Perché mi hanno regalato un sogno. Si chiama viaggiare. Grazie mamma, adesso non ti odio più perché quando avevo 15 anni mi hai mandato in Inghilterra, quando ancora non sapevo una parola di inglese.
Quell’esperienza dura ma positiva ha risvegliato in me l’animo on the road che mi ha fatto girare un po’ il mondo e che mi ha aperto nuovi orizzonti e allargato i confini…
Sempre per fortuna sono capitato in un posto di lavoro dove il mio capo non guarda solo il cash ma soprattutto l’obiettivo finale e l’aspetto umano dei progetti.
Me ne vado nel Sahara! Occidentale per la precisione, a costruire una scuola in argilla cruda per il popolo dei Saharawi.
Sono abbastanza emozionato e forse anche un po’ spaventato, ma il viaggio e l’esperienza che si acquistano con un’esperienza del genere sta anche in questo…se tutto va per il verso giusto partirei verso metà aprile per tornare i primi di maggio…e sinceramente non vedo l’ora!!!
Una domanda sorge spontanea: ma i dromedari quante gobbe hanno?