare?
venerdì 20 marzo 2009
Slumdog Millionaire
Mi soffermerò poco sul film, stupendo, di Danny Boyle.
Vincitore di numerosi oscar (Wikipedia) è stato capace di trasformare una "banale" storia d'amore in un film carico di significati e dure e crude realtà dei quartieri poveri di Mumbai (ex Bombay).
Un ragazzo non che sapeva le risposte, ma che le aveva vissute sulla sua pelle, conoscendo quindi cose meno note alla "massa" come chi è rappresentato sulla banconota da 100 dollari e ignorando banalità come chi è raffigurato nella banconota da 1000 rupie o la frase presente sulla bandiera indiana...
Delle risposte pesanti, scritte a volte anche con il sangue, ma che, grazie all'amore, a una volontà fortissima e alla dura vita di strada, è riuscito ad affrontare.
Quindi vi consiglio caldamente di andare a vederlo, però da soli...non al cinema...
Perchè statisticamente ci sarà sempre qualcuno vicino a voi che dovrà esternare a voce alta i suoi sentimenti, che dirà, durante una palese scena di violenza, "ma cosa succede? lo picchiano?"
Che, quando non capirà cosa succede ad un amico di Jamal costretto ad elemosinare, chiederà alla sua vicina: "ma cosa gli stanno facendo?"
L'amica non saprà rispondere e quindi discuteranno sulle varie ipotesi fino alla scena successiva, dove sarà spiegato per benino, per poi urlare a voce alta: "lo sapevo!" quando, a metà del film, si ripresenterà l'amico di Jamal segnato dal tempo, dalla fatica e non solo...
L'esternazione dei propri sentimenti, l'obbligatorietà di dover comunicare al mondo intero cosa si pensa e cosa non si capisce, il commentare anche idiozie, il parlare al cinema...
Io non dico di stare zitti...però un minimo!!!
Veniamo al clou del post. La domanda da 20.000.000 di rupie, quella finale del film.
Chi era il terzo moschettiere oltre a Athos e Porthos?
Ammetterete la banalità della domanda ma, se aveste visto il film, capireste che c'è un significato altro dietro alla semplicità della domanda, cioè l'aver vissuto per strada, senza istruzione, con al proprio fianco solo un fratello e quindi essendo solo in due moschettieri, sempre alla ricerca del terzo, poi raffigurato da Latika.
E che alla fine non è il denaro che conta ma solo l'amore...
Il protagonista non sa la risposta, non l'ha mai saputa, però l'ha cercata per tutta la vita e la trova quando chiama a casa ed invece del fratello, nel frattempo redento, trova il suo amore, ecc ecc
Quindi perchè, e ancora perchè? Che senso ha? Perchè non ti guardi il film, ormai alle sue scene finali, e discuti con la tua straca++o di vicina e i vostri cervelli di larva se il terzo moschettiere sia Aramis, D'Artagnan o il cardinale Richelieu a casa tua?
domenica 15 marzo 2009
di.emme. junior
venerdì 6 marzo 2009
Lost Baggage. Train Station
Da tempo nutrivo la voglia di viaggiare in treno. Forse perchè legato ad un ricordo che avevo nella memoria. Del viaggio.
Come occasione di riflessione ma soprattutto per vedere al tre realtà e confrontarsi con esse. Piccoli pezzi di mondo che viaggiano verso mete non troppo definite o forse troppo precise.
Umanità a confronto, accomunate dallo stesso tragitto ma diametralmente opposte per obiettivi, o forse no...
Stazioni come luoghi di partenza, arrivo e sosta, come punto d'incontro, di ritrovo o di separazione.
l'attesa febbricitante dell'arrivo del treno che riporta a casa il nonno o l'amato, le lacrime che rigano i volti di due innamorati che si separano o gli abbracci di due amanti che si reincontrano...ma soprattutto il viaggio, prescindendo da dove si parte e dove si arriva, il viaggio come percorso, la mente che viaggia avanti ed indietro nel tempo, ripercorrendo scelte e ipotizzando scenari, libera.
Ecco cos'è il viaggio, la libertà, la scelta, la possibilità, l'apertura verso nuovi orizzonti, nuove mete.
Un viaggio che può essere verso l'ignoto, verso il conoscere, ma anche verso il noto, verso il RIconoscere alcune cose di sé stessi che spesso celiamo dietro comportamenti che non ci sono propri.
E, spesso, il viaggio verso ciò che si conosce, o si crede di conoscere, noi stessi, è il viaggio più difficile e tormentato, ma anche quello che ti apre nuovi orizzonti sconfinati.
Sono partito. Sono in viaggio. Sono a casa. Sono.
martedì 3 marzo 2009
La cena delle medie
Non eravamo in tanti, solo in una decina circa, ma c'erano soprattutto loro, i padroni della serata: i ricordi.
Dopo i primi dieci minuti di aggiornamento (10 anni in 10 minuti) e le frasi di rito:
"non sei cambiato per niente..."
"sei sempre uguale"
"hai la stessa voce"
e le necessarie sconvolgenti
"ti sei sposato????"
"noooo, non sono venuti perchè hanno dei bambini????"
"hai già fatto 30 anni????"
Dopo tutto questo siamo tornati tutti piccoli. Ci siamo catapultati nei ricordi e assieme, chi ricordando una cosa e chi un'altra, abbiamo ricostruito 3 anni di scuola, giochi e vita passati assieme.
Sono entusiasmanti queste rimpatriate perchè sembra di essersi lasciati da poco, perchè già alle medie e forse già alle elementari sono definiti i caratteri delle persone. E ci si ritrova ad essere ed avere gli stessi comportamenti di allora: il timido, l'estroverso, il sottiso solare, il sorriso malizioso, il lord, il tombeur de femme, il riflessivo, il semplice e vero, l'ingenuo, il leader, il provocatore....
E guardando com'eravamo e le strade che abbiamo percorso ci accorgiamo di essere diventati grandi, che "come noi" non ce ne sono più, che le nuove generazioni non si accontentano come ci accontentavamo noi, e tanti altri luoghi comuni che, come tutte le frasi fatte, nascondono un po' di verità...
Ed è bello reincontrarsi, non solo per il ricordo che abbiamo noi di quella realtà passata ma fissa nella nostra mente, ma soprattutto per scoprire quella parte di noi che è rimasta legata ai ricordi dei nostri compagni di merende!
Ci vediamo a giugno ragazzi!
QUI le foto!
lunedì 2 marzo 2009
Il curioso caso di Beniamino Bottone
La prima impressione è positiva, certo, tutti quelli che l'hanno visto avranno detto, o perlomeno pensato, "bello sì...ma quanto è durato?"
In effetti la durata non era breve, ma considerando che si trattava di narrare una vita intera (e che vita) mi è sembrato legittimo!
Ammetto anche che il kebab di cena e le smarties durante il film non hanno aiutato, infatti all'intervallo (per me è stata la prima volta) mi sono alzato correndo verso la fonte di acqua fresca più vicina!
Ma il film è stato proprio bello!
Film incentrato sul destino, su come ogni nostra singola scelta, comunque, ci porterà in un dato posto in una certa condizione...molto Lost questo pensiero.
E non ne sono pienamente convinto...pensare che qualsiasi scelta faremo ci porterà sempre nello stesso punto è un po' triste e demotivante! Ma possiamo argomentare sull'esistenza o meno del destino e di come le nostre scelte possano influire su di esso, sempre che esista...
Il concetto che mi voglio portare via dal film è questo: "ogni cosa a suo tempo". Questo si, lo condivido. E' lapalissiano come due persone, nel caso del film, si possano incontrare anche svariate volte nella vita, ma solo quanto entrambe sono "pronte" possono stare assieme. Ed è anche il bello della loro storia. Si sono amati sempre, fin dal primo giorno, ma sono stati capaci di aspettarsi e perdonare le altrui storielle di passaggio, che poi sono state le storie che li hanno condotti a diventare ciò che erano (e qui rientra in gioco il destino).
Forse, in effetti, c'era troppo miele in questo film...un po' troppo bleahhhhhh....ma forse il periodo in cui mi trovo concilia il sentimento...sta di fatto che sono stato piacevolmente colpito dal susseguirsi della vicenda...
Lo ammetto però, ho capito che Carolina era la figlia di Beniamino non appena ha aperto il diario...forse
quello sì era un po' troppo scontato...
venerdì 27 febbraio 2009
Me la sono cercata...
Forse questa volta un po' me la sono cercata, perchè in cuor mio lo sapevo, ma forse speravo di no...ditemi voi...
Premessa: nuovo contratto con gestore telefonico per attivare linea telefonica a casa.
Un numero fisso.
Faccio richiesta, arriva il tecnico, attivano la linea, installo modem, tutto ok.
Attivo il pagamento in automatico con la banca e spedisco contratto e modulo di adesione per l'addebito diretto, ma faccio un gravissimo errore...Spedisco tutto nella stessa busta...
Io, stupidamente, ho pensato: "va tutto alla stessa compagnia di telefonia, quando arriverà la lettera la apriranno e la smisteranno".
Eh certo, nel mondo utopico delle favole e dove tutti usano il sale in zucca o perlomeno un po' di buonsenso...
Nel mondo reale no. La busta è arrivata ma hanno catalogato tutte e cinque le pagine (tre di contratto e due di adesione per il pagamneto automatico) nel reparto contratti.
Perchè io ho spedito tutto lì.
Proprio oggi ho spedito una fotocopia (meno male che l'avevo fatta) dell'addebito diretto all'ufficio competente.
Non sia mai che facciano confusione!
Chiaramente ho scoperto tutto questo dopo aver passato 20 minuti al telefono cercando di non insultare il povero operatore di turno che non sa nulla della mia storia e che cerca di fare il suo lavoro...
Spero solo che, una volta ricevuto il foglio debitamente compilato per la seconda volta, non mi facciano pagare la bolletta due volte!!!
Sempre oggi mi è arrivata la telefonata che l'auricolare del telefono è arrivato e mi aspetta in negozio...che sia la volta buona?
venerdì 13 febbraio 2009
LEITMOTIV Lucianone
Credo questa sarà l'ultima volta, o almeno spero, in cui scriverò qualcosa che abbia una minima attinenza al Luciano.
Anche se il concetto di questo post potrebbe essere esteso a molte altre cose ma, come al solito, procediamo per ordine.
Io ho le mie opinioni, tu le tue. A me Ligabue non piace e posso dire tranquillamente che secondo me la sua non è musica, che fa tre accordi, che è ripetitivo, che non si aggiorna, che è statico, che non ha voce, ecc ecc.
TU, dal canto tuo, puoi dire che i Tool (o qualsiasi band a me piaccia) non sanno cosa dicono, che urlano, che sono drogati, che sono brutti, che non si lavano le mani dopo aver fatto la pipì, che si scaccolano, ecc ecc.
E il punto sta proprio qui. Io dico che non mi piace Ligabue e scrivo anche, diventando volgare, "Ligabue merda".
Apriti cielo! Oddio cos'ho detto!
Ma scrivo anche che capisco che possa piacere e che se i fan, leggendo il mio blog, si sono sentiti offesi hanno preso un abbaglio (hai letto il mio secondo post sul Liga?)!
TU puoi insultare e dire quello che vuoi dei gruppi che piacciono a me e per me sarà sempre lo stesso...io continuerò ad ascoltarli (tranne Chris Cornell che con l'ultimo video che ha registrato mi ha fatto cadere braccia e non solo...) ed a non apprezzare Ligabue.
Vogliamo fare una lista di quello che ascolto io e di quello che ascolti TU? Ma no! A me non interessa! Io ho i miei gusti e tu i tuoi...santa pazienza da quando è vietato esprimere le proprie opinioni? Perchè te la prendi tanto? Qual è il tuo problema? Ti identifichi così tanto in Ligabue da non saper accettare una critica dichiaratamente ed espressamente contraria al suo modo di fare musica (hai visto il post sui famosissimi TRE accordi?)?
Se cerchi Ligabue merda su google troverai tantissime opinioni favorevoli ed altrettante opinioni su quanto lui sia bravo e faccia musica da poeta. Quindi? Perchè ti infervori e mi provochi e non appena ti rispondo a tono te la prendi sul personale? Vuoi difendere chi ascolta Ligabue? E perchè? Cerchi spensieratezza?
Non la troverai certo nel mio blog.
E per concludere, elevando il concetto a qualsiasi argomento, credi davvero che tutti siano d'accordo su tutto?
Mi sai dire, per esempio, come mai metà dell'Italia non è contenta del governo e l'altra metà si?
Non mi rispondere però, per piacere, perchè la domanda è palesemente retorica...
martedì 3 febbraio 2009
Scritto è bello
To: diemmeci
Sent: Thursday, December 18, 2008 11:27 AM
Secondo me hai sbagliato perché queste discussioni non si fanno via mail!
Questa mail l’avevo tenuta per discutere di una cosa in cui credo fermamente.
La potenza dello scritto.
Notoriamente snobbato da molti, la lettera (sia cartacea che informatica) assume un significato importante.
Se parli, e ci troviamo nel difficile terreno di una discussione, spesso i toni si infervorano, uno sguardo inteso male o una parola a cui vengono dati differenti significati dalle due parti può troncare di netto la comunicazione tra due persone.
La mail (o la lettera) no. Hai più libertà. Puoi metterci tutto il tempo del mondo per leggere e rileggere quello che ti hanno e quello che hai scritto, sei più sincero perché rifletti maggiormente su quello che stai scrivendo senza lasciarti trasportare dall’emozione.
