venerdì 20 marzo 2009

Slumdog Millionaire


Mi soffermerò poco sul film, stupendo, di Danny Boyle.
Vincitore di numerosi oscar (Wikipedia) è stato capace di trasformare una "banale" storia d'amore in un film carico di significati e dure e crude realtà dei quartieri poveri di Mumbai (ex Bombay).
Un ragazzo non che sapeva le risposte, ma che le aveva vissute sulla sua pelle, conoscendo quindi cose meno note alla "massa" come chi è rappresentato sulla banconota da 100 dollari e ignorando banalità come chi è raffigurato nella banconota da 1000 rupie o la frase presente sulla bandiera indiana...
Delle risposte pesanti, scritte a volte anche con il sangue, ma che, grazie all'amore, a una volontà fortissima e alla dura vita di strada, è riuscito ad affrontare.
Quindi vi consiglio caldamente di andare a vederlo, però da soli...non al cinema...
Perchè statisticamente ci sarà sempre qualcuno vicino a voi che dovrà esternare a voce alta i suoi sentimenti, che dirà, durante una palese scena di violenza, "ma cosa succede? lo picchiano?"
Che, quando non capirà cosa succede ad un amico di Jamal costretto ad elemosinare, chiederà alla sua vicina: "ma cosa gli stanno facendo?"
L'amica non saprà rispondere e quindi discuteranno sulle varie ipotesi fino alla scena successiva, dove sarà spiegato per benino, per poi urlare a voce alta: "lo sapevo!" quando, a metà del film, si ripresenterà l'amico di Jamal segnato dal tempo, dalla fatica e non solo...
L'esternazione dei propri sentimenti, l'obbligatorietà di dover comunicare al mondo intero cosa si pensa e cosa non si capisce, il commentare anche idiozie, il parlare al cinema...
Io non dico di stare zitti...però un minimo!!!
Veniamo al clou del post. La domanda da 20.000.000 di rupie, quella finale del film.
Chi era il terzo moschettiere oltre a Athos e Porthos?
Ammetterete la banalità della domanda ma, se aveste visto il film, capireste che c'è un significato altro dietro alla semplicità della domanda, cioè l'aver vissuto per strada, senza istruzione, con al proprio fianco solo un fratello e quindi essendo solo in due moschettieri, sempre alla ricerca del terzo, poi raffigurato da Latika.
E che alla fine non è il denaro che conta ma solo l'amore...
Il protagonista non sa la risposta, non l'ha mai saputa, però l'ha cercata per tutta la vita e la trova quando chiama a casa ed invece del fratello, nel frattempo redento, trova il suo amore, ecc ecc

Quindi perchè, e ancora perchè? Che senso ha? Perchè non ti guardi il film, ormai alle sue scene finali, e discuti con la tua straca++o di vicina e i vostri cervelli di larva se il terzo moschettiere sia Aramis, D'Artagnan o il cardinale Richelieu a casa tua?

2 commenti:

  1. Non c'era nessuno che scorreggiava questo giro? :)

    RispondiElimina
  2. Forse sarebbero state meglio un paio di puzzette...

    RispondiElimina