venerdì 25 marzo 2011

Io penso positivo...


Riprendo un po' un vecchio post scritto tanto tempo fa, rivisitandolo.
L'idea è l'ingiustizia. Che c'è. Indubbiamente. Ma chi siamo noi per decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato? Chi siamo per giudicare l'altro?
E la mia risposta non può essere uguale a ciò che ha creato il problema.
Perchè se rispondo nello stesso tono/maniera/modo in cui l'ingiustizia è stata fatta non migliorerà nulla e il circolo diverrà vizioso. Guerra chiama guerra è un assioma.
Anche Einstein mi da ragione: "Non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che l'ha generato."
Se invece mi muovo in un'altra direzione, pensando diversamente, magari qualche cambiamento ci potrebbe anche essere.
Ed ecco le conclusioni: se la vita ti offre ingiustizia e tu sei sempre negativo, pessimista, guerrigliero e "rispondi a tono" non ti muoverai mai dalla tua condizione di partenza.
Se invece provi a fare qualcosa di diverso, agendo con creatività, magari non muterai le cose, ma il solo fatto di averle pensate in maniera diversa ti farà cambiare il tuo modo di approcciarti ad esse.
E, fidati, è tutta un'altra vita!

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