Problemi di fraintendimento? Quelli ci saranno comunque, sia nello scritto che nel parlato.
Nello scritto i toni saranno comunque più pacati e si farà molta più attenzione a usare determinati termini…anche perché, credo, le mail ormai possano tranquillamente essere considerate come elemento probatorio!!
lunedì 2 febbraio 2009
Litaliano? C'è nè sono un pò in giro...
mercoledì 21 gennaio 2009
Siamo circondati da idioti? SI
SIAMO CIRCONDATI DA IDIOTI.
Altra storiella: compro una cosa e poi, per comprovata incompatibilità meccanica, decido di rendere la merce (premetto che avevo pure detto al negoziante la possibile incompatibilità).
Cosa succede? Mi dicono che non possono restituirmi denaro contante e quindi mi fanno un buono da tot euro.
Ok. Per me non ci sono problemi. So già cosa mi servirebbe: un telefono! Prendo il catalogo e vado a casa.
Scelto l'articolo alcuni giorni dopo, chiedo ad un amico, che al tempo non aveva nulla da fare, di intercedere per me e di andare a comprarmi il telefono con il buono. Lui va. Gli rispondono che non hanno il telefono in questione (io l'avevo scelto da un LORO catalogo).
Ma va bene. Sarà il commesso idiota, c'era da aspettarselo.
Torno io e parlo con un tipo (evitando di farmi servire dal commesso idiota, di cui avevo una descrizione precisa).
Ordino il telefono: "la avviseremo con un messaggio dell'arrivo della merce".
Perfetto.
Dopo una settimana torno:
"ricevuto il messaggio?"
Certo!
"nome?"
Diemmeci.
Passano lunghi minuti e non trovano nulla. Poi riappare con delle cuffie wireless...
scusa ma non credo sia questo il mio articolo.
"ah sì, scusa...nome?"
Carlo Diemmeci.
Dopo altri lunghi minuti e essersi consultato con un altro ragazzo meno male che non era il commesso idiota, riappare.
"Era sotto la C, per forza non lo trovavo!"
Eh certo! Idiota! Se ti mettessi d'accordo con il tuo cervello e catalogassi gli articoli SEMPRE con il cognome sarebbe meglio che decidere a sentimento una volta nome e una volta cognome...
Ma fin qui è nulla! Trovato l'articolo mostro il buono e vedo il terrore sugli occhi del commesso.
dialogo reale e commenti miei tra parantesi
"Eh questo è un problema...non posso farti lo scontrino"
Scusami? (mi prendi in giro?)
"Se ti facessi lo scontrino in cassa non avrei i soldi"
si, chiaro, però quando ho restituito l'altro articolo in cassa vi siete trovati dei soldi in più (che guarda caso sono gli stessi del buono) e il vecchio scontrino è stato stornato....
"Ma come faccio a essere sicuro che l'abbiano stornato?"
la mia parola non basta? (e io che diavolo ne so...avrete le vostre procedure!)
"dovrei mettermi a cercare tra tutti gli scontrini emessi e poi sul buono non c'è la data...ci metterei troppo tempo..."
(no..la mia parola non basta...) l'importante è che io abbia uno straccio di prova che l'ho comprato per la garanzia
"allora le faccio questo...non è molto legale ma almeno certifica che lei ha comprato l'articolo"
ma quindi non c'è possibilità di avere un regolare scontrino (e che i soldi che vi ho già dato, a questo punto non risultanti da nessuna parte e quindi in nero siano tassati)?
"no impossibile"
l'importante è che se ci dovessero essere dei problemi questo valga come garanzia
"certo, però la prossima volta si faccia una fotocopia dello scontrino"
se i suoi colleghi me l'avessero lasciato, lo scontrino, l'avrei potuta anche fare (la fotocopia), chieda al ragazzo, è stato lui a farmi il buono
"no no..non c'è tempo di chiedere a tutti"
A questo punto sono uscito abbastanza indispettito. Mi sembrava di aver raggiunto il limite della tolleranza.
La domanda che sorge spontanea (mi sento un po' Lubrano) è: ma se tu, negozio, mi dai un buono per fidelizzare la clientela e obbligarmi a tornare, poi non puoi essere così idiota da fare di tutto per ostacolare me, cliente, nell'acquisto, privandomi di un mio diritto!
Perché io, cliente, non torno più!
E pensate che mi avanzano ancora 14 euro...
lunedì 19 gennaio 2009
Il Natale è più bello se è kitsch
Ed il terzo posto (da notare il dettaglio delle colombe finte):
Arrivederci al prossimo Natale Kitsch!