martedì 7 settembre 2010

The Unthinking Majority


We don't need your hypocrisy
Execute real democracy.
Post-industrial society
The unthinking majority

La pubblicità di Ballarò dell'ultimo periodo ha scatenato in me la necessità di scrivere questo post.
La rabbia e l'insofferenza delle persone che vedo camminare per strada tranquille e dopo pochi secondi, per un'inezia, insultare altre persone mi ha fatto pensare di scrivere questo post.
Le cacche dei cani lasciate ovunque e non raccolte mi ha infastidito, ma questo non c'entra una mazza con questo post.

Partiamo da quello che sappiamo già: la gente non legge le istruzioni.
La gente non vive, sopravvive.
La gente a volte guarda la propria vita scorrere e si sveglia quando ormai è tardi.
Avete visto il premio oscar come miglior film straniero (Il segreto dei suoi occhi)?
Per "chiudere" alcune cose e accorgersi di altre non fatte o dette Benjamín deve arrivare alla pensione...
Spesso siamo così presi e accecati da quanto dobbiamo fare fare fare che non ci accorgiamo di quello che ci sta attorno.
E questo fare è un fare piccolo, costretto dalle circostanze, un fare quasi obbligato.
A volte un fare per nascondere altro.
Un fare a metà, però di corsa.
Quanti sono sopraffatti da tutto quello che c'è da fare?
E si perdono tutto quello che di bello ci regala questo mondo strano?
Mi ci metto anch'io in mezzo a tutti, o a molti.
Mi sono reso conto di recente che molte delle mie scelte sono state dettate proprio da questo fare.
A volte senza cognizione di causa. Fare e basta.
Ma non siamo qui per parlare di me...

Se la gente si rendesse conto di quello che dice MENTRE lo dice, forse non lo direbbe.
Se la gente si fermasse a guardare o a giocare col proprio figlio forse non uscirebbe di casa incazzata, pronta ad investire chi gli rompe le palle.
Se la gente riuscisse ad ascoltare veramente l'altro forse non ci sarebbero tutti questi problemi...dice un proverbio (all'incirca, non ricordo di chi sia): "Gli dei hanno dato agli uomini due orecchie e una bocca per poter ascoltare il doppio e parlare la metà".
Se la gente si ponesse qualche piccola domanda prima di fare le cose magari poi le farebbe meglio.
Il dubbio aiuta. E' faticoso ma aiuta.
Se la gente pensasse sarebbe un mondo migliore.
Se la gente non se ne fregasse totalmente sarebbe ancora meglio.

Il mondo è bello, difficile, confusionario, a volte incomprensibile, ma bello.
Diamo fiducia al mondo e a quello che porta con sé, vivremo tutti più tranquilli e rilassati, forse...
Altra citazione, da American Beauty:
"Potrei essere piuttosto incazzato per quello che mi è successo, ma è difficile restare arrabbiati quando c'è tanta bellezza nel mondo. A volte è come se la vedessi tutta insieme ed è troppa. Il cuore mi si riempie come un palloncino che sta per scoppiare e poi mi ricordo di rilassarmi e smetto di cercare di tenermela stretta. E dopo scorre attraverso me come pioggia e io non posso provare che gratitudine per ogni singolo momento della mia piccola, stupida vita. Non avete idea di cosa sto parlando, ne sono sicuro, ma non preoccupatevi.. Un giorno, l'avrete.."

Io non l'ho ancora capito...ma forse comincio a vedere qualche piccola, stupenda, sfumatura...

1 commento: