lunedì 17 maggio 2010

I 50 anni di Ligabue: «Resto diciottenne in un corpo sbagliato»

Mai parole furono più veritiere....
Questo post nasce con l'apposita intenzione di provocare quindi, miei cari lettori fan del lucianone, sfogatevi!
Questa volta ne leggeremo delle belle!
E speriamo addio mostro!
Superando i miei limiti nei confronti del vostro eroe sono riuscito a leggere un'intervista rilasciata a vanity fair e il risultato è stato: CONFERMATO!
La maggior parte di quello che pensavo l'ha detto lui stesso!
Cominciando dal titolo del post, parole sue...vabbè.
Domanda: Il suo modo di cantare è un po' cambiato
Risposta: Da quattro anni sto lavorando sulla voce (uao, chissà che sforzi). Sto imparando a scandire meglio le parole, che prima potevano risultare incomprensibili, e a cantare senza urlare (latrare).
D: Ripensando ai suoi vent'anni di carriera, sente di dover fare autocritica?
R: Non credo (modesto). Posso sicuramente "migliorare", però (era tra virgolette sul giornale...quindi nemmeno onesto...). E smettere di prendere troppo sul serio questo lavoro (meglio sarebbe smettere questo lavoro).
[...] ho capito che non potevo giocare: le mie canzoni aiutavano davvero la gente (???), parecchia gente (per fortuna non tutta), a riflettere (durante l'happy hour o ballando sul mondo?), a trovare energia positiva (con una vita da mediano?).
Da allora mi sento uno che ha una missione da compiere (oddio. l'illuminato!).

3 commenti:

  1. Direi di iniziare ad essere meno ipocriti: l'oggettività in musica DEVE esistere. Ligabue è oggettivamente banale, a livello musicale e testuale. Lo ascoltai dagli 11 ai 13 anni, quando il mio mondo musicale erano 883, Zucchero, Gigggi D'Agostino e, appunto, il Liga Bue. Quando poi feci il mio ingresso in Internet, si spalancò un mondo fatto di virtuosismi, armonie e profondità. Non ci credo che si ascolti Ligabue perché sia "semplice": il termine corretto è "banale"! Perché non avere il coraggio e la mente aperta di riconoscerlo? Io stesso, ad esempio, non riesco ad ascoltare Liszt, eppure non nego la sua grande capacità di compositore.

    Pardon per lo sfogo.
    Pedro

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  2. Altra cosa che mi fa incazzare: definirlo un poeta. Sputiamo in faccia a millenni di poesia occidentale. E così facendo si autorizza parecchia gente a catalogare i loro sfoghi su carta delle poesie. No, no e no, la misura e colma e la Poesia italiana è davvero nella tomba. La Musica invece è solo nascosta sotto un tappeto messo a forza.

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  3. Che dire, caro Pedro, il tuo sfogo è ampiamento perdonato! Con me sfondi una porta aperta! Sono stato durissimo nel mio primo post sul ligaBUE, poi ho smorzato un po' i toni e ho cercato di comprendere...ma poi il risultato è stato all'incirca quello che descrivi tu, quindi grazie! Dopo tutti i fan del lucianone che mi insultavano sentire uno che la pensa come me fa bene!

